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Monsignor Ortenzi a difesa della religione

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Monsignor Ortenzi a difesa della religione: la Chiesa Ortodossa Italiana denuncia il Gay Pride di Roma

Il 23 luglio scorso, presso la stazione di Roma Prenestina della Legione Carabinieri Lazio, mons. Filippo Ortenzi, arcivescovo metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana ha sporto denuncia querela per offesa alla religione, mediante vilipendio delle persone (di cui all’art. 403 c.p.) e delle cose (di cui all’404 c.p.)

La denuncia è stata predisposta dall’avv. Ersilia Barracca, del Foro di Roma, membro del Tribunale Nazionale Ecclesiastico della nostra Chiesa.

Il giorno 26 giugno 2021 a Roma si è celebrato il “Gay Pride”. Il corteo è stato aperto da un ragazzo travestito da “Cristo lgbt” con stimmate colorate e bandiera arcobaleno, oltre alla croce portata sulle spalle e un simbolo fallico al posto della scritta INRI. Detto ragazzo indossava calze a rete e “tacco 12”. Il tutto “condito” da insulti e minacce contro chi non è d’accordo con il DDL ZAN. …

MONSIGNOR ORTENZI A DIFESA DELLA RELIGIONE

E’ indubbio che la condotta testé descritta configura violazione degli artt. 403 e 404 del codice penale.

Con la legge 24 febbraio 2006 n. 65, il legislatore cancellando ogni riferimento alla religione di Stato … ne mantenne la procedibilità d’ufficio. …

Il vilipendio si sostanzia nel gettare o manifestare disprezzo, con parole, scritti, disegni o atti nei confronti dell’entità contro cui la manifestazione è diretta, in modo idoneo ad indurre, I destinatari della manifestazione al disprezzo. 

Costituiscono vilipendio la contumelia, lo scherno e l’offesa fine a se stessa. Fondamentale risulta l’elemento soggettivo dei reati previsti dagli artt. 403-404 c.p., dove non è richiesto il dolo specifico, ma il dolo intenzionale, ovvero la volontarietà del soggetto attivo di offendere il sentimento religioso di chi si riconosce in qualunque confessione.

Denuncia-querela

nei confronti degli individui I quali, il giorno 26 aprile 2021 a Roma hanno, durante la manifestazione del “Gay Pride”, vilipeso, offeso, dileggiato il sentimento religioso, manifestando nel corteo aperto da un ragazzo travestito da “Cristo lgbt” con stimmate colorate e bandiera arcobaleno, oltre alla croce portata sulle spalle ed un simbolo fallico al posto della scritta INRI. Detto ragazzo indossava calze a rete e “tacco12” … affinché I colpevoli siano individuati e puniti secondo Legge.

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