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Vaccini al bisogno: l’Europa lancia EU FAB

I pazienti immunocompromessi, in trattamento con rituximab, sono in grado di produrre anticorpi contro il Covid-19 con la terza dose di vaccino

On 24 February 2021, an employee holds a COVID-19 vaccine vial produced for the COVAX facility at a manufacturer in Pune, a city located in the western Indian state of Maharashtra. UNICEF is leading in the procurement and delivery of COVID 19 vaccines for 82 low- and lower-middle-income countries participating in the COVAX Facility. The COVAX Facility, co-led by Gavi, the Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) and WHO, together with UNICEF, aims to provide at least 2 billion doses of approved COVID-19 vaccines by the end of 2021, enabling participating economies to protect frontline health care and social workers, as well as other high-risk and vulnerable groups. UNICEF is leading in the procurement and delivery of COVID 19 vaccines for 82 low- and lower middle-income countries participating in the COVAX Facility. The COVAX Facility, co-led by Gavi, the Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) and WHO, together with UNICEF, aims to provide at least 2 billion doses of approved COVID-19 vaccines by the end of 2021, enabling participating economies to protect frontline health care and social workers, as well as other high-risk and vulnerable groups.

Per evitare future pandemie nascerà EU FAB, una rete di stabilimenti per produrre vaccini e medicinali sempre “caldi”, cioè attivabili al bisogno

La Commissione Europea lancia il primo passo concreto per creare EU FAB, una rete di stabilimenti per produrre vaccini e medicinali sempre ‘caldi’, cioè attivabili al bisogno, nel caso in cui scoppi un’altra pandemia o un’altra emergenza sanitaria. L’esecutivo ha pubblicato l’avviso preliminare sulla gara per far parte di EU FAB, prevista per l’inizio del 2022. Per essere operativi in ogni momento, i siti produttivi che parteciperanno alla rete FAB dovranno garantire la disponibilità di personale qualificato, nonché processi produttivi e controlli di qualità chiari, per consentire all’Ue di essere “meglio preparata” ad affrontare future crisi sanitarie.

Nei giorni scorsi il commissario europeo all’Industria, il francese Thierry Breton, ha ricordato che, quando è scoppiata la pandemia di Covid-19 e poi sono arrivati i vaccini, la capacità produttiva in Europa semplicemente “non c’era: abbiamo dovuto costruirla pezzo per pezzo”. Lo scopo di EU FAB è proprio quello di evitare di ritrovarsi nelle condizioni in cui l’UE si è trovata tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, con una penuria di siti in grado di produrre vaccini in quantità necessaria.

La rete FAB dovrebbe essere in grado di soddisfare la domanda di vaccini e/o di farmaci in breve tempo, in attesa che il mercato abbia aumentato le capacità di produzione. EU FAB sarà una componente “essenziale” della dimensione industriale di Hera, la Health Emergency Preparedness and Response Authority, che dovrebbe essere operativa all’inizio del 2022, come servizio interno della Commissione.

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