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Abusi sessuali: il cantante R. Kelly rischia l’ergastolo

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Il cantante e produttore discografico R. Kelly colpevole di abusi sessuali: avrebbe perpretato violenze su decine di donne e ora rischia l’ergastolo

Il cantante e produttore discografico americano R. Kelly è stato giudicato colpevole di nove capi d’accusa, tra cui crimini e abusi sessuali e associazione a delinquere, e ora rischia l’ergastolo. Secondo quanto stabilito durante un processo a New York, durato quasi due mesi, Robert Sylvester Kelly, noto per aver scritto e interpretato la canzone “I believe I can fly“, avrebbe perpetrato violenze fisiche, psicologiche e sessuali nei confronti di decine di donne, molte delle quali erano minorenni ai tempi degli abusi.

Davanti alla giuria hanno testimoniato 45 persone, che hanno contribuito a ricostruire la minuziosa organizzazione criminale, che permetteva al produttore di avvicinare giovani ragazze interessate a sfondare nel mondo della musica, promettendo loro una brillante carriera ma finendo per sottoporle a gravi violenze.

Non è la prima volta che R. Kelly finisce sul banco degli imputati, come ricorda la Dire (www.dire.it): nel 1994, a 27 anni, ha sposato la quindicenne Aaliyah falsificandone i documentinel 2002 è stato accusato di pedopornografia per un video in cui faceva sesso con un quattordicenne. Il produttore è riuscito sempre a cavarsela con l’assoluzione, fino a quando il movimento #metoo e la realizzazione del documentario “Surviving R. Kelly” hanno riportato in luce una serie di atti di violenza fisica e psicologica che l’uomo, oggi 54 anni, avrebbe compiuto più di 20 anni fa.

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