Disponibile online “La macchina di tesla” di Tom Paris e dea Mantis fuori per Amazon direct pubblishing 2022
Questo nuovo romanzo è frutto di un lavoro lungo circa sette anni. Nato dalla collaborazione artistica tra Tom Paris: Scrittore, ricercatore ed esperto di ipnosi regressive, (nonché firma del portale on-line “SUPERNOVA 2020” diretto da Tom Bosco), e la terapeuta e specialista nel linguaggio psicosintentico, nonché produttrice cinematografica., la dottoressa Dea Mantis. Il romanzo “La macchina di Tesla” ha la nobile ambizione di affrontare gli argomenti sulla teoria della reincarnazione e le esperienze di pre-morte in chiave fiction, in modo tale da essere veicolabile ed intellegibile da chiunque. Ambientato quasi completamente a Parigi coinvolge da subito il lettore con una scrittura frenetica ma comunque armoniosa, con cambi di scena che ricordano il compianto Giorgio Faletti di “Niente di vero tranne gli occhi” La cifra stilistica è ben assemblata e coerente con il tema affrontato, che seppur delicato, giunge sempre diretto al punto. I personaggi sembrano di vivere davvero di vita propria assieme alle loro paure, gioie e traversie tra cui spicca naturalmente il protagonista principale: Il dottor Roland Smitser.
Estratto del capitolo 1.
LO SPECCHIO DI FREUD
“Ciascuno di noi possiede dei ricordi che non abbiamo affatto vissuto. Ci affanniamo tutta la vita a cercare di dargli un senso, ma nessuno riesce mai a raggiungere un compromesso accettabile. Ogni de-ja-vù si volatilizza all’istante e a noi restano soltanto dei frammenti della strana sensazione ancestrale che abbiamo provato ma nulla di più. È il nostro super io che con l’intenzione di proteggere e salvaguardare l’integrità mnemonica (ricordi personali) non accetta inquinamenti provenienti dall’esterno e quindi per evitare di subire traumi, entra in azione di difesa e blocca questi ricordi un istante prima che essi vengano analizzati e assimilati. La mente mente, proprio a sé stessa per istinto, per protezione. E se ci fossimo sbagliati? Se affrontassimo veramente questi traumi? Forse potremmo trovare la serenità e la consapevolezza necessaria per comprendere il nostro vero ruolo in questa esistenza… La scienza può aiutarci con l’ipnosi regressiva, ma finora nessuna teoria o prova certa ci ha condotto a capire da chi o da dove provengano questi ricordi. Bisognerebbe rivalutare il concetto di reincarnazione e condurlo su di un piano di condivisione mnemonica collettiva o singolare a livello di trasmissioni sinaptiche istintive (onde sub-cerebrali) che entrano in gioco al momento della morte. La strada da percorrere potrebbe essere la ricerca della sorgente che innesta in ognuno di noi l’imprinting originale al momento del concepimento, stavolta senza dover entrare per forza nel campo della fede. Abbiamo già un’identità propria quando ancora il cervello non si è del tutto formato, un carattere e la coscienza.” Serafino Ettore Manias.

