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La frutta è un’alleata contro le malattie

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Mangiare frutta fa bene al nostro organismo: le poche calorie insieme agli alti tassi di fibra e acqua, la rendono una più che valida alleata della nostra salute

Fra dietisti, nutrizionisti, personal trainer, il mantra è sempre lo stesso: la frutta fa bene e bisogna mangiarla. Eppure molti, ancora oggi, preferiscono un sacchetto di patatine o una barretta di cioccolato ad una mela o una banana quando si tratta di fare uno spuntino. Addirittura alcuni scelgono di mangiare esclusivamente la verdura, dato che la frutta contiene zuccheri.

Quello che però a volte non si considera è che, nel complesso, la frutta ha comunque pochissime calorie, soprattutto se comparato con altri alimenti. Questo, insieme agli alti tassi di fibra e acqua, la rendono una più che valida alleata della nostra salute.
L’importanza della frutta è talmente nota che in America vige lo slogan “Five-a-Day”, attraverso cui si ricorda di assumerne almeno cinque porzioni al giorno.

Diverse ricerche hanno infatti dimostrato che più frutta si mangia, più si è protetti dallo sviluppo di alcune patologie. Ma quali?

La frutta e le malattie cardiovascolari

È ufficiale: la frutta fa bene al cuore. Molti studi hanno dimostrato che la riduzione della mortalità per malattie cardiovascolari è direttamente proporzionale alla quantità di frutta assunta, come nel caso dell’ictus: ad ogni porzione in più, corrisponde un 10% in meno di probabilità di contrarre la patologia. Questo è dovuto alla fibra, che ha un ruolo attivo nella riduzione dei livelli di colesterolo LDL, comunemente conosciuto come “colesterolo cattivo”.

La frutta e il diabete

Si sa, diabete e zucchero non vanno d’accordo. Per questo spesso il consumo di frutta viene fortemente sconsigliato o razionato ai pazienti diabetici. Eppure, recenti studi hanno dimostrato che l’assunzione di frutta non ha effetti negativi sulla patologia. A questo proposito, le Linee Guida della Società Italiana di Diabetologia (SID) del 2018 affermano che i pazienti con diabete di tipo 1 e 2 debbano integrare nella propria dieta vegetali, frutta, legumi e cereali integrali.

La frutta e l’apparato digerente

Sia la frutta che la verdura sono fondamentali per il buon funzionamento dell’apparato digerente. Come sempre, quello che fa la differenza è la fibra, che non solo contribuisce ad una regolare attività intestinale, ma riduce anche il rischio di sviluppare alcune malattie dell’intestino, come la diverticolosi del colon. Questa è un’irritazione che consiste nell’infiammazione delle sacche presenti lungo le pareti intestinali, che si irritano proprio a causa di una dieta squilibrata, costituita da tanti grassi e poche fibre.

La frutta e i tumori

Nonostante alcuni studi abbiano dimostrato un effetto preventivo di minore entità rispetto alle malattie cardiovascolari, sembra che il consumo di frutta e verdura protegga dallo sviluppo di alcuni tumori, in particolare quelli epiteliali del tratto digerente. Altri distretti che traggono beneficio da questo alimento sono quelli della mammella, dell’apparato respiratorio, urinario e genitale.

Insomma, la morale è: melius est abundare quam deficere.

A questo punto alcuni potrebbero pensare non solo di aumentare il consumo di frutta e verdura, ma di renderle le uniche protagoniste della propria dieta. Questo però sarebbe un errore: nessun alimento ha in sé tutto il necessario ed è importante integrare un po’ di tutto, di modo da assimilare tutti gli elementi nutritivi necessari.

Forse in futuro le ricerche saranno più specifiche su quali tipi di frutta prevengono determinate patologie. Nel frattempo, però, cerchiamo di mantenere una dieta varia e, magari, preferire una macedonia a una barretta di cioccolato.

Solo così sarà possibile fare un buon lavoro di prevenzione e avere una vita più sana.

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