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Squid Game fenomeno mondiale: ecco come è nato

Squid Game fenomeno mondiale: ecco come è nato

La serie sudcoreana Squid Game è un successo planetario: Netflix spiega il percorso che ha guidato l’ideatore e regista Hwang Dong-hyuk

Squid Game sta travolgendo il mondo con la sua emozionante storia di un gruppo di persone disperate che accetta di partecipare a misteriose gare ispirate a giochi d’infanzia nella speranza di vincere un alto montepremi in contanti. Mentre la serie sembra aver ottenuto un successo immediato, il percorso verso la sua creazione è stato lungo e difficile per l’ideatore e regista Hwang Dong-hyuk. Ecco uno sguardo dietro le quinte sulla nascita di Squid Game.

L’inizio

Il regista Hwang Dong-hyuk ha concepito l’idea e ha iniziato a scrivere la sceneggiatura nel 2008. Lui stesso ricorda: “Nel 2008 avevo debuttato da poco. Era un periodo in cui frequentavo negozi di fumetti e leggendone molti, pensavo di scrivere una storia simile a quelle dei fumetti in Corea e nel 2009 ho completato la sceneggiatura”. Da regista cinematografico, Hwang Dong-hyuk aveva inizialmente concepito Squid Game come un film.

Un percorso complicato

Nonostante avesse terminato la sceneggiatura di Squid Game nel 2009, Hwang Dong-hyuk ha dovuto mettere da parte l’idea e lavorare ai suoi lungometraggi di successo Silenced (2011), Miss Granny (2014) e The Fortress (2017) prima di poter realizzare la serie. Il regista rivela: “In quel momento sembrava molto insolita e violenta. Alcuni pensavano che fosse troppo complicata e per niente commerciale. Non sono riuscito a ottenere abbastanza finanziamenti e il casting non è stato facile. Dopo averci lavorato per circa un anno, l’ho accantonata”.

Quasi dieci anni più tardi

Quasi dieci anni dopo aver concepito l’idea di Squid Game, Hwang Dong-hyuk è stato finalmente in grado di eseguirla e iniziare a lavorarci. Aggiunge: “Netflix non mi ha imposto limiti e mi è stata concessa piena libertà creativa di fare ciò che volevo”. Tramite questa opportunità il regista ha espanso la sua storia in una serie che adesso cattura l’attenzione del pubblico di tutto il mondo.

L’intenzione dietro l’arte

Uno degli aspetti visivi più evidenti della serie è l’estetica particolare e ricca di colori che la distanzia da altre storie di sopravvivenza. La direttrice artistica Chae Kyoung-sun afferma: “Abbiamo creato i luoghi e i display in modo che gli spettatori pensassero alle intenzioni nascoste di Squid Game come abbiamo fatto noi”. Gli enormi set e i vivaci colori trasportano il pubblico in un mondo realistico, ma di fantasia.

Semplici giochi d’infanzia

Il regista Hwang Dong-hyuk ha scelto di proposito giochi d’infanzia conosciuti da tutti e semplici da capire. Tuttavia i dettagli di ciascun gioco dimostrano la lunga preparazione necessaria per ogni round. Ad esempio il primo gioco è Un, due, tre, stella che praticamente tutti conoscono. Il robot ha le sembianze di una bambina presa da un libro di testo per i più piccoli, rendendo la scena ancora più scioccante visto che la spensieratezza tipica dell’infanzia si trasforma in una straziante lotta per la sopravvivenza.

Descrivere emozioni realistiche

Gli enormi set hanno aiutato ad amplificare le emozioni realistiche degli attori. Come afferma il regista Hwang Dong-hyuk: “Ho cercato di simulare l’atmosfera dei parchi giochi reali, in modo che agli attori sembrasse di immergersi veramente nell’azione. Penso che questo tipo di set trasmetta un maggiore senso di realismo all’interpretazione degli attori”. La contrapposizione dell’urgente necessità di sopravvivenza e del parco giochi per bambini è impressionante e carica di emozioni.

Suscitare nostalgia

Uno dei set la cui creazione ha richiesto più tempo è la replica dei classici vicoli coreani degli anni ’70 e ’80. L’attore Park Hae-soo commenta: “Il parco giochi sembrava davvero realistico, come i vicoli del passato. Era come trovarsi di fronte a vere case di un altro tempo. Ha creato uno strano senso di nostalgia e un’insolita tensione”. L’attore Heo Sung-tae ha anche lodato il team artistico per la sua attenzione ai dettagli nello spargere terriccio in varie aree dei vicoli.

Renderla universale e coreana

Tutti questi aspetti convergono per creare una storia che è tanto universale quanto coreana. Quasi tutti i giochi d’infanzia sono conosciuti ovunque, ma alcuni sono unicamente coreani. Le emozioni umane e le difficoltà affrontate dai personaggi suoneranno familiari a molte persone indipendentemente dal luogo di provenienza. Il regista Hwang Dong-hyuk sostiene: “Si tratta di un gioco per la sopravvivenza pieno di divertimento e dramma umano”.

Trasmettere un messaggio toccante

La serie analizza la natura umana e come si cambia dall’infanzia all’età adulta mostrando persone cresciute alle prese con giochi per bambini. Il regista Hwang Dong-hyuk aggiunge: “Volevo scrivere una storia che rappresentasse un’allegoria o una favola sulla società capitalistica moderna, che descrivesse una gara estrema, un po’ come la vita”. Non è affatto deprimente però, visto che i personaggi fanno appiglio alla propria umanità e speranza. Il commento sulla natura umana e sulla società fa davvero riflettere.

Per ulteriori dettagli dietro le quinte, guarda la featurette qui e Squid Game, solo su Netflix!

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