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Covid: nuove conferme di efficacia per remdesivir

Covid-19: l'Fda estende l'utilizzo di remdesivir

Un ciclo di terapia di remdesivir per via endovenosa della durata di 3 giorni è risultato sicuro, ben tollerato e altamente efficace contro ricoveri e morte dei pazienti

Un ciclo di terapia di remdesivir per via endovenosa della durata di 3 giorni è risultato sicuro, ben tollerato e altamente efficace nel prevenire l’ospedalizzazione o la morte legata al coronavirus 2019 (COVID-19) in individui ad alto rischio non ospedalizzati. Lo conferma uno studio presentato all’ID Week 2021, il meeting annuale della Infectious Diseases Society of America (IDSA).

Rispetto al placebo, il trattamento con remdesivir ha ridotto significativamente l’ospedalizzazione o la morte per tutte le cause di COVID-19 dell’87% fino al giorno 28 ( hazard ratio [HR] = 0,13; 95% intervallo di confidenza [CI], 0,03-0,59).

Remdesivir ha anche abbassato dell’81% il rischio di visite in ospedale a causa di sintomi legati a COVID-19 o di morte per tutte le cause al giorno 28 (HR = 0,19; 95% CI, 0,07-0,56).

I risultati sono stati presentati da Joshua A. Hill, del Fred Hutchinson Cancer Research Center, e Università di Washington, Seattle, Washington.

Lo studio ha trattato in maniera casuale 562 pazienti a un trattamento di 3 giorni con remdesivir per via endovenosa (200 mg il giorno 1 e 100 mg nei giorni 2 e 3) o un trattamento con placebo per lo stesso tempo e lo stesso schema di iniezione. L’endpoint primario di efficacia era il ricovero composito COVID-19 o la morte per tutte le cause entro il giorno 28. R

Poco più della metà dei pazienti erano maschi (52%), il 44% era di etnia ispanica/latina e il 30% aveva un’età ≥60 anni. Le comorbidità al basale includevano diabete (62%), obesità (56%) e ipertensione (48%).

I benefici del remdesivir non sembravano venire a spese di un aumento della frequenza o dei tipi di eventi avversi (AEs). I tassi di eventi avversi erano simili tra i pazienti trattati con remdesivir e quelli trattati con placebo. Gli AE associati al remdesivir includevano nausea (11%), mal di testa (6%) e diarrea (4%).

Il cambiamento medio nella carica virale nasofaringea dal basale al giorno 7 è stato simile nei pazienti trattati con remdesivir rispetto a quelli che non lo erano.

Lo studio sarebbe stato più grande, ma l’arruolamento è stato interrotto in anticipo. In un comunicato stampa prima di IDWeek, il produttore dei farmaci, Gilead, ha osservato che questa decisione riflette l’epidemiologia che cambia e l’adozione di ulteriori opzioni di trattamento al momento. I dati hanno continuato ad essere raccolti da pazienti che erano già arruolati.

Fonte
Presentation title: Remdesivir for the Treatment of High-Risk Non-Hospitalized Individuals With COVID-19: a Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Trial. Abstract LB1

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