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Covid, la denuncia dell’OMS: in Africa l’85% dei cittadini non è vaccinato

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Covid, l’Organizzazione mondiale della Sanità denuncia: “In Africa l’85% dei cittadini non ha neanche una dose di vaccino, è inaccettabile”

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Ad oggi l’85 per cento della popolazione dell’Africa non ha ricevuto neanche una dose di vaccino contro il Covid-19. A denunciarlo è il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Parlando all’apertura della 150esima sessione del Comitato esecutivo dell’organismo multilaterale, il massimo dirigente dell’Oms come riferisce la Dire (www.dire.it) ha comunicato il dato e si è poi chiesto come una situazione del genere “possa essere accettabile per qualcuno di noi”. Stando ai dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), nell’Unione Europea a completare il ciclo vaccinale è stato il 69,7 per cento della popolazione. Negli Stati Uniti questo dato si attesta attorno al 75,5 per cento, stando ai dati del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc).

Ghebreyesus ha evidenziato che a oggi 85 Paesi del mondo non sono riusciti a raggiungere la soglia del 40 per cento di popolazione immunizzata contro il Covid-19 mentre 35 Stati membri dell’Oms, concentrati per lo più in Africa e Mediterraneo orientale, non sono riusciti a somministrare il farmaco a neanche il 10 per cento dei loro cittadini.

L’anno scorso, nel corso del summit organizzato dalla presidenza italiana a Roma, il G20 aveva annunciato l’obiettivo di vaccinare il 40 per cento della popolazione di tutti i Paesi del mondo entro il 2021 e il 70 per cento entro metà di quest’anno.

Tra le note positive, Ghebreyesus ha ricordato che lo strumento multilaterale per la distribuzione dei vaccini Covax, costituito da attori pubblici e privati e guidato dall’Oms, ha consegnato la settimana scorsa la sua miliardesima dose di prodotto. Nelle ultime dieci settimane inoltre, sono stati consegnati più lotti del farmaco che nei dieci mesi precedenti.

Stando a dati del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) di dicembre, fino a oggi almeno 100 milioni di dosi distribuite da Covax sono state distrutte dai governi dei Paesi in via di sviluppo perché consegnate prossime alla scandenza.

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