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Agricoltura biodinamica: alla Camera arriva lo stop

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Dopo l’appello degli scienziati Cattaneo e Parisi, la Camera stoppa l’agricoltura biodinamica: “È la vittoria della scienza”

Salta alla Camera l’equiparazione tra agricoltura biologica e biodinamica. Nel voto dell’Aula passa l’emendamento presentato dal presidente di Più Europa, Riccardo Magi, che abolisce la norma della proposta di legge per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare e dell’acquacoltura ottenuta con metodo biologico. In seguito alla modifica approvata, il provvedimento dovrà tornare in Senato per una quarta lettura.

Contro l’equiparazione, spiega la Dire (www.dire.it), si sono schierati tra gli altri la senatrice a vita Elena Cattaneo e il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, proprio in occasione della lectio magistralis che Parisi tenne a novembre per l’inaugurazione dell’Anno accademico dell’Università ‘La Sapienza’ e in cui lanciò un monito contro “tendenze antiscientifiche e pratiche stregonesche“, spiegò che prima che la proposta di legge diventasse legge c’erano “alcuni altri passaggi, anche parlamentari anzitutto” che rendevano “lontana questa ipotesi“. Oggi lo stop di Montecitorio.

L’ESULTANZA DI MAGI: “OK AL MIO EMENDAMENTO È VITTORIA DELLA SCIENZA”

“Vittoria! Questa mattina la Camera ha votato per eliminare i riferimenti alla biodinamica dalla legge sull’agricoltura biologica. Per fortuna gli appelli della comunità scientifica nazionale, che avevano trovato l’appoggio pubblico del presidente Mattarella già nella cerimonia di consegna del Nobel a Parisi nel novembre scorso, non sono caduti nel vuoto”. Così su Facebook Riccardo Magi, deputato e presidente di Più Europa e autore dell’emendamento che ha fermato l’equiparazione tra agricoltura biologica e biodinamica. “I miei sono stati gli unici emendamenti presentati in aula sul tema, caso più unico che raro. Emendamenti che avevo già presentato in Commissione a luglio, che al tempo erano però stati respinti all’unanimità da tutti i gruppi. Una battaglia combattuta già con coraggio dalla senatrice Elena Cattaneo al Senato. Piccole vittorie che spingono a non scoraggiarsi, anche quando i rapporti di forza numerici non sono dalla tua. Bene che manderemo al Senato un testo migliore, ma se il Parlamento avesse meditato sui miei emendamenti presentati in Commissione sarebbe stato ancora meglio”.

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