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Come vincere la paura dell’andrologo

andrologo protesi peniena

Non bisogna necessariamente avere un problema per andare dall’andrologo, dovrebbe diventare un medico di riferimento anche per la prevenzione

È sempre complicato rompere il muro del silenzio quando si hanno problemi legati alla sessualità o comunque all’apparato riproduttivo, e molte volte diventa difficile rivolgersi allo specialista che si occupa di queste problematiche. La donna si rivolge al ginecologo molto spesso e forse lo fa con maggiore consapevolezza a volte indirizzata dalla figura materna, la figura equivalente al ginecologo per l’uomo è l’andrologo.

Qualche anno fa, al compimento del diciottesimo anno di età, come ricorda la Dire Giovani (www.diregiovani.it) per i ragazzi c’erano i tre giorni di visite militari durante i quali si veniva sottoposti anche alla visita andrologica e proprio durante quella visita che si evidenziavano alcune problematiche, anche legate all’età e che, se diagnosticate così precocemente, potevano essere curate con maggiore facilità.

Con l’adolescenza si va incontro a tanti cambiamenti, sia corporei che caratteriali, ed il confronto con l’altro molte volte può far sorgere dubbi su se stessi ma anche sull’apparato genitale. Quale miglior modo per eliminare dubbi ed incertezze se non quello di fare una visita durante l’adolescenza, che, oltre a tranquillizzare ed a rispondere ai propri dubbi, serve comunque per verificare che non vi siano problemi di sviluppo degli organi sessuali come alterazioni nella cute che riveste il pene (ad esempio un restringimento che ne impedisce lo scorrimento, o una brevità del lembo di pelle che unisce il glande al prepuzio), alle posizioni anomale dei testicoli (in alcuni casi possono portare a torsioni molto dolorose del testicolo) o infine alle patologie come il diffusissimo varicocele (un dilatamento delle vene dei testicoli che riguarda circa due ragazzi su dieci).

Tuttavia, non bisogna necessariamente avere un problema per andare dall’andrologo, dovrebbe diventare un medico di riferimento anche per la prevenzione di problematiche che potrebbero diventare croniche e quindi più difficilmente curabili. Anche gli adulti si rivolgono a questo specialista per diverse motivazioni, molto spesso diventa un punto di riferimento importante per difficoltà riproduttive/sessuali e dopo i 50 anni, in ottica di prevenzione, sarebbe opportuno controllarsi una volta l’anno.

La visita andrologica non è dolorosa, lo specialista andrologo nella prima fase della visita raccoglie il maggior numero di informazioni possibili sulla storia e sullo stile di vita del paziente, facendo domande circa alimentazione, eventuale vizio del fumo, consumo di alcol, livello di attività fisica e di sedentarietà, eventuali patologie a carico, altri casi in famiglia di patologie andrologiche, assunzione di farmaci, andamento della vita sentimentale e sessuale.

Lo specialista proseguirà poi la visita esaminando attentamente forma, dimensioni e aspetto di testicoli e pene, aiutandosi anche con la palpazione. Se il paziente presenta anche disturbi urologici o ha più di 50 anni, si procederà con una visita più accurata, analisi di laboratorio ed in alcuni casi ecografici.

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