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Frate Elia tra le tante chiese ortodosse reggine

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Frate Elia tra le tante chiese ortodosse reggine: è giovane il futuro diacono ortodosso di Reggio Calabria. Pronto dopo anni di studi, nel mese di ottobre, a prendere i voti

La Calabria ha avuto un’importante benedizione, quella della Chiesa di Costantinopoli. Grazie alla lingua greca ha trasmesso patrimoni della chiesa bizantina. Infatti, sulla cima del borgo di Gallicanò sorge una chiesetta dedicata alla Madonna della Grecia (Panaghia tis Elladas) che di recente è stata in affidamento ai monaci del monte Athos che reggono il monastero di San Giovanni Therestis a Bivongi. Di lì vicino un insediamento, di pochi anni fa, di monaci greco-ortodossi.

C’è un rinnovato ritorno ecumenico nell’aria in Calabria. La chiesa ortodossa continua a seminare proseliti. C’è chi si avvicina alla dottrina, volendone conservare i principi. Come frate Elia, diacono che sarà ordinato dall’arcivescovo metropolita monsignor Filippo Ortenzi, della chiesa ortodossa italiana. In quel di Reggio Calabria il diacono dopo tre anni di studi all’istituto universitario in scienze religiose ha investito fortemente sulla conoscenza dell’ortodossia. Un percorso presso la scuola pastorale della città metropolitana. Inoltre, la chiesa ortodossa italiana ha istituito per cultura e approfondimento religioso per fedeli e chierici un’Università Teologica, l’Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo, che ha costantemente seguito.

Fra Elia dopo la morte dei genitori ha avuto un richiamo spirituale, sentendo il bisogno di scendere sulla strada a difesa degli indigenti. Portando anche vestiti. Offrendo la sua disponibilità nelle mense. Usando la mediazione dell’ascolto è stato cruciale il suo status, per apprendere quale il suo ruolo e la sua mission.Iniziando nella comunità di san Francesco a Reggio. La sua ricerca sempre più forte verso la fede l’ha portato alla conoscenza di monsignor Filippo Ortenzi, che da subito l’ha invitato allo studio e all’acquisizione di nozioni dottrinali. Incomincia così, attraverso l’esercizio della preghiera, dell’apprendimento della scrittura, della spiritualità e della dottrina il noviziato al monachesimo ortodosso. E l’importanza della sacra scrittura nella teologia Ortodossa. Adesso, lo aspetta il monastero di Saluzzo, in provincia di Cuneo, per il cerimoniale che consacrerà fra Elia a nuova vita.

La sua mission

“non voglio chiudermi in chiesa,” racconta fra Elia “voglio entrare nelle case a predicare la parola del signore soprattutto parlare con le famiglie per ricordare loro il ruolo genitoriale. E’ necessario riportare i giovani al principio della moralità, l’amore e il rispetto. I social hanno fatto molti danni, portandoci via il rapporto umano. Quello vivo. E dell’educazione verso i genitori e il prossimo. E raccontare di quanta strada ha fatto la chiesa ortodossa fino ai giorni nostri. La quale non deve essere vista come rifugio ma come casa comune. Insomma, un apostolato quello del frate, che mostra spendendosi per i bisognosi, una grande fede che lo spinge a non desistere da predicare sfidando anche gli sfiduciati.

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