I dati del registro OnCovid mostrano che il 15% dei pazienti oncologici sopravvissuti alla Covid-19 ha continuato a manifestare sequele sintomatiche a lungo termine dell’infezione, come problemi respiratori e stanchezza cronica.

Questi sono i dati presentati all’ultimo congresso della European Society for Medical Oncology (ESMO) da Alessio Cortellini, dell’Hammersmith Hospital e dell’Imperial College di Londra, nonché primo autore dello studio.

Cortellini ha dichiarato che «grazie alle lineeguida» dal 60% all’80% dei pazienti oncologici sopravvivono alla Covid-19. Per questa ragione, è necessario valutare l’impatto che la sindrome da post-Covid (nota anche come long COVID) ha su questi pazienti.

Lo studio 
Nello studio sono stati presi in esame i dati riguardanti 2795 pazienti oncologici consecutivi che hanno sviluppato un’infezione da SARS-CoV-2 e che sono stati arruolati nel registro OnCovid (NCT04393974) tra febbraio 2020 e febbraio 2021.
Di questi, 1557 pazienti sono stati sottoposti a rivalutazione clinica dopo essere sopravvissuti all’infezione da SarS-CoV-2.

In totale, hanno presentato sequele della malattia 234 pazienti (15%) e i sintomi respiratori (49,6%), come affanno e tosse cronica, sono stati quelli più comuni.

I pazienti hanno anche manifestato stanchezza cronica (41,0%), problemi neurocognitivi (7,3%), perdita di peso (5,5%), disfunzioni d’organo (1,7%) e altri sintomi (18,4%).

Tra gli uomini la probabilità di sviluppare sequele era significativamente maggiore, come pure per gli individui di età superiore a 65 anni, quelli con due o più comorbidità, una storia di fumo, una precedente ospedalizzazione per Covid-19, la presenza di complicanze o una precedente terapia contro l’infezione da SARS-Cov-2.

Dopo aver sottoposto i dati ad un’ analisi multivariata, a un follow-up mediano di 128 giorni, è emerso che la presenza di sequele dell’infezione era significativamente associata a un maggiore rischio di morte (HR 1,76; IC al 95% 1,16-2,66).

Influenza sulle terapie oncologiche
Tra i pazienti che stavano ricevendo una terapia antitumorale sistemica, il 14,8% ha interrotto definitivamente il trattamento e per il 37,8% si è reso necessario un aggiustamento della dose o del regime terapeutico.

Le ragioni che hanno causato l’interruzione del trattamento antineoplastico includevano il peggioramento del performance status (61,3%), la progressione della malattia (29,0%) e la disfunzione d’organo residua (9,7%).

In particolare, l’interruzione definitiva della terapia sistemica è stata associata a un aumento significativo del rischio di morte (HR 4,2; IC al 95% 1,62-10,7), mentre l’aggiustamento della dose o del regime terapeutico non sono stati correlati a variazioni degli outcome di sopravvivenza.

Secondo Cortellini questi dati dimostrano che «le sequele del Covid-19 possono compromettere gli outcome nel post-Covid-19 e, cosa importante, possono influenzare la continuità delle cure oncologiche».

«Il fatto che i pazienti oncologici che più frequentemente soffrivano di sequele erano quelli che sopravvivevano a forme gravi della malattia ci porta a immaginare gli effetti benefici che le campagne di vaccinazione contro il Covid-19 avranno su questi aspetti», ha dichiarato lo sperimentatore.

Cortellini ha aggiunto che la prevenzione, il riconoscimento precoce e il trattamento delle sequele del Covid-19 rappresentano uno step importante per evitare in futuro interruzioni della continuità delle cure oncologiche.

Il commento dell’ESMO
«Questi dati confermano la necessità di continuare a dare priorità ai pazienti oncologici, che rappresenta uno degli obiettivi principali che ESMO si è posta fin dall’inizio dell’epidemia», ha sottolineato Antonio Passaro, responsabile della Comunicazione di ESMO, durante la conferenza stampa.

«Considerando gli sforzi che i sistemi sanitari investono nella lotta contro la pandemia, è della massima importanza non trascurare lo studio e la comprensione delle curve di incidenza e di mortalità da tumore così da pianificare politiche sanitarie adeguate per il futuro», ha concluso Passaro.

Bibliografia
A. Cortellini, et al. Prevalence and impact of COVID-19 sequelae on treatment pathways and survival of cancer patients who recovered from SARS-CoV-2 infection. Annals of Oncology (2021) 32 (suppl_5): S1129-S1163. 10.1016/annonc/annonc713 Link