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Giochi: che cosa significa la sigla AAA oggi?

Chi gioca ai videogiochi di sera rischia di dormire peggio: lo dimostrano i risultati di una ricerca della University of North Texas

sigla aaa

Gli appassionati di gaming conosceranno sicuramente il termine “AAA” (o “tripla A”), un’espressione che genera solitamente molto entusiasmo all’interno della community. Di recente però questa sigla sembra essere sempre più associata a sentimenti di delusione, in quanto genera delle aspettative che spesso non vengono soddisfatte. Per i profani, con AAA ci si riferisce a quei giochi di successo prodotti e distribuiti dalle migliori aziende sviluppatrici del settore, generalmente con budget piuttosto elevati. Gli utenti sono quindi portati ad aspettarsi una certa qualità e nessun intoppo dai cosiddetti giochi AAA, visto il numero di persone e la quantità di denaro impiegati per il loro sviluppo. Questo è ciò che dovrebbe succedere sulla carta e realizzabile in un mondo ideale. Nella realtà, invece, le cose non stanno così.

Purtroppo, molti giochi AAA degli ultimi anni sono stati accolti da numerose critiche, sia da parte degli esperti del settore che dagli utenti. Tra gli esempi più significativi troviamo Cyberpunk 2077 e GTA: The Trilogy – The Definitive Edition, due attesissimi titoli di successo che, secondo le promesse degli sviluppatori, avrebbero dovuto regalare esperienze di gioco incredibili. Trattandosi di aziende produttrici di un certo livello, i gamer si erano fidati. Quello che invece è successo è che Cyberpunk 2077 si è rivelato disastroso già dal suo lancio, deludendo le aspettative di molti giocatori e macchiando la reputazione di CD Projekt Red.

GTA è una serie nota per il caos e i contenuti discutibili che la caratterizzano, ma anche per la sua qualità e la libertà di scelta del giocatore. Ci si può trovare con gli amici e giocare a opzioni online in-game che simulano la realtà proprio come queste. Tuttavia, GTA: The Trilogy – The Definitive Edition si è rivelato essere un altro gioco AAA che non è riuscito a mantenere le promesse, causando il rammarico di tanti giocatori.

Potremmo citare tanti altri esempi che giustificherebbero una revisione del significato della sigla AAA, come Call of Duty e Battlefield se vogliamo citare titoli recenti. La domanda sorge spontanea: perché questi giochi dovrebbero essere presentati come titoli di successo se poi vengono in realtà lanciati in un formato incompleto o comunque di livello inferiore a quello atteso? La community del gaming sta assumendo un atteggiamento fin troppo tollerante di fronte al lancio di giochi di questo tipo, ma viene difficile farne loro una colpa visto che succede ormai molto spesso. Sembra proprio che sia giusto il momento di rivedere il significato della sigla AAA, anche se questo comporta assegnare la tripla A giochi realizzati da aziende più piccole, ma che riescono a lanciare un titolo perfettamente funzionante.

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