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Mieloma multiplo: l’UE approva ide-cel

La Commissione Europea ha approvato in via condizionata talquetamab per il trattamento di alcuni adulti affetti da mieloma multiplo recidivato e refrattario

Studio rivela che alcune specie di batteri che vivono nell’intestino sono in grado di influenzare la progressione del mieloma multiplo che invade il midollo osseo

Mieloma multiplo: la Commissione europea ha approvato ide-cel, la prima terapia a base di cellule T con recettore chimerico dell’antigene (CAR-T)

La Commissione europea ha approvato idecabtagene vicleucel (ide-cel), la prima terapia a base di cellule T con recettore chimerico dell’antigene (CAR-T) diretta contro l’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA), una proteina che è quasi universalmente espressa sulle cellule tumorali nel mieloma multiplo. La sua terapia porta alla morte delle cellule che esprimono BCMA.

Il farmaco è indicato per pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario dopo tre o più precedenti linee di terapia, compresi un agente immunomodulante, un inibitore del proteasoma e un anticorpo monoclonale anti-CD38.

Sviluppato congiuntamente da bluebird bio e Bristol Myers Squibb, ide-cel sarà posto in commercio da quest’ultima con il marchio Abecma. Il farmaco viene somministrato tramite una singola infusione con una dose target di 420 x 106 cellule T vitali CAR-positive in un range da 260 a 500 x 106 cellule T vitali CAR-positive. Abecma è approvato per l’uso in tutti gli stati membri dell’Unione Europea (UE).

In Europa, ogni anno il mieloma multiplo viene diagnosticato a circa 50.000 persone.  Nonostante i progressi nel trattamento, il mieloma multiplo rimane una malattia incurabile e molti pazienti attraversano periodi di remissione e ricaduta. I pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che sono stati esposti a tutte e tre le principali classi di farmaci hanno spesso esiti clinici scadenti e poche opzioni di trattamento rimanenti.

L’approvazione si basa sui risultati dello studio di fase 2 KarMMa, pubblicato nel febbraio scorso sul New England Journal of Medicine (Nejm), in cui si sono valutate efficacia e sicurezza di ide-cel in 128 pazienti con mieloma recidivato/refrattario pesantemente pretrattati e altamente refrattari.

Nei pazienti trattati, la somministrazione di ide-cel ha prodotto un tasso di risposta complessivo (ORR) del 73% e un tasso di risposta completa (CR) o migliore del 33%.

Lo studio registrativo KarMMa
Lo studio KarMMa (NCT03361748) è un trial multicentrico internazionale a singolo braccio, in aperto condotto in Nord America e in Europa. Lo studio ha arruolato 140 pazienti, 128 dei quali sono stati trattati con una singola infusione di ide-cel a una dose target compresa fra 150 e 400 milioni di cellule T CAR-positive, dopo essere stati sottoposti a una chemioterapia linfodepletiva.

Tutti i pazienti arruolati avevano ricevuto almeno tre terapie precedenti, tra cui un immunomodulatore, un inibitore del proteasoma e un anticorpo anti-CD38, ed erano risultati refrattari all’ultima terapia effettuata (erano andati in progressione durante tale terapia o entro 60 giorni dal suo completamento.

L’endpoint primario dello studio era l’ORR, mentre gli end point secondari chiave erano il tasso di CR, la durata della risposta (DOR), la sopravvivenza libera da progressione (PFS), la sopravvivenza globale (OS), il tasso di negatività della malattia minima residua (MRD) valutata mediante NGS e la sicurezza.

Caratteristiche dei pazienti
L’età mediana dei partecipanti era di 61 anni e il 35% dei pazienti aveva una citogenetica ad alto rischio. Circa la metà dei pazienti, il 51%, aveva un elevato carico tumorale, mentre il 39% aveva una malattia extramidollare e l’85% aveva un’espressione tumorale del BCMA almeno del 50%.

Il 45% dei partecipanti aveva un performance status ECOG pari a 0, il 53% pari a 1 e il 2% pari a 2. La malattia era in stadio R-ISS I nell’11% dei pazienti, II nel 70% e III nel 16%. Nel complesso, i partecipanti avevano ricevuto una mediana di sei trattamenti precedenti (range,: 3-16).

La maggior parte dei pazienti, il 94%, era stata sottoposta a un precedente trapianto autologo di cellule staminali e il 34% ne aveva effettuato più di uno. Inoltre, l’88% era stato sottoposto a terapie ponte durante la produzione delle cellule CAR-T, ma solo il 4% aveva risposto a tale trattamento. Il 94% dei pazienti si era rivelato refrattario agli anticorpi anti-CD38, e l’84%, si era dimostrato triplo-refrattario.

Risposte rapide e durature
Il follow-up mediano è stato di 18 mesi per la coorte trattata con 150 milioni di cellule CAR-T, 15,8 mesi per la coorte trattata con 200 milioni di cellule CAR-T e 12,4 mesi per coorte trattata con 450 milioni di cellule CAR-T. In tutta la popolazione dello studio, il follow-up mediano è stato di 13,3 mesi.

Le risposte al trattamento con ide-cel sono state rapide e durature; il tempo mediano di risposta è stato di 30 giorni (range: 15-88) e la DOR mediana è stata di 11 mesi (IC al 95% 10,3-11,4) per tutti i pazienti che hanno risposto al trattamento e 19 mesi (IC al 95% 11,4-non stimabile [NE]) per coloro che hanno raggiunto una risposta completa stringente (sCR). Dei 28 pazienti che hanno raggiunto una SCR, circa il 65% ha avuto remissioni che sono durate almeno un anno.

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