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Polmonite Covid: metilprednisolone meglio del desametasone

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Polmonite Covid: i pazienti ospedalizzati trattati con metilprednisolone e prednisone orale hanno mostrato outcome migliori rispetto a quelli curati con desametasone

Stando ai risultati di uno studio pilota recentemente pubblicato su PlosOne, i pazienti ospedalizzati per polmonite da Covid-19 che sono trattati con dosi elevate di metilprednisolone seguito da prednisone orale mostrano un miglioramento degli outcome clinici rispetto ai pazienti trattati con desametasone.  Tali risultati suggeriscono, pertanto, un supplemento d’indagine per comprendere se i benefici ascritti a desametasone negli studi precedenti siano specifici per lo steroide in questione.

Razionale e disegno dello studio
Ancora oggi, purtroppