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Rosacea: nuovo inibitore ACU-D1 è promettente

Rosacea da moderata a grave: un nuovo inibitore topico del proteasoma, chiamato per ora ACU-D1, è risultato sicuro, ben tollerato ed efficace

Rosacea da moderata a grave: un nuovo inibitore topico del proteasoma, chiamato per ora ACU-D1, è risultato sicuro, ben tollerato ed efficace

Nei pazienti adulti con rosacea da moderata a grave un nuovo inibitore topico del proteasoma, chiamato per ora ACU-D1, è risultato sicuro, ben tollerato ed efficace nel ridurre le manifestazioni della malattia, come riportato dagli esiti di uno studio pilota pubblicato sul Journal of Drugs in Dermatology.

La rosacea è una comune malattia infiammatoria della pelle del viso e degli occhi, che può progredire con l’età e che è stata associata alla discendenza nordeuropea e a fattori ambientali come dieta, alcol, danni alle foto e fattori di stress neurologici. Da un punto di vista infiammatorio, condivide alcune caratteristiche con l’acne vulgaris, ma tende a colpire una popolazione più anziana.

Clinicamente viene suddivisa in quattro sottotipi. La rosacea di tipo 1 è la più comune ed è caratterizzata da eritema facciale. Il tipo 2 è solitamente più grave ed è caratterizzato da papule e pustole. Il tipo 3 è noto come rosacea rinofimatosa e provoca ispessimento cutaneo, spesso con conseguente allargamento del naso da eccesso di tessuto. Quella di tipo 4 coinvolge gli occhi e viene generalmente trattata con agenti topici e antibiotici orali come la doxiciclina.

C’è un bisogno insoddisfatto di trattamenti per la rosacea, soprattutto di quelli rivolti a più di una manifestazione, hanno premesso gli autori. Le terapie più comuni includono metronidazolo topico, acido azelaico, ivermectina e vasocostrittori come la brimonidina, oltre alle tetracicline orali. Ognuna di queste terapie comporta limitazioni come una scarsa efficacia, effetto rebound, resistenza agli antibiotici e alti costi terapeutici a fronte di risultati modesti.

Proteasoma, un nuovo target per alcune malattie della pelle
ACU-D1 è un nuovo inibitore topico del proteasoma 26S, un complesso multiproteico presente nelle cellule che ha il compito di degradare i polipeptidi. Anche se la sua funzione è simile a quella del lisosoma, differisce per la tipologia dei composti che produce.

Uno degli effetti benefici del blocco del proteasoma è l’inibizione del fattore di trascrizione fattore nucleare kappa beta (NFkB), un potente mediatore dell’infiammazione che si è dimostrato un fattore importante nelle malattie della pelle come rosacea, psoriasi e acne. In queste condizioni, l’infiammazione, l’eccesso di vasi sanguigni e gli enzimi che digeriscono le fibre elastiche cutanee sono mediati da NFkB. ACU-D1 è stato formulato per essere stabile e cosmeticamente accettabile, in grado di fornire al derma concentrazioni di attivi terapeuticamente rilevanti.

Uno studio pilota per valutare efficacia e sicurezza
«La rosacea è una malattia comune di origine sconosciuta, ma con una fisiopatologia distinta» hanno scritto il primo autore Mark Jackson e colleghi della divisione di dermatologia dell’Università di Louisville. «Lo studio è stato progettato per determinare se ACU-D1 topico è sicuro ed efficace nei pazienti e quali effetti collaterali possono comportare il farmaco o il veicolo».

Lo studio pilota di fase IIa a due centri, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo (veicolo) e della durata di 14 settimane, ha coinvolto 40 pazienti adulti con rosacea da moderata a grave assegnati in modo casuale in rapporto 2:1 a ricevere due volte al giorno per 12 settimane ACU-D1 o il veicolo, seguite da ulteriori 2 settimane di valutazioni di follow-up.

Riduzione delle lesioni e buona tollerabilità
Le lesioni infiammatorie si sono ridotte nel 92% dei pazienti in trattamento attivo e il 27% dei soggetti ha ottenuto una riduzione di almeno 2 punti nell’Investigator Global Asssessment (IGA). La riduzione percentuale media delle lesioni infiammatorie è stata del 54% a 12 settimane nei soggetti trattati con ACU-D1 e nei casi più gravi è stata ottenuta una riduzione media del 59%.
La riduzione dell’eritema fino a un punteggio IGA di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) è risultata significativa rispetto al basale.

Gli eventi avversi correlati al trattamento includevano sudorazione, calore e secchezza cutanea facciale. Tutti gli effetti collaterali sono stati di grado lieve e nessuno ha comportato l’interruzione del trattamento.

«Questo studio dimostra che ACU-D1 per via topica è sicuro e ben tollerato nell’uomo e dimostra l’efficacia nel ridurre le lesioni infiammatorie e l’eritema nei pazienti con rosacea da moderata a grave» hanno concluso gli autori.

Bibliografia

Jackson JM et al. Evaluation of a First-in-Class Proteasome Inhibitor in Patients With Moderate to Severe Rosacea. J Drugs Dermatol. 2021 Jun 1;20(6):660-664.

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