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Dermatite atopica: speranze con nuovo anticorpo monoclonale

Dermatite atopica: l'anti IL-13 tralokinumab raggiunge gli endpoint primari e secondari nei tre studi registrativi

Dermatite atopica: dati di un nuovo studio di fase II incoraggianti per un nuovo anticorpo monoclonale sperimentale

Nei pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave l’anticorpo sperimentale AMG 451/KHK4083, frutto della collaborazione tra Amgen e Kyowa Kirin, ha raggiunto il suo obiettivo primario di dimostrare un miglioramento statisticamente superiore rispetto al basale delle lesioni cutanee dopo 16 settimane in confronto al placebo. I risultati di uno studio di fase II sono stati presentati al congresso European Academy of Dermatology and Venereology (EADV).

AMG 451/KHK4083 è un potenziale anticorpo monoclonale completamente umano anti-OX40 di prima classe in fase di sviluppo per il trattamento della dermatite atopica da moderata a grave. È stato progettato con la tecnologia di defucosilazione POTELLIGENT brevettata da Kyowa Kirin per migliorare la sua attività di citotossicità cellulare dipendente dall’anticorpo (ADCC).

La molecola inibisce l’attività del recettore OX40 espresso sulla superficie delle cellule T effettrici attivate e ha dimostrato di aumentare l’esaurimento delle cellule T OX40+ attivate da parte dell’ADCC. Le cellule T effettrici che esprimono OX40 sono presenti nelle lesioni dei pazienti con dermatite atopica e hanno un ruolo critico nella fisiopatologia della malattia.

Secondo i termini dell’accordo tra le due farmaceutiche, Amgen guiderà lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione del farmaco in tutti i mercati a eccezione del Giappone, dove Kyowa Kirin manterrà tutti i diritti.

Uno studio con dosaggio variabile
Lo studio di fase II, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo ha valutato l’efficacia e la sicurezza di AMG 451/KHK4083 in adulti con dermatite atopica da moderata a grave non adeguatamente controllati con agenti topici.  I partecipanti avevano un punteggio EASI (Eczema Area and Severity Index) >16, un coinvolgimento della superficie corporea (BSA, body surface area) ≥10%, un ponteggio nell’Investigator’s Global Assessment (IGA) di 3 (moderate) o 4 (grave).

Sono stati randomizzati 274 pazienti negli Stati Uniti, Giappone, Canada e Germania in quattro gruppi di trattamento attivo a dosaggio variabile, che hanno ricevuto AMG 451/KHK4083 per via sottocutanea (600 mg una volta ogni due settimane, 600 mg una volta al giorno, 300 mg una volta ogni due settimane, 150 mg una volta ogni quattro settimane) e un braccio placebo di confronto.

L’endpoint primario era la variazione percentuale dal basale nel punteggio EASI alla settimana 16. Ulteriori endpoint erano il raggiungimento di una riduzione di almeno il 75% rispetto al basale nel punteggio EASI (EASI 75), di un punteggio IGA di 0 o 1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) con almeno 2 punti riduzione rispetto al basale e almeno 4 punti di riduzione rispetto al basale nel punteggio della Pruritus Numerical Rating Scale (PNRS). I pazienti sono stati seguiti fino alla settimana 56.

Miglioramento di lesioni e prurito dopo 16 settimane
Lo studio ha raggiunto l’obiettivo primario, mostrando miglioramenti statisticamente superiori rispetto al basale nell’EASI a 16 settimane con tutte e quattro le dosi sottocutanee del farmaco in confronto al placebo (600 mg ogni due settimane (Q2W) = – 57,4%, 600 mg Q4W = -49,7%, 300 mg Q2W = -61,1%, 150 mg Q4W = -48,3% vs placebo = -15%, p<0,001).

Tutti i gruppi di trattamento che hanno ricevuto AMG 451/KHK4083 hanno generalmente ottenuto miglioramenti rispetto al placebo alla settimana 16 per gli endpoint secondari chiave, come il raggiungimento dell’EASI 75, un punteggio di 0/1 con una riduzione di almeno 2 punti rispetto al basale nell’IGA e una riduzione di almeno 4 punti rispetto al basale nel punteggio PNRS.

Le misure di efficacia hanno continuato a migliorare dopo la settimana 16 per tutti i gruppi in trattamento attivo: Le più elevate sono state osservate nel gruppo da 300 mg Q2W (EASI-75 = 65,4% e 63,5% rispettivamente alle settimane 24 e 36, IGA 0/1 = 38,5% e 51,9% rispettivamente alle settimane 24 e 36). Inoltre, è stata mostrata una risposta durevole a lungo termine nel periodo di follow-up senza terapia.

«I risultati della fase II sono tanto positivi quanto entusiasmanti. Mostrano un miglioramento in tutti e i quattro gruppi di dosaggio rispetto al placebo e mettono in evidenza il potenziale dell’antagonismo OX40 per aiutare i pazienti», ha affermato il ricercatore principale dello studio Emma Guttman-Yassky, professoressa di Dermatologia e Immunologia presso la Icahn School of Medicine al Mount Sinai e Direttore del Center for Excellence in Eczema e Laboratory of Inflammatory Skin Diseases al Mount Sinai. «Spero che i futuri dati sullo sviluppo clinico chiariscano ulteriormente il significato e il potenziale di AMG 451/KHK4083 nel trattamento della dermatite atopica da moderata a grave».

Gli eventi avversi più comunemente riportati, che si sono verificati in almeno il 5% dei pazienti, sono stati piressia, nasofaringite, peggioramento della dermatite atopica e brividi. Piressia e brividi sono stati di intensità da lieve a moderata e non hanno portato all’interruzione del trattamento.

Bibliografia
Guttman-Yassky E et al. Efficacy and safety results of KHK4083/AMG 451 (anti-OX40 mAb) in subjects with moderate to severe atopic dermatitis: a phase 2, multicentre, randomized, double-blind, parallel-group, placebo-controlled study. Presented at the 30th European Academy of Dermatology and Venereology Congress, 29 September–2 October 2021, EADV Virtual Congress.

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