Site icon Corriere Nazionale

Diabete tipo 2: empagliflozin alleato del cuore

Nei pazienti affetti da diabete di tipo 2 l'uso di inibitori SGLT2 nel trattamento di prima linea ha ridotto il rischio cardiovascolare

Empagliflozin ha ridotto il rischio di eventi cardiovascolari e di ospedalizzazione per scompenso cardiaco rispetto agli inibitori DPP-4 nei pazienti con diabete di tipo 2

Presentati i primi dati dello studio EMPRISE provenienti da Europa, Israele e Asia orientale, che hanno dimostrato una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari associata ad empagliflozin rispetto agli inibitori DPP-4i. Boehringer Ingelheim ed Eli Lilly and Company (NYSE: LLY) hanno annunciato oggi i risultati dello studio, che ha incluso oltre 130.000 pazienti adulti con diabete di tipo 2, con o senza malattia cardiovascolare, dimostrando:

Questi risultati sono coerenti nei pazienti con o senza malattia cardiovascolare. I risultati europei, israeliani e dell’Asia orientale sono stati presentati all’81° American Diabetes Association  (ADA) Scientific Session.  Ulteriori analisi europee saranno comunicate al Congresso sullo Scompenso Cardiaco della European Society of Cardiology (ESC) a giugno-luglio 2021 e al Congresso ESC ad agosto 2021.

I risultati di EMPRISE hanno confermato il consolidato profilo di sicurezza di empagliflozin. Empagliflozin non è stato associato a un rischio di dannio renale acuto:infatti, le analisi hanno dimostrato una riduzione del rischio relativo (RRR) del 51% di danno renale acuto che necessita  dialisi. Inoltre, il rischio di amputazione degli arti inferiori e di fratture ossee è risultato paragonabile a quello degli inibitoriDPP-4. E’ stato osservato un aumentato rischio di chetoacidosi diabetica,  in linea con il noto profilo di sicurezza di empagliflozin.1

“Il rischio di ospedalizzazione per scompenso cardiaco  è fino a cinque volte superiore se si ha il diabete di tipo 2. Lo scompenso cardiaco ha un impatto considerevole sulla prognosi e sulla qualità della vita dei  pazienti, oltre ad essere associato a costi sanitari elevati”, ha commentato il professor Avraham Karasik, ricercatore di EMPRISE, professore e vicepreside della Sackler School of Medicine, Tel-Aviv University. “Questi ultimi risultati di EMPRISE dimostrano l’impatto di empagliflozin nel real world in Europa, Israele e Asia orientale, a conferma  del suo ruolo nella riduzione delle complicazioni cardiovascolari nelle persone con diabete di tipo 2”.

Il diabete di tipo 2 aumenta significativamente il rischio di morbilità e mortalità cardiovascolare. Nel mondo, un paziente su due con diabete di tipo 2 muore a causa di un evento cardiovascolare e i dati statunitensi dimostrano che i pazienti con diabete hanno il doppio delle probabilità di sviluppare un’insufficienza cardiaca rispetto a quelli senza.[ii],[iii]

“Lo studio EMPRISE prende in considerazione ampi endpoint in un’ampia popolazione di pazienti, fornendo preziose indicazioni sul potenziale di riduzione del rischio cardiovascolare di empagliflozin nel trattamento del diabete di tipo 2″, ha detto Waheed Jamal, MD, Corporate Vice President e Head of Cardiometabolic Medicine, Boehringer Ingelheim. “Questi risultati sono positivi e incoraggianti per i pazienti, che beneficeranno della nostra continua attenzione verso il miglioramento delle condizioni di chi è affetto da patologie cardio-nefro-metaboliche, come il diabete di tipo 2 e lo scompenso.”

I risultati dello studio real world EMPRISE integrano le conclusioni dello studio EMPA-REG OUTCOME®, in cui empagliflozin ha dimostrato benefici cardiovascolari e renali, in aggiunta a quelli metabolici, in persone con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare conclamata. Lo studio EMPA-REG OUTCOME® ha evidenziato che empagliflozin ha ridotto il rischio relativo di ospedalizzazione per scompenso cardiaco del 35%, la mortalità per tutte le cause del 32% e comparsa o peggioramento della nefropatia del 39%, rispetto a placebo.[iv]

“Le evidenze osservate nell’analisi dello studio EMPRISE sono una rassicurazione a sostegno del profilo di sicurezza di empagliflozin”, ha aggiunto Leonard Glass, vicepresident MedicalAffairs, Lilly. “Sono passati cinque anni dallo studio EMPA-REG OUTCOME e questi ultimi risultati dello studio EMPRISE si aggiungono alla ricchezza di dati solidi e reali che dimostrano l’efficacia e la sicurezza di empagliflozin nella pratica clinica  in tutto il mondo.”

Lo studio  di real-world evidence EMPRISE coinvolge quasi 382.000 pazienti con diabete di tipo 2 provenienti da 12 paesi, fornendo un quadro clinico completo di empagliflozin nel trattamento delle persone con diabete di tipo 2 rispetto agli inibitori DPP-4 o agli agonisti del recettore GLP-1 (due comparatori attivi). EMPRISE mira a valutare l’efficacia comparativa, la sicurezza, l’utilizzo delle risorse sanitarie e i costi delle cure, e comprende gli Stati Uniti, Europa, Israele e l’Asia orientale.1,[v]

Le patologie cardio-nefro-metaboliche
Boehringer Ingelheim e Lilly sono impegnate a trasformare l’assistenza per le persone con disfunzioni  cardio-nefro-metaboliche, un gruppo di disturbi interconnessi che colpiscono più di un miliardo di persone in tutto il mondo e sono una delle principali cause di morte.[vi]

