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La cerca e cavatura del tartufo diventa patrimonio Unesco

Unesco, l'annuncio della la sottosegretaria alla Cultura Borgonzoni: "Cerca e cavatura del tartufo riconosciuta patrimonio dell’umanità"

Studio scientifico sui tartufi ha confrontato i genomi di due pregiate specie e ha rivelato le basi genetiche di uno dei cibi più ricchi d’aroma e costosi al mondo

Unesco, l’annuncio della la sottosegretaria alla Cultura Borgonzoni: “Cerca e cavatura del tartufo riconosciuta patrimonio dell’umanità”

La  XVI sessione del Comitato Intergovernativo della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale ha ufficialmente proclamato l’iscrizione nella Lista Rappresentativa UNESCO della “Cerca e cavatura del tartufo. “Un’ottima notizia”, commenta la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, sottolineando come “con questa iscrizione salgono a 15 gli elementi italiani che fanno parte del patrimonio culturale immateriale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco”.
Il percorso di patrimonializzazione e l’iter istruttorio di candidatura sono stati seguiti e coordinati dal Servizio II- Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del Ministero della Cultura con la partecipazione attiva della comunità di detentori e praticanti, rappresentati dall’Associazione Nazionale Città del Tartufo e dalla Federazione Nazionale dei Tartufai.
Si tratta della prima candidatura nazionale del patrimonio immateriale che rappresenta il tema della biodiversità culturale come fattore chiave per l’identificazione di un elemento capace di unire ai tratti storici ed antropologici millenari la dimensione della trasmissione intergenerazionale non-formale e l’interdipendenza tra uomo e natura nei diversi habitat naturali e territori vocati. Una rete che unisce circa 70.000 tartufai, 14 Regioni Italiane e numerosi comuni anche di aree interne. Il riconoscimento UNESCO è frutto della pluriennale cooperazione tra il Ministero della Cultura, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), la Rappresentanza Permanente Italiana presso l’UNESCO e la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

Briziarelli (Lega) soddisfatto per l’Umbria

“Riconoscimento UNESCO per la “Cerca e cavatura del tartufo in Italia”, un’altra testimonianza tangibile delle eccellenze made in Italy del nostro Paese e, in questo caso specifico, anche dell’Umbria. Il tartufo rappresenta un patrimonio culturale immateriale di conoscenze e pratiche tramandate per secoli. Un risultato che da l’opportunità di comprendere l’importanza di salvaguardare le nostre tradizioni. Il tartufo è un bene collettivo sempre sostenuto dalla Lega anche con provvedimenti specifici in Parlamento”. Così in una nota il senatore umbro della Lega Luca Briziarelli.

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