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Mastronardi e Passaro raccontano “I segreti dei tatuaggi criminali”

Mastronardi e Passaro raccontano "I segreti dei tatuaggi criminali"

Lo psichiatra e docente Vincenzo Maria Mastronardi e il criminologo Giovanni Passaro in libreria con “I segreti dei tatuaggi criminali”

Quali storie rivelano i tatuaggi criminali? Come è cambiato il loro significato nel corso degli anni? A queste ed altre domande cercano di dare una risposta Vincenzo Maria Mastronardi (psichiatra) e Giovanni Passaro (criminologo) nel loro libro “I segreti dei tatuaggi criminali”, l’unico romanzo che svela storie crude di tatuaggi criminali.

Mastronardi e Passaro rivelano, in un racconto sorprendente e intriso di crudo realismo, i misteri di una storia mai narrata prima che sta suscitando interesse sempre crescente e polemiche sui temi controversi trattati al suo interno. In particolare, l’interpretazione del tatuaggio potrebbe desumere la personalità dell’autore di reato e contribuire alla prevenzione dell’efferato crimine del femminicidio.

Da una ricerca svolta su questo tema, su incarico dell’Università Sapienza di Roma, presso le carceri romane di Regina Coeli e Rebibbia femminile, è emerso come la modalità di  comunicazione non verbale della popolazione detenuta nel corso degli anni abbia subito una profonda trasformazione.

In passato, tatuarsi in carcere ostentava l’essere stato in “galera”, rappresentava motivo di orgoglio, ovvero, intimava rispetto nel gergo carcerario ed incuteva timore nelle persone della società libera.

Oggi, la “cultura detentiva” si è dovuta conformare al progresso tecnologico che risente dei tatuaggi come segno di riconoscimento per gli investigatori. Infatti, la criminalità organizzata nell’accurata selezione dei propri adepti predilige persone incensurate, che non attirino l’attenzione delle forze dell’ordine per portare a termine malaffari.
Il tatuaggio oggi sembra avere le stesse motivazioni che aveva nelle popolazioni primitive: viene fatto per motivi estetici ma anche per comunicare, esprimere l’appartenenza ad un gruppo ed esorcizza le paure.

Per una minoranza di delinquenti per tendenza la scelta di tatuarsi è più profonda, l’inchiostro che attraverso la propria pelle entra nel copro è indicatore di malessere, sofferenza o comunque, rimorso verso una particolare scelta di vita costretta anche da vizi ma principalmente dal contesto sociale.

https://www.mondadoristore.it/segreti-dei-tatuaggi-criminali-Giovanni-Passaro-Vincenzo-Maria-Mastronardi/eai978883377741/

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