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Il Teatro Vascello svela la nuova stagione

Il 24 settembre al via la nuova Stagione del Teatro Vascello: si inaugura con il debutto in Prima Nazionale -e per la prima volta in Italia- di Peng di Marius Von Mayenburg

Il 24 settembre al via la nuova Stagione del Teatro Vascello: si inaugura con il debutto in Prima Nazionale -e per la prima volta in Italia- di Peng di Marius Von Mayenburg

Inaugura il 24 settembre la nuova Stagione del Teatro Vascello, tra i primi spazi romani ad aprire, con entusiasmo e rinnovato slancio, le porte al pubblico in sala.

Un cartellone che spazierà dalla drammaturgia contemporanea ai classici: un disegno di ampio respiro, con proposte diverse tra loro ma tutte riconducibili a un progetto culturale unitario sotto il segno della qualità. Nel complesso sarà una programmazione densa che, al momento, il teatro decide di presentare solo parzialmente, da settembre a dicembre. Sono undici i titoli programmati in questi primi mesi: spettacoli rimandati a causa della pandemia e nuove proposte; quattro tra produzioni e coproduzioni, una “prima italiana”, tre ospitalità, dodici serate dedicate alla danza, appuntamenti letterari settimanali e domeniche musicali; si conferma dunque la vocazione a riferirsi ai diversi pubblici che frequentano il teatro attraverso un programma plurale capace di far riflettere, ma anche divertire.

“Il Teatro Vascello – sottolinea la direttrice artistica Manuela Kustermann – torna ad essere un luogo di aggregazione e di cultura per la città con l’obiettivo di incontrare nuovamente e coinvolgere il nostro affezionato pubblico che, anche nei mesi più difficili, ci ha sempre sostenuto seguendo con interesse gli appuntamenti in streaming”.

Si inaugura con il debutto in Prima Nazionale -e per la prima volta in Italia- di Peng di Marius Von Mayenburg – dramaturg e autore residente alla Schaubühne am Lehniner Platz Berlin, da tempo stretto collaboratore di Thomas Ostermeier – che lo ha scritto all’indomani dell’elezione di Donald Trump. Lo spettacolo -una metafora politica che indaga sulla nascita di una nuova generazione di “uomini forti”- è prodotto, con il contributo di NuovaImaie, dalla Fabbrica dell’Attore che ne ha affidato la regia a Giacomo Bisordi, assistente in più occasioni di registi quali Gabriele Lavia, Massimo Popolizio, Milo Rau. In scena un nutrito cast di interpreti: Fausto Cabra, Gianluigi Fogacci, Sara Borsarelli, Giuseppe Sartori, Anna Chiara Colombo, Francesco Giordano e la partecipazione in video di Manuela Kustermann. Le scene e il disegno luci sono di Marco Giusti (24 settembre – 10 ottobre).

Sempre ad ottobre arriva a Roma, dopo il debutto estivo, Echo-Chamber il nuovo spettacolo-performance di Leonardo Manzan (Leone d’oro alla Biennale di Venezia 2020 con Glory Wall), coprodotto da La Fabbrica dell’Attore, Elledieffe e il Teatro Verdi di Pordenone. Il lavoro – liberamente ispirato a L’ultimo nastro di Krapp di Samuel Beckett – trae spunto da una riflessione sull’arte concettuale che il giovane regista affronta con la consueta ironia e disincanto; anche in questa occasione sarà affiancato dal suo affiatato team di coetanei: Rocco Placidi per la drammaturgia e Paola Giannini protagonista in scena (19 – 24 ottobre).

È invece un’indagine sull’arte figurativa Antichi Maestri, una tra le ultime e più straordinarie opere narrative di Thomas Bernhard. Nella riduzione drammaturgica di Fabrizio Sinisi, il regista Federico Tiezzi trasforma il testo in un vero e proprio studio scenico sulla funzione dell’arte, i limiti della bellezza e le nevrosi della modernità. Protagonisti Sandro Lombardi, Martino D’Amico e Alessandro Burzotta; le scene e costumi sono di Gregorio Zurla. Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia Lombardi Tiezzi, l’Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con il Napoli Teatro Festival (23 – 28 novembre).

