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Dermatite atopica: abrocitinib è il più efficace per il prurito

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Dermatite atopica da moderata a grave: sollievo dal prurito più rapido con abrocitinib secondo uno studio randomizzato multicentrico

Nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave, l’inibitore orale della Janus chinasi abrocitinib ha alleviato il prurito più rapidamente rispetto all’anticorpo monoclonale dupilumab in uno studio randomizzato multicentrico presentato al congresso European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) 2021.

Il trial di fase IIIb JADE DARE, multicentrico, randomizzato in rapporto 1:1, in doppio cieco, double-dummy e con controllo attivo è stato progettato per valutare nel corso di 26 settimane l’efficacia e la sicurezza di abrocitinib orale (200 mg una volta al giorno) e di dupilumab sottocutaneo (300 mg ogni 2 settimane, dopo una dose di carico di 600 mg) negli adulti con dermatite atopica da moderata a grave.

Sono stati arruolati 727 pazienti di età superiore ai 18 anni con una precedente risposta inadeguata alle terapie topiche convenzionali, nei quali la severità della malattia è stata definita da una superficie corporea coinvolta (BSA) ≥10%, un Eczema Area Severity Index (EASI) ≥16, un punteggio nell’Investigator’s Global Assessment [IGA] ≥3 e un punteggio nella Peak Pruritus Numerical Rating Scale [PP-NRS) ≥4.

Gli endpoint co-primari erano un miglioramento di almeno 4 punti nel prurito misurato tramite la PP-NRS alla settimana 2 e un miglioramento di almeno il 90% nell’EASI (EASI 90) alla settimana 4.
L’endpoint secondario chiave era una risposta EASI 90 alla settimana 16, valutata inizialmente per la non inferiorità di abrocitinib rispetto a dupilumab con un margine del 10% e, se raggiunta, per la superiorità.

Risoluzione più rapida del prurito con abrocitinib
L’endpoint primario per il prurito a 2 settimane è stato raggiunto da quasi il doppio dei pazienti assegnati ad abrocitinib (46,2% vs 25,5%, p<0,001). Anche la percentuale di quanti hanno raggiunto l’EASI 90 alla settimana 4 è stata significativamente superiore con abrocitinib (28,5% vs 14,6%, p<0,001)

Nel prurito il vantaggio di abrocitinib è diminuito lentamente nel corso tempo dopo il picco di differenza osservatoa a 2 settimane. Anche se il vantaggio alla settimana 4 (58,1% vs 40,8%) e alla settimana 8 (65,8% vs 52,7%) sia rimasto considerevole, in seguito le differenze si sono assottigliate. «Nonostante questo le percentuali hanno continuato a favorire abrocitinib almeno numericamente durante le 26 settimane di follow-up completate finora» ha spiegato il primo autore Kristian Reich, del Center for Translational Research in Inflammatory Skin Diseases, University Medical Center, Hamburg-Eppendorf, Germania.

Clearance cutanea migliore e duratura
Il modello di risposta EASI 90 era differente. Dopo aver dimostrato la superiorità a 4 settimane, il vantaggio di abrocitinib si è mantenuto nel tempo. Il confronto alla settimana 16, un endpoint secondario dello studio, la superiorità del JAK inibitore è rimasta significativa (54,3% vs 41,9%, p<0,001), riducendosi ma restando comunque numericamente superiore dopo 26 settimane (54,6% vs 47,6%).

«Sulla base dei dati raccolti fino a oggi, abrocitinib è chiaramente superiore nelle prime fasi della terapia» ha affermato Reich. Dal momento che i corticosteroidi topici erano consentiti come terapia di base in entrambi i bracci, ha fatto presente la difficoltà nel mostrare un vantaggio per un farmaco rispetto a un altro nei pazienti sottoposti a questo trattamento di fondo.

Buona tollerabilità per entrambe le molecole
I farmaci sono stati ugualmente ben tollerati, con pochi eventi avversi gravi in entrambi i bracci. Il tasso di abbandono dello studio a causa di un evento avverso potenzialmente correlato al trattamento è stato del 3% in ciascun gruppo.

Nausea (19% vs 2%), acne (13,5% vs 2%) e cefalea (13% vs 7,5%) erano tutti più comuni nei pazienti assegnati ad abrocitinib, mentre la congiuntivite era più comune nel gruppo trattato con dupilumab (10% vs 2%).

I due decessi verificatisi durante il trial erano nel braccio abrocitinib, ma uno era conseguenza della Covid-19 e l’altro era dovuto a un evento cardiovascolare in un paziente con fattori di rischio. Nessuno dei due decessi è stato considerato correlato al trattamento.

«Lo studio JADE DARE ha raggiunto gli endpoint primari di PP-NRS4 alla settimana 2 e il numero di responder EASI 90 alla settimana 4, oltre all’endpoint secondario chiave alla settimana 16, mostrando la superiorità di abrocitinib rispetto a dupilumab negli adulti con eczema da moderato a grave. Il profilo di sicurezza e tollerabilità di abrocitinib è risultato coerente con quello degli studi precedenti» hanno concluso gli autori

Limitare il prurito è un bisogno chiave dei pazienti
«Il sollievo relativamente rapido del prurito con il JAK inibitore rispetto all’anticorpo monoclonale nello studio JADE DARE è probabilmente percepito come clinicamente significativo dai pazienti con dermatite atipica» ha commentato Sonja Ständer, professore di dermatologia e neurodermatologia presso lo University Hospital Münster in Germania. «Uno dei principali bisogni di questi pazienti è proprio un sollievo rapido e profondo del prurito».

Nonostante vi siano diverse terapie efficaci contro il prurito, Ständer ritiene che la più alta percentuale di pazienti che raggiunge con abrocitinib il controllo del sintomo dopo sole 2 settimane attirerà l’attenzione di quanti convivono con la malattia. «Tuttavia i pazienti devono prendere in considerazione sia i benefici che i rischi, poiché l’utilità clinica non può essere giudicata sulla base di un singolo risultato. Nella scelta di un farmaco rispetto ad altri è importante effettuare un uso equilibrato delle terapie» ha aggiunto.

Abrocitinib è stato approvato all’inizio di settembre nella dermatite atopica da moderato a grave in pazienti di età pari o superiore a 12 anni per la prima volta nel Regno Unito, seguito dal Giappone nei giorni scorsi. È in fase di revisione negli Stati Uniti e nell’Unione europea.

Bibliografia

Reich K et al. Efficacy and Safety of Abrocitinib Versus Dupilumab in Adults With Moderate-to-Severe Atopic Dermatitis Who Received Background Topical Therapy in a 26-Week, Randomized, Head-to-Head Trial. European Academy of Dermatology and Venereology: Abstract 2933. Presented October 2, 2021.

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