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Stearica: online la soundtrack “GOLEM 202020”

musica voglio tornare negli anni 90

STEARICA: fuori sulle piattaforme streaming la soundtrack intitolata “GOLEM 202020” in edizione limitata in vinile per Garrincha Sync

Il trio torinese degli STEARICA torna sulle scene con “Golem 202020” (Music inspired by the film of Paul Wegener and Carl Boese)da oggi finalmente fuori anche in Italia per Garrincha Syncneonata sussidiaria di Garrincha istituita al confine tra cinema e musica.

“Golem 202020”  è la sintesi discografica degli 85 minuti di musica creata dagli STEARICA su commissione del Museo Nazionale del Cinema e di Traffic Free Festival per la sonorizzazione dal vivo della pellicola presentata l’8 settembre 2011 nel prestigioso contesto di MiTo Settembre Musica.

Edito su vinile in edizione limitata (nelle due versioni trasparenti in rosso e verde) dall’indipendente britannica Monotreme in collaborazione con Sync, il disco è illustrato in copertina da un’opera del giovane artista modenese Andrea Baraldi, che ha trasfigurato il volto del Golem processandolo in digitale.

Dieci brani che assecondano la sequenza dei cinque capitoli in cui è diviso il film: registrati in presa diretta nel 2014 durante una session in studio, organizzata per immortalare il lavoro, e poi ripresi e rielaborati nel 2019 con l’aggiunta di alcuni dettagli suggeriti dalla sensibilità del momento, mantenendo comunque inalterato l’impianto originario.

Diceva Wegener – che ne fu sceneggiatore, regista e interprete – a proposito di Der Golem, wie er in die Welt kam: “Con questo film mi sono spinto più in profondità nel dominio del cinema puro. Dipende tutto dall’immagine, da un certo flou nel quale il mondo fantastico del passato si unisce al mondo del presente. Avevo compreso che la tecnica fotografica avrebbe determinato il destino del cinema. Luce e ombra occupano nel cinema lo stesso ruolo del ritmo e della cadenza nella musica”.

Un’intuizione, quella dell’autore riguardo all’analogia fra la creazione cinematografica e quella musicale, che si riverbera implicitamente nel lavoro compiuto dagli STEARICA, che hanno approcciato l’opera lasciandosi guidare dall’istinto, e dunque da uno sguardo innocente: simile a quello della bimba che, nella sezione conclusiva del film, sale serena in braccio al Golem perché non sa chi siano i buoni e i cattivi, che cosa sia il Bene o il Male.

La figura da mostro antropomorfo del Golem, perpetuatasi nei secoli attraverso le leggende popolari, rappresenta tuttora un archetipo di straordinaria potenza allegorica: sia per la natura “artificiale” della sua genesi sia perché incarna l’immagine dell’“altro” plasmabile in capro espiatorio.

L’attualità persistente del soggetto, unita al valore intrinseco del film, classico universalmente riconosciuto del cinema muto, ha sollecitato gli Stearica a dare il meglio di sé, impegnandosi in una delle esperienze artistiche più intense affrontate dalla band. Ne è testimonianza Golem 202020, album dall’avvenenza ombrosa, conseguenza delle sue premesse e riflesso del luogo in cui ha preso forma: il crocevia fra magia nera e bianca chiamato Torino.

STEARICA

La vicenda degli STEARICA è contraddistinta dalle tournée compiute nell’arco di oltre dieci anni in tutta Europa al fianco di leggende della scena indipendente internazionale quali NoMeansNo, Girls Against Boys, Damo Suzuki, The Ex, Karate, Acid Mothers Temple e Tarentel. Caso davvero raro per una band italiana.

Del 2008 è l’album “Oltre”, recensito con favore in tutto il mondo (in Italia, la rivista “Il Mucchio” lo ha definito: “Il più bel disco italiano prodotto negli ultimi anni”), che ha portato il trio a esibirsi sul palco di eventi internazionali come Villette Sonique (Parigi), Hokaben (Londra), Space Is The Place (Madrid), Be2gether (Lituania) e Soy Festival (Nantes), sino al nostrano Traffic (Torino).

Nell’ottobre 2009 “Wire”, il più autorevole magazine di musica contemporanea al mondo, ha scelto un brano degli STEARICAOcchio, per aprire il 22° volume della serie The Wire Tapper, compilation che nel corso del tempo ha portato alla ribalta artisti come Sigur Ròs, Liars, Labradford e Four Tet.

Nell’autunno del 2010 il collettivo Homeopathic e l’etichetta londinese Robot Elephant hanno pubblicato l’album realizzato dagli STEARICA insieme ai giapponesi Acid Mothers Temple al termine del tour europeo congiunto del 2008. STEARICA invade Acid Mothers Temple fotografa efficacemente il rapporto artistico creatosi fra le due band.

L’ascesa del gruppo è costante; nel 2011 “Wire” inserisce per la seconda volta un suo brano, Warp Lag, in un nuovo volume (il 25°) della collana The Wire Tapper (traguardo mai raggiunto da nessun altro artista italiano) e il trio torinese viene invitato della direzione artistica del festival a esibirsi sul prestigioso palco del Primavera Sound di Barcellona.

Nel settembre dello stesso anno prende vita inoltre STEARICA vs Der Golem: sonorizzazione dal vivo del classico del muto Der Golem, Wie Er In Die Welt Kam, frutto della collaborazione fra il Museo Nazionale del Cinema di Torino e Traffic, in occasione del festival MITO Settembre Musica. Uno show riproposto successivamente al Ravenna Nightmare International Festival, il più importante appuntamento italiano col cinema horror e fantastico, e al Rimusicazioni Film Festival di Bolzano, dove si aggiudica il “Premio del Pubblico”.

Ma con gli ultimi lavori – “Fertile” del 2015 con Colin Stetson (Arcade Fire, Tom Waits, LCD Soundsystem,…), Scott McCloud (Girls Against Boys) e Ryan Patterson (Coliseum, Fotocrime), e “20YRS” del 2017 con Franz Goria dei Fluxus – pubblicati dalla cult label londinese Monotreme Records (65daysofstatic, This Will Destroy You), gli STEARICA si spingono ancora più in là. Prova ne sono i nuovi traguardi raggiunti con le esibizioni sui palchi dei festival “post” più blasonati del Vecchio Continente come l’ArcTanGent di Bristol/UK (sul main stage), il Dunk! in Belgio, A Colossal Weekend a Copenhagen e l’AMFest a Barcellona.

Nel 2021 il trio torinese torna sulle scene con “Golem 202020” (Music inspired by the film of Paul Wegener and Carl Boese), sintesi discografica della live soundtrack composta nel 2011 per il Museo Nazionale del Cinema e nuova sfida lanciata a livello internazionale da Monotreme Records e recepita in Italia da Sync, neonata sussidiaria di Garrincha Dischi istituita al confine tra cinema e musica.

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