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Mercati finanziari: occhi puntati su petrolio, banche centrali e variante Omicron

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La situazione sui mercati finanziari a pochi giorni dalla fine dell'anno: occhio al prezzo del petrolio, spaventa la variante Omicron del Covid.

In questa parte finale dell’anno i mercati finanziari sono condizionati da un insieme di importanti fattori: molti investitori hanno già spostato l’attenzione sull’anno che verrà, ma la situazione attuale merita di essere seguita con grande attenzione. Il protagonista numero uno, purtroppo, è ancora il coronavirus, che con la variante Omicron sta creando ulteriore incertezza: va comunque detto che le Borse, dopo la grande paura iniziale, sembrano essere riuscite a rispondere bene.

Allora il problema più importante diventa l’inflazione e le decisioni che le banche centrali adotteranno per riportarla a valori accettabili. Sullo sfondo, non bisogna perdere d’occhio le evoluzioni del discorso relativo al petrolio, condizionato sia dai timori legati ad Omicron che dalle decisioni dei paesi produttori e dei grandi consumatori. Muoversi sui mercati in condizioni del genere non è semplice, ma le opportunità non mancano.

Informazione ed aggiornamento alla base del successo nel trading

In un contesto complesso come quello attuale potrebbe essere molto difficile prendere le migliori decisioni per i propri investimenti. Per riuscire a muoversi al meglio sui mercati finanziari è necessario restare sempre informati ed aggiornati: questo discorso vale sia per chi si affaccia per la prima volta nel mondo degli investimenti online che per gli operatori più esperti. Ma per riuscire ad ottenere dei risultati dalla propria attività di trading è necessario non trascurare alcun dettaglio.

Il punto di partenza è rappresentato dalla scelta del broker e, da questo punto di vista, il web offre risorse molto valide. Ad esempio, sul sito ufficiale di investingoal, portale di riferimento nel mondo del trading online, si possono confrontare i migliori intermediari attualmente disponibili, in modo da individuare quello più adatto al profilo di ciascun investitore. Il servizio viene offerto gratuitamente e sono più di diecimila i trader che hanno utilizzato le indicazioni di questo autorevole sito per trovare il loro broker di riferimento ideale.

I migliori broker attivi in Italia

Il sito InvestinGoal, mettendo a paragone più di ottanta intermediari, è riuscito a stilare delle graduatorie. Per quanto riguarda i soggetti attivi in Italia, i migliori broker per il trading online sono eToro, IG Markets, Ava Trade, XTB, Plus 500, Activ Trades, Pepperstone, DeGiro, Fineco e Directa. Naturalmente tutti i broker che fanno parte della Top Ten sono regolamentati da autorità di controllo europee ed hanno ottenuto l’autorizzazione della Consob ad offrire i loro servizi in Italia.

Si parla quindi di broker di alto profilo e di sicuro affidamento, ma questo non significa che uno valga l’altro: ognuno ha le sue caratteristiche ed il trader deve essere bravo ad individuare quello che meglio si sposa con i suoi bisogni e con i suoi obiettivi. La classifica pubblicata sul sito semplifica questa operazione, visto che confronta i vari intermediari in base alle loro qualità ed a fattori fondamentali come la sicurezza, i costi, le opzioni di trading e la qualità del supporto agli utenti.

La situazione sui mercati finanziari: occhio al petrolio, spaventa la variante Omicron

Tornando all’attualità, queste giornate di fine 2021 sembrano essere più adatte ai trader che agli investitori tradizionali: la volatilità è alta e bisogna essere in grado di “surfare” tra le oscillazioni per riuscirle a sfruttarle a proprio guadagno. La variante Omicron ha generato grande incertezza, ma senza creare particolari problemi: ad ogni modo, finché non ci saranno certezze scientifiche sul suo conto è possibile che i mercati finanziari rimangano abbastanza ballerini.

C’è attesa in merito alle scelte delle banche centrali: alcune di loro (in particolar modo quelle dei paesi emergenti) sembrano più propense a contrastare l’inflazione galoppante mettendo mano ai tassi di interesse, mentre altre sembrano restare più calme, convinte che l’impennata dei prezzi si basi solo su fattori temporanei. Infine, occhi sul petrolio: la scelta degli USA e di altri grandi consumatori di liberare le scorte ed i timori legati alla nuova ondata di contagi hanno condizionato il prezzo del greggio, che però è tornato a volare dopo la decisione dell’Opec+ di incrementare la produzione a partire dal mese di gennaio.

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