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Udicon chiede detrazioni per mascherine e tamponi

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Tra mascherine e tamponi ogni famiglia spende mille euro in più all’anno. Per l’associazione di consumatori Udicon Emilia-Romagna “servono rimborsi e detrazioni”

Da un lato i rincari delle bollette, da +1.000 euro all’anno in media, e dall’altro le mascherine e i tamponi, con un aumento simile: l’esborso totale, calcolato in Emilia-Romagna, arriverebbe fino a +2.000 euro all’anno a famiglia. Ecco quindi la ricetta sui dispositivi di protezione individuale: per chi non ce la fa servono buoni e rimborsi, per tutti gli altri bisogna aumentare le detrazioni. È la ricetta dell’associazione di consumatori Udicon Emilia-Romagna. Il suo presidente, Vincenzo Paldino, spiega parlando alla ‘Dire’: “Il nostro osservatorio regionale ha calcolato questo: se una famiglia di quattro componenti, dove tutti usano la mascherina, per un anno compra solo mascherine chirurgiche, ci sarebbe un costo extra di 350 euro. È già una bella somma, unita a tutti gli altri rincari. Se usassimo solo le Ffp2, il costo salirebbe addirittura a 900 euro. Con un mix tra chirurgiche e Ffp2, si arriva a 700 euro. Poi ci sono i tamponi, che mediamente potrebbero segnare altri 350 euro. Si contano più o meno altri 1.000 euro all’anno, quindi”. Ma bisogna anche proteggere le famiglie sotto alla soglia di povertà, sprona Paldino: “Tramite lo strumento Isee, potrebbe essere il Sistema sanitario nazionale a farsi carico di rimborsare e dare buoni di acquisto sulle mascherine. L’obiettivo è dare pari opportunità a tutti di potersi proteggere. Per tutti gli altri cittadini, bisognerebbe portare la detrazione specifica dal 20% circa, come per le prestazioni sanitarie, al 50%”.

Sulle Ffp2 tornate centrali in questa fase dell’emergenza sanitaria, in ogni caso, aggiunge Paldino: “Da aprile chiediamo alla Regione Emilia-Romagna di incentivare l’uso della mascherina Ffp2 come formidabile strumento anti-contagio. A maggior ragione con la variante Omicron, molto contagiosa. Avevamo chiesto anche di calmierare i prezzi. Ci era stato risposto che l’ente pubblico non avrebbe potuto intervenire in questo senso, essendo nel ibero mercato. Poi, fortunatamente, si è intervenuti a livello nazionale per iniziativa del Governo, calmierando il prezzo a 75 centesimi. Qualche farmacia non applica la tariffa scontata, come ci viene segnalato. Ai consumatori, tuttavia, possiamo dire che quelle calmierate ormai si trovano abbastanza agevolmente”, conclude il presidente Udicon alla Dire (www.dire.it).

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