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Rinosinusite cronica: steroidi orali efficaci sui sintomi

La sinusite frontale riguarda i seni paranasali omonimi e può avere diverse cause, spesso batteriche. Ecco come capire se combatterla o eliminarla

Rinosinusite cronica: l’aggiunta di steroidi orali al trattamento con amoxicillina clavulanato e steroide intranasale spray potrebbe portare a miglioramenti

L’aggiunta di steroidi orali al trattamento con amoxicillina clavulanato e steroide intranasale spray potrebbe portare a miglioramenti della sintomatologia di entità maggiore nei pazienti con rinosinusite cronica non associata a poliposi nasale.

Lo dicono i risultati di un piccolo studio presentato a Los Angeles (California, Usa) la scorsa settimana in occasione del meeting annuale AAO-HNS (the American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery).

Lo studio, avente un disegno prospettico, prevedeva la randomizzazione dei pazienti reclutati in 3 gruppi:
– pazienti trattati con amoxicillina clavulanato e spray intranasale di steroidi
– pazienti trattati con amoxicillina clavulanato, spray intranasale di steroidi e un ciclo di prednisone orale della durata di 6 giorni
– pazienti trattati con amoxicillina clavulanato, spray intranasale di steroidi e un ciclo di prednisone orale della durata di 20 giorni

I 33 pazienti reclutati, con storia di rinosinusite cronica confermata in una clinica rinologica, presentavano punteggi Lund-Mackay pari o superiori a 6 e nessuna presenza di polipi all’endoscopia nasale.
Ndr: Il sistema di classificazione Lund-Mackay viene utilizzato per la stadiazione delle rinosinusiti croniche. Si basa su una scala di punteggio che va da 0 a 2 in base all’assenza o alla presenza, alla parziale o alla completa opacizzazione di un seno paranasale e del complesso osteo-meatale.  Il punteggio massimo ottenibile è 12 considerando tutti i seni paranasali ed entrambi gli emilati. Viene misurato tramite tomografia computerizzata.

Questi sono stati sottoposti a valutazione mediante questionario SNOT-22 (un questionario che valuta l’ impatto delle manifestazioni naso-sinusali sulla qualità della vita dei pazienti).

Dopo un mese, i pazienti dello studio sono stati sottoposti a scansioni tomografiche computerizzate e a ripetizione degli esami di endoscopia nasale.
Nella analisi pre-trattamento dei 3 gruppi di pazienti, i punteggi SNOT-22, Lund-Mackay e non erano significativamente differenti tra loro  (p = 0,62; p =0,72, rispettivamente).

A distanza di un mese dall’inizio dei trattamenti assegnati, si è avuta una riduzione media del punteggio SNOT-22 in tutti i gruppi in studi, con differenze ancora una volta non significative (p=0,52).

Nel gruppo sottoposto a trattamento aggiuntivo con steroide orale per 6 giorni, invece, si è avuta una variazione significativa del punteggio Lund-Mackay (riduzione media= 1,7 punti; p=0,07).

Lo studio non ha mostrato, inoltre, l’esistenza di differenze significative dei punteggi Lund-Mackay post-trattamento (p= 0,98) o nella percentuale di pazienti che necessitavano del ricorso alla chirurgia dei seni nasali entro un anno dal reclutamento nello studio (p=0,82).

Alla luce di questi risultati, gli autori dello studio hanno concluso che nei pazienti con rinosinusite cronica non associata a poliposi nasale, l’aggiunta di steroidi orali si è accompagnata all’osservazione di maggiori benefici sulla sintomatologia, in assenza di apprezzamento di differenze tra l’impiego di steroidi orali a 6 giorni anziché a 20.

Bibliografia
Perez HA, Miles E, Vuong C, Church C, Seiberling K. Comparison of steroid regimens in management of CRSsNP. Presented at: AAO-HNS 2021 Annual Meeting; October 3-6, 2021; Los Angeles

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