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Polmoniti da micobatteri: steroidi inalatori da sospendere

Polmonite nei bambini: dosi ridotte di amoxicillina non inferiori a terapia di maggior durata con dosaggio più elevato secondo nuovi studi

Sospensione di steroidi inalatori consigliata da un nuovo studio scientifico per i casi di pazienti con polmoniti da micobatteri non tubercolari

La malattia polmonare associata a micobatteri non tubercolari (NTM-LD) sembra essere associata all’impiego, alla posologia e alla durata di esposizione agli steroidi inalatori, sembra suggerire uno studio di recente pubblicazione. Ad ogni modo, la sospensione del trattamento con questi farmaci per almeno 120 giorni è in grado di ridurre significativamente il rischio di malattia.

Gli autori di questa pubblicazione hanno passato in rassegna i dati retrospettivi, compresi tra il 2008 e il 2016, relativi alle cartelle cliniche elettroniche residenti nel database dell’ospedale di Taiwan, identificando 1.235 pazienti con due o più campioni raccolti di espettorato positivi a NTM nell’arco di 12 mesi. Questi dati sono stati messi a confronto con quelli provenienti da 4.932 con colture di espettorato negative per NTM. Inoltre, i ricercatori hanno condotto una rassegna sistematica della letteratura, con annessa metanalisi dei dati di 3 studi.

I pazienti di entrambi i gruppi (NTM-LD e non-NTM) avevano un’età media sovrapponibile 66 ± 15,3 e 65,9 ± 15,3 anni), con una leggera prevalenza di uomini (53,8% in entrambo i gruppi).

Il BMI era pari a 21,3 ± 4 nei pazienti con NTM-LD e a 23 ± 4,2 kg/m2 (P <0,001) nel gruppo di confronto. Inoltre il 10,4% e il 2,2% dei pazienti, rispettivamente, aveva fatto impiego di ICS nel corso dell’anno precedente (p<0,001).

Passando ai risultati, è emerso che, rispetto ai pazienti non-NTM, quelli con NTM-LD sperimentavano un incremento significativo dei tassi di incidenza di Bpco, asma, bronchiettasia e pneumoconiosi (p<0,001 per tutti).

I ricercatori hanno osservato che l’impiego di ICS aumentava il rischio di NTM-LD ad un anno (aOR= 2,48; IC95%= 1,73-3,55). Altri fattori relativi all’impiego di ICS che sono risultati associati ad un innalzamento del rischio di NTM-LD ancora maggiore erano l’impiego recente (<30 giorni; aOR= 3,38; IC95%=2,18-5,23), un tempo di esposizione maggiore (1 anno aOR=1,84; IC95%=1,09-3,11), nonché un incremento della posologia di somministrazione (aOR=3,52; IC95%=2,06-6,01).

Degna di rilievo è stata l’osservazione che l’impiego di ICS era associato ad in maggior rischio di infezioni da NTM causate da Mycobacterium kansasii (aOR=4,88; IC95%=1,16-20,48), M chelonae (aOR= 3,87; IC95%= 1,05-14,23), M avium complex (aOR= 2,79; IC95%= 1,66-4,68), e M abscessus (aOR= 2,28; IC95%= 1,08-4,85), ma non per quelle causate da M fortuitum (aOR= 3,33; IC95%= 0,61-18,33).

Non solo: la metanalisi ha mostrato anche un innalzamento del rischio di NTM-LD tra i pazienti che avevano utilizzato ICS nel corso dell’anno precedente (OR= 2,02; IC95%=1,41-2,90), come pure l’esistenza di un’eterogeneità significativa tra gli studi inclusi (I2= 76,5%; P =0,005).

Da ultimo, l’impiego di dosi ridotte (OR= 1,61), moderato (OR= 1,85) ed elevate (OR=3,49) di ICS è risultato associato ad un innalzamento del rischio di NTM-LD in tutti i casi.
Dopo stratificazione dei dati in base all’ICS utilizzato, è emerso che il rischio di NTM-LD si riduceva con l’impiego di budesonide (OR= 0,69; IC95%= 0,52-0,92; P =0,012) ed aumentava con fluticasone (OR=1,6; IC95%=1,40-1,82). Anche in questo caso, però, gli studi di confronto erano molto eterogenei tra loro.

Riassumendo
Pur con alcuni limiti (eterogeneità elevata degli studi considerati), i ricercatori hanno sottolineato come i dati provenienti dai loro centri e quelli disponibili in letteratura fossero concordi nell’indicare un rischio aumentato di NTM-LD derivante dall’impiego di ICS.

“Alla luce di queste considerazioni – concludono – i clinici dovrebbero porre maggiore attenzione alla NTM-LD e tenere in considerazione la possibilità di manipolare posologia, durata e scelta degli ICS da utilizzare per ridurre il rischio di NTM-LD”.

Bibliografia
Shu C-C, Wei Y-F, Chen K-H, et al. Inhaled corticosteroids increase risk of nontuberculous mycobacterial lung disease: a nested case control study and meta-analysis. J Infect Dis. 2021;jiab428. doi:10.1093/infdis/jiab428. Leggi

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