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L’Italia presenta alla UE i Piani di gestione dello spazio marittimo

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Il governo ha presentato alla Commissione UE la sua proposta di Piani di gestione dello spazio marittimo: ecco le novità

Il Governo italiano ha da poco presentato alla Commissione UE la sua proposta di Piani di gestione dello spazio marittimo, come previsto dal Decreto Legislativo del 17 Ottobre 2016 di recepimento della Direttiva 2014/89/UE che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo. All’interno del Comitato tecnico previsto dall’art. 7 del suddetto D.lgs., presieduto dal Comandante Strano del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e coordinato dal prof. Andrea Barbato del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è presente il Ministero per la transizione ecologica, sia nella la sua componente ex Ministero Ambiente (DGCRESS e DGMAC), sia nella componente ex Ministero per lo sviluppo economico (DGISSEG). La DGISSEG è chiamata in particolare a fornire l’apporto cartografico per il settore energetico.

Infatti, la pianificazione dello spazio marittimo è attuata attraverso l’elaborazione di piani di gestione, che individuano la distribuzione spaziale delle pertinenti attività e dei diversi usi delle acque marine, tra cui rientrano gli impianti e le infrastrutture per la prospezione, lo sfruttamento e l’estrazione di petrolio, gas e altre risorse energetiche e la produzione di energia da fonti rinnovabili. I rappresentanti della DGISSEG, pertanto, hanno messo a disposizione del Comitato tecnico tutta la documentazione cartografica di propria competenza, riguardante il settore dell’upstream offshore italiano per il petrolio ed il gas naturale.

Il ruolo svolto dalla Direzione non si è fermato però alla dovuta collaborazione istituzionale: la DGISSEG, infatti, si è attivata anche per contattare enti, associazioni di categoria e diverse imprese energetiche al fine di implementare la documentazione grafica a supporto dei Piani di gestione. Con la preziosa collaborazione di Assocostieri, di ENI e di SNAM, pertanto, sono state fornite mappe, illustrazioni e geolocalizzazioni per gli impianti della logistica petrolifera operanti nell’interazione terra-mare, nonché i tracciati per le condutture energetiche sottomarine, anche a carattere internazionale, quali ad esempio l’interconnessione elettrica Sa.Co.I.  (Sardegna–Corsica–Italia area Med. Occidentale), la rete Elettrica di Interconnessione ELMED (Sicilia-Tunisia area Med. Centrale), l’Elettrodotto ITALIA-MONTENEGRO (area Adriatico), il gasdotto transadriatico TAP (Grecia-Italia via Albania e mare Adriatico), il gasdotto di interconnessione Melita Transgas (Malta-Italia area Med. centrale), il gasdotto EastMed e Gasdotto offshore Poseidon (area Ionio-Mediterraneo centrale), i gasdotti TRANSMED (Italia-Algeria area Med. Occidentale) e GREENSTREAM (Libia-Italia area Med. Centrale), nonché la geolocalizzazione degli impianti GNL Adriatic (area Adriatico), GNL LIVORNO e GNL PANIGAGLIA. I piani di gestione dello spazio marittimo elaborati dal Comitato tecnico, prima della loro approvazione, saranno trasmessi al Tavolo interministeriale di coordinamento di cui all’articolo 6 del Decreto legislativo, che ne attesta la corrispondenza con il processo di pianificazione precedentemente definito. I piani di gestione saranno successivamente approvati con decreto del MIMS.

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