I sistemi cardiovascolare, renale e metabolico sono interconnessi tra loro e condividono molti degli stessi fattori di rischio e pathway patologici lungo il continuum della malattia. Una disfunzione in uno di questi sistemi può accelerare l’insorgenza di altre, con conseguente progressione di malattie interconnesse come il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, scompenso cardiaco, e malattie renali, che a loro volta portano ad un aumento del rischio di mortalità per cause cardiovascolari. Al contrario, migliorare la salute di un sistema può portare a effetti positivi in tutti gli altri.[vii],[viii]

Lo scompenso cardiaco

Lo scompenso cardiaco è una condizione progressiva, debilitante e potenzialmente fatale che si verifica quando il cuore non è in grado di fornire una circolazione adeguata per soddisfare le richieste di sangue ossigenato da parte dell’organismo o che, per ottenerla, genera un aumento del volume di sangue che porta ad accumulo di liquidi (congestione) nei polmoni e nei tessuti periferici.[ix] Si tratta di una condizione diffusa che colpisce oltre 60 milioni di persone in tutto il mondo e che si prevede aumenti con l’invecchiamento della popolazione. Lo scompenso cardiaco è molto diffuso nelle persone con diabete;[x] tuttavia, circa la metà di tutte le persone con scompenso cardiaco non ha il diabete.[xi]

Empagliflozin
Empagliflozin è un inibitore del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2) orale, altamente selettivo, in monosomministrazione giornaliera, ed è il primo farmaco per il diabete di tipo 2 che recepisce nel Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto in diversi Paesi, dati di riduzione del rischio di morte per cause cardiovascolari.[xii],[xiii],[xiv]

Il Programma EMPOWER

L’Alleanza Boehringer Ingelheim e Lilly ha sviluppato il programma EMPOWER per valutare l’impatto di empagliflozin sui principali esiti clinici cardiovascolari e renali in uno spettro di condizioni cardio-renali-metaboliche. Le disfunzioni cardio-nefro-metaboliche sono la principale causa di mortalità in tutto il mondo e causano fino a 20 milioni di decessi all’anno.6  Attraverso il programma EMPOWER, Boehringer Ingelheim e Lilly stanno lavorando  per far progredire la conoscenza di questi sistemi interconnessi e sviluppare soluzioni che possano offrire benefici integrati e multiorgano. Composto da otto studi clinici e due studi real-world evidence, EMPOWER rafforza l’impegno a lungo termine dell’Alleanza per migliorare la prognosi dei pazienti che vivono con patologie cardio-nefro-metaboliche. Con più di 400.000 adulti, in tutto il mondo, negli studi clinici, EMPOWER è finora il più ampio e completo programma clinico per un inibitore SGLT2.

Bibliografia

[i] Karasik A, et al. Effectiveness and Safety of Empagliflozin in Routine Care in Europe and East Asia: Results from the EMPagliflozin compaRative effectIveness and SafEty (EMPRISE) Study. Presented at: American Diabetes Association’s 81st Scientific Sessions; June 25-29, 2021, Washington DC, U.S.

[ii] Einarson TR et al. Prevalence of cardiovascular disease in type 2 diabetes: a systematic literature review of scientific evidence from across the world in 2007–2017. Cardiovascular Diabetology. 2018;17(83).

[iii] Komanduri S, et al. Prevalence and risk factors of heart failure in the USA: NHANES 2013 – 2014 epidemiological follow-up study. J Community Hosp Intern Med Perspect. 2017 Jan;7(1):15–20.

[iv] Zinman B, et al. Empagliflozin, Cardiovascular Outcomes, and Mortality in Type 2 Diabetes. N Engl J Med. 2015;373:2117-28.

[v] Patorno E, et al. The EMPagliflozin compaRative effectIveness and SafEty (EMPRISE) study programme: Design and exposure accrual for an evaluation of empagliflozin in routine clinical care. Endocrinol Diab Metab. 2019;3(1):e00103.

[vi] GBD 2015 Mortality and Causes of Death Collaborators. Global, regional, and national life expectancy, all-cause mortality, and cause-specific mortality for 249 causes of death, 1980–2015: A systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2015. The Lancet. 2016; 388(10053):1459–544.

[vii] Ronco C, McCullough P, Anker SD, et al. Cardio-renal syndromes: report from the consensus conference of the acute dialysis quality initiative. Eur Heart J. 2010;31(6):703–11.

[viii] Lazzeri C, Valente S, Tarquini R, et al. Cardiorenal syndrome caused by heart failure with preserved ejection fraction. Int J Nephrol. 2011;2011:634903.

[ix] American Heart Association. What is Heart Failure? Available at: https://www.heart.org/en/health-topics/heart-failure/what-is-heart-failure. Accessed: June 2021.

[x] Yancy CW, Jessup M, Bozkurt B, et al. 2013 ACCF/AHA guideline for the management of heart failure: a report of the American College of Cardiology Foundation/ American Heart Association Task Force on Practice Guidelines. J Am Coll Cardiol. 2013;128(16):e240–e327.

[xi] Suskin N, McKelvie RS, Burns RJ, et al. Glucose and insulin abnormalities relate to functional capacity in patients with congestive heart failure. Eur Heart J. 2000;21:1368–75.

[xii] Jardiance® (empagliflozin) tablets, U.S. Prescribing Information. Available at: http://docs.boehringer-ingelheim.com/Prescribing%20Information/PIs/Jardiance/jardiance.pdf. Accessed: June 2021.

[xiii] Jardiance® (empagliflozin) tablets. European Product Information; approved April 2020. Available at: https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/jardiance-epar-product-information_en.pdf. Accessed June 2021.

[xiv] Jardiance® (Full Prescribing Information). Mexico; Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals, Inc; 2017.

Exit mobile version