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Mario Vespasiani sulla copertina di Exit Urban Magazine

Mario Vespasiani dal Premio Cimitile alla copertina della rivista Exit Urban Magazine

Mario Vespasiani dal Premio Cimitile alla copertina della rivista Exit Urban Magazine: giorni intensi e stimolanti per l’artista dalla mente in fervente attività

Un periodo ricco di impegni e di soddisfazioni per l’artista Mario Vespasiani che sarà tra i protagonisti del XXVII Premio Cimitile, nell’ambito della mostra Dante Alighieri Settecento curata dal critico d’arte Giuseppe Bacci. Poi un film, una mostra personale, un documentario e una copertina a lui dedicata da uno dei più dinamici magazine del settore cultura.
Nel Premio Cimitile, il curatore ha invitato l’artista a celebrare il paradiso nella Divina Commedia e così Vespasiani ha rivolto la sua attenzione alla donna che innalza e sostiene Dante durante il viaggio nell’aldilà, inserita in un formato circolare a richiamare il senso di armonia, equilibrio e perfezione geometrica.
Vespasiani si è concentrato sul ritratto di questa rinnovata Mara-Beatrice in quanto la ritiene cuore del viaggio di Dante dall’umano al divino, attraverso la quale egli affronta e realizza il suo “pellegrinaggio” e musa che ispirò il poeta e oggi l’artista. Beatrice è la possibilità, per Dante, di scoprire la bellezza e la luce dell’Amore assoluto.
 
Con la sensualità pittorica che gli appartiene Mario ritrae la sua Mara con una pennellata decisa, in un flusso di colori che riflette quel vortice di emozioni che porta a vedere nella donna amata un inno all’universo, ma anche un percorso di evoluzione da fare non in solitudine verso il cielo. Non a caso Mara sembra indicare verso l’alto con la mano, ma anche verso di sè, come a ripetere che ognuno di noi è un mezzo e non un fine, in vista di un bene maggiore. 
 
In questi giorni a Mara e Mario Vespasiani è stata dedicata la copertina di settembre del mensile – cartaceo e digitale – Exit Urban Magazine, mettendo in primo piano l’originalità e l’importanza di una coppia che ha saputo distinguersi nel mondo dell’arte per delle qualità rarissime, dove una ricerca costante – fatta di raffinatezza e originalità – ha saputo comunicare un messaggio che rimette al centro del discorso il senso di una bellezza mistica, profonda e non patinata, intesa come elevazione umana e spirituale.
 
Giorni intensi e stimolanti per l’artista, che testimoniano una mente in fervente attività e un talento che sa indagare più discipline: passando dall’ultimazione del suo film Le nove oscurità degli inferi, alla prossima mostra intitolata DARKNIGHTS, dalla scrittura alla fotografia. Nelle settimane scorse è andata in onda in TV la prima parte del documentario diretto da Evelin Barghiacci dedicato all’artista, che contribuisce ad evidenziare il livello di maturità artistica raggiunto.
Mario Vespasiani (1978) è un artista visivo italiano
 
La ricerca: 
Inaugura la prima mostra non ancora ventenne e ad oggi ha esposto su tutto il territorio nazionale, in gallerie, musei, luoghi di culto e in contesti inusuali. Nel corso del tempo la sua ricerca ha interessato anche studiosi di varie discipline, che vanno dalla teologia all’astrofisica, dall’antropologia alla filosofia. Si esprime attraverso un alfabeto simbolico che si fonda sulle rivelazioni della mistica cristiana e sulla pratica alchemica della pittura. Attento osservatore delle leggi naturali e degli insegnamenti della sapienza orientale, il suo lavoro va inteso come continuazione dell’opera creativa universale, da cui cogliere il sentimento spirituale. 
 
Mostre e attività culturali:
 
