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Corteccia online con “Il ritorno dei viaggiatori”

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Il progetto Corteccia del duo composto da Pietro Puccio e Simone Pirovano online con il nuovo singolo “Il ritorno dei viaggiatori”

IL RITORNO DEI VIAGGIATORI è il nuovo singolo di Corteccia. Un brano che racchiude in sé una promessa: torneremo a viaggiare, a muoverci, a percorrere distanze, più o meno lunghe. «Il viaggio sarà concreto, con aerei, treni, automobili, ma anche mentale: torneremo ad avere una prospettiva più profonda, più ampia. O perlomeno, speriamo sarà così».

Il brano è stato prodotto insieme a Sebastiano De Gennaro e Lorenzo Caperchi e anticipa l’uscita della seconda quadrilogia di Corteccia, prevista per il 2022, che sarà intitolata “Quadrilogia delle distanze”. La prima, “Quadrilogia degli stati d’animo”, è stata pubblicata nel 2020.

BIOGRAFIA

Corteccia è un duo di autori che scrive canzoni, composto da Pietro Puccio e Simone Pirovano. È un progetto musicale fatto di suggestioni sonore e visive, che associa progressioni contemporanee a una spiccata ricerca armonica, mescolando pianoforte, batteria, voce, strumentazioni digitali e visual. C’è molta melodia nei pezzi di Corteccia, ma anche molto ritmo. Ci sono suoni attenti. A Corteccia piace cercare dentro alle cose evidenti e nelle sfumature.

I pezzi di Corteccia parlano di tutti, attraverso mondi visivi a volte concreti, a volte surreali e ricchi di metafore: perché le metafore possono essere più vere delle cose vere.

I mondi visivi dei video sono sempre creati da Corteccia: storie realizzate con personaggi di sabbia, di carta, d’acqua, mascherati come burattini, che in fondo assomigliano a ciascuno di noi. Un’immersione nell’ascolto accompagnata dalle immagini. Dentro e fuori alla canzone. Allo stesso modo, ogni parola nei testi, è utilizzata come una tavolozza, che più che raccontare i fatti di una storia, racconta com’è il luogo di quella storia, se quella faccia assomiglia ad una montagna, che colore ha quella luce, che forma ha quello stato d’animo. E alla fine le storie affiorano lo stesso, lasciando la libertà di immaginarle così come la mente, la nostra, quella di tutti, le sente e le vede.

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