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Istituto Italiano di criminologia di Vibo: è boom d’iscritti

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L’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 dell’Istituto Italiano di Criminologia di Vibo è stata dedicata al tema “l’errore giudiziario e l’ingiusta detenzione”

La cerimonia svoltasi nell’aula Magna alla presenza del sindaco della città di Vibo, Maria Limardo e di Scott Seeley-Hacker, Capo della Dea dei paesi del mediterraneo e docente dell’Ateneo.

Per molti è stata un fulmine a ciel sereno l’attuazione dell’Istituto italiano di criminologia di Vibo, ormai arrivata a un lustro dalla sua apertura ufficiale.

Nessuno avrebbe mai scommesso che un’università a indirizzo criminologico in un territorio ad alto tasso di malavita avrebbe messo radici così profonde e così solide.

Invece, per chi ha scommesso sull’ateneo, come il padre fondatore, il rettore Prof. Saverio Fortunato, le soddisfazioni continuano a bussare al portone di Palazzo Gagliardi.

Portando in città vento rinnovatore e ma anche economia, non solo attraverso i giovani che cercano una sistemazione locativa. Pensare ai personaggi che salgono quelle scale ottocentesche di cui poi serbano ricordo, insieme alla n’duja e dintorni. Divenuta ormai una vetrina, dove famose personalità presentano le loro opere e, non solo.

Un interessante contributo al comune per la realizzazione del programma, nel palazzo universitario, di “Vibo Capitale del Libro”. Con la scadenzata presentazione di una serie di pubblicazioni, ma anche giornate dedicate alla cultura con autorità di spicco.

L’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 è stata dedicata al tema “l’errore giudiziario e l’ingiusta detenzione”.

Nella recente giornata d’inaugurazione dell’anno accademico nell’antico Palazzo Gagliardi, di fronte a studenti nuovi e “vecchi”. Si è parlato di un importante programma che implementa nuove materie per migliorare la qualità didattica.

La presenza del sindaco Maria Limardo nel suo intervento esprime soddisfazione del lavoro svolto dall’ateneo e di Scott SeeleyHacker, capo della Dea per i paesi del Mediterraneo in una lectio Magistralis su i sistemi del traffico di stupefacenti ha tenuto gli astanti incollati sulle slide.

Sempre di più, alla ricerca di arricchire requisiti che fanno dell’indirizzo criminologico a Vibo, una laurea triennale.

Nuove materie intanto arrivano come le cattedre di Diritto Costituzionale e di Diritto di Famiglia. Costituita, inoltre, un’unità di Ricerca e Progettazione, un laboratorio di Criminalistica.

L’inaugurazione dell’anno accademico è stata dedicata al tema “ l’errore giudiziario e l’ingiusta detenzione”. Un tema che è stato presentato dal professor Fausto Malucchi, docente di Diritto penale. Secondo il quale “la giustizia è un fattore umano”. L’uomo della strada è soggetto all’errore! Come il caso di un giovane sopra ogni sospetto, raggiunto da un procedimento penale trascuratissimo. Condanna detentiva ingiusta. “Mai trascurare qualsiasi notizia di reato. Rivolgersi alle persone giuste, per comprimere l’errore” sostiene il professore.

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