Espone giovanissimo ai Musei Capitolini di Roma con la mostra Gemine Muse, a 27 anni vince il primo Premio Pagine Bianche d’Autore, figura nel libro Fragili eroi di Roberto Gramiccia, sugli artisti italiani del futurismo ad oggi e sul Dizionario dell’Arte Italiana edito da Giancarlo Politi. Per essere stato tra i primissimi artisti ad aver impiegato la sua impronta pittorica ai nuovi materiali e alle recenti tecnologie, viene inviato nel 2012 dall’Accademia di Belle Belle Arti di Macerata a tenere una conferenza dal titolo: L’essenza e il dono. Arte, relazione e condivisione, dalla tela all’iPad. Nello stesso anno con le opere realizzate mediante l’iPad ed applicate su alluminio partecipa al Premio Termoli e di seguito alle storiche rassegne d’arte nazionali: nel 2014 al Premio Sulmona, nel 2015 al Premio Vasto, nel 2018 al Premio Marche. Durante la sua carriera le sue opere sono state poste in dialogo diretto con alcuni maestri dall’arte italiana, quali Mario Schifano, Osvaldo Licini, Lorenzo Lotto e Mario Giacomelli, in mostre intitolate La quarta dimensione.  Ha esposto nel 2011 al Padiglione Italia della Biennale di Venezia curato da Vittorio Sgarbi nella sede di Torino e qui con Imago Mundi alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Dal 2013 lavora a Mara as Muse, un progetto composto da dipinti, disegni, fotografie, libri e oggetti d’arte, che tratta del rapporto della presenza femminile nell’ispirazione artistica, la cui trilogia è stata presentata a fine 2017 alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nel 2015 realizza delle opere in pura seta intitolate Storie di viaggiatori, territori e bandiere che espone come fossero vessilli, la cui performance si tiene nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno e in un happening sulla cima di un’antica torre. Nel mese di maggio esce Planet Aurum il suo primo libro interamente dedicato agli scritti e nello stesso anno la città di Fermo lo invita a dipingere il Palio dell’Assunta collegato alla personale Empireo. Nel 2016 è l’ideatore del festival sul pensiero contemporaneo La Sibilla e i Nuovi Visionari. Nel 2017 è stato in mostra a Venezia e Monaco di Baviera nella collettiva Our place in space promossa da NASA ed Esa che prosegue nel 2018 in un tour mondiale. Nello stesso anno organizza Indipendenti, Ribelli e Mistici, una rassegna di incontri interculturali che ha coinvolto numerosi studiosi provenienti da vari ambiti. Sempre nel 2017 il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle ha celebrato il quarantennale con la sua mostra personale dal titolo Fly Sky and Air.  Nel 2018 inaugura la mostra Lepanto dedicata alla famosa battaglia, nel Museo Diocesano di Gaeta dove è conservato lo stendardo della flotta. Nel maggio 2019 è stata presentata al Museo d’Arte Contemporanea di Roma (MACRO) la quarantesima pubblicazione dedicata al suo lavoro. Nello stesso anno si tiene la mostra Underworld dedicata al tema dell’inconscio visto attraverso la metafora delle creature marine, successivamente si sono svolte le personali dal titolo Il tempo dei trentasei giusti a Villa Caldogno nel vicentino e al Museo Michetti in Abruzzo, la mostra Eschatology, opere monumentali sul mistero ultimo. Nel 2020 con la mostra Araxis – opere tessute, rivoluziona il tradizionale concetto di arazzo attraverso un nuovo modo di concepire le sfumature dei colori mediante una particolare sovrapposizione di migliaia di fili. Sugli arazzi ha immaginato figure archetipiche di una ritualità che si rinnova nel tempo. Sempre nel 2020 presenta il progetto Sundance – le opere ipercubiche, una collezione di lavori inseriti in una cornice di pelle a loro volta racchiusi in altri due contenitori, a richiamare il senso di attesa, nello svelare l’opera non immediatamente ma in passaggi successivi. Un sole nero campeggia sui fondali astratti, diverso per ogni immagine si rifà ai racconti di alcune veggenti, sulla danza dell’astro nel cielo. Nello stesso anno è stato invitato al XXV Premio Cimitile di Napoli con un dipinto di quasi 10 metri di lunghezza per 2 metri di altezza e di seguito presso l’Archivio di Stato di Pesaro tiene una mostra dal titolo: Ritratti – sguardi ed anima. Nel 2021 è regista del film Le nove oscurità degli inferi.
 
L’importanza della Musa ispiratrice: 
 
Da sempre i maggiori artisti hanno avuto al loro fianco una presenza femminile che ha esaltato le loro intuizioni. Mario Vespasiani è tra i pochi autori che fin dall’esordio ha reso partecipe agli altri della sua musa Mara, al punto che oggi formano una delle coppie più autorevoli del panorama artistico. Una relazione vera, di dualità e complicità, documentata da mostre, opere e pubblicazioni costanti che sotto il titolo di Mara as Muse hanno concretizzato una storia reale, tra vita e arte. Nel 2019 il magazine Eventi Culturali, ha dedicato alla coppia la copertina del numero di dicembre.
Arte e solidarietà:
 
Nel 2020 durante l’emergenza sanitaria globale, si è dedicato al progetto artistico-sociale Per aspera ad Astra, attraverso il quale è riuscito a coinvolgere un pubblico internazionale mediante l’uso dei social network, invitando chiunque a descrivere il periodo del lockdown con fotografie di dettagli astratti del contesto quotidiano. Nel mese di luglio ha tenuto dei laboratori dal titolo: Cavalcare la tigre, incontri sull’arte e sul coraggio, diretti a stimolare il pensiero creativo ed etico degli adolescenti, i soggetti più colpiti a livello psicologico dalla pandemia. A ottobre inaugura presso l’Archivio di Stato di Pesaro una mostra dal titolo: Ritratti – sguardi ed anime dedicati ai grandi uomini della cultura, apprezzati dallartista e scomparsi nel 2020.
Pubblicazioni e libri:
 
Oltre quaranta le pubblicazioni che documentano la sua ricerca ed è tra i pochissimi artisti ad avere una bibliografia completa fin dalla prima mostra.
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