È co-realizzato con Romaeuropa Festival il nuovo lavoro di Fabiana Iacozzilli, Una cosa enorme, che si muove intorno ad un tema intimo e personale come quello della maternità; in scena Marta Meneghetti e Roberto Montosi. Lo spettacolo è prodotto da CrAnPi, La Fabbrica dell’Attore, Fondazione Sipario Toscana (16 – 21 novembre).

Tavola tavola, chiodo chiodo è un ritratto inedito di Eduardo De Filippo: il nuovo progetto diretto e interpretato da Lino Musella, autentico talento della scena, uno degli attori più apprezzati della sua generazione che – nel cercare durante la pandemia conforto e ispirazione nelle parole dei Maestri – ha riscoperto l’Eduardo capocomico attraverso un accurato lavoro sui documenti che testimoniano le sue grandi imprese per il teatro. Le musiche originali eseguite dal vivo sono di Marco Vidino, le scene di Paola Castrignanò, le luci di Pietro Sperduti.  Lo spettacolo – prodotto da Elledieffe e dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale – è in scena dal 30 novembre al 5 dicembre.

Sempre a dicembre, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, ormai di casa al Vascello, artisti eclettici sempre pronti a stupire scelgono di aprire – in via del tutto eccezionale – le porte al loro affezionato pubblico che potrà assistere a una anticipazione del loro ultimo e attesissimo lavoro: Porte – prove aperte per un debutto rimandato. In scena, insieme ad Antonio Rezza, Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo Di Norscia e Maria Grazia Sughi. La produzione è di Flavia Mastrella Antonio Rezza e La Fabbrica dell’Attore con la collaborazione di Sardegna Teatro (10 – 19 dicembre).

Danza

Dodici le serate che vedranno protagonista la danza.

Doppio appuntamento per celebrare i 25 anni di SpellBound Contemporary Ballet: Dancing Partners è un progetto in rete che coinvolge un team di artisti di diverse nazionalità: sono attesi arrivi dalla Spagna, dalla Germania, dall’Inghilterra (9 e 10 novembre). Spellbound 25 prevede un articolato programma firmato da Marco Goecke, Marcos Morau e Mauro Astolfi (11 – 14 dicembre).

Astor del Balletto di Roma è un progetto dedicato al tango, un concerto di danza su musiche di Astor Piazzolla, coreografia di Valerio Longo, regia di Carlos Branca, al bandoneon e alla fisarmonica Mario Stefano Pietrodarchi (21 – 23 dicembre).

Il Vascello dei Piccoli

Il Piccolo re di fiori è il testo di Květa Pacovská -artista e illustratrice ceca di fama internazionale- intorno al quale si ritrovano due storiche compagnie: Balletto di Roma e Teatro Gioco Vita. Un progetto pensato espressamente per i più piccoli che mescola sapientemente danza, ombre e musica (28 – 30 dicembre).

Musica

Dopo la positiva esperienza della scorsa stagione e il gradimento del pubblico, spesso collegato anche in streaming, è anche quest’anno in programma la rassegna domenicale Classica senza Limiti a cura di Stefano Mhanna (10 ottobre, 28 novembre, 19 dicembre ore 11.00).

Sala Mosaico

Riprendono in Sala Mosaico – tra ottobre e dicembre – gli appuntamenti settimanali (il giovedì alle 18.00) con la letteratura con Curiosità letterarie a cura di Manuela Kustermann; solo per tre giorni è invece in programma L’importante è che ci sia qualcuno: Vaduccia, un lavoro ispirato a L’Amante di Abraham B. Yehoshua firmato da Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa; lo interpreta Maria Luisa Abate con la regia di Marco Isidori (6-8 dicembre).

Ma la Stagione non finisce qui: sarà annunciata, appena possibile, la programmazione completa.

Non sono previste, al momento, forme di abbonamento ‘tradizionali’.

Al botteghino, negli orari di apertura, e sul sito del Teatro Vascello è già possibile acquistare i biglietti per

i singoli spettacoli e ottenere riduzioni con le Card:

– Card Love valida per due ingressi

– Card Love Plus valida per quattro ingressi

Gli orari degli spettacoli sono invariati:

sabato ore 19.00, domenica ore 17.00, tutti gli altri giorni alle ore 21.00.

Per ulteriori informazioni www.teatrovascello.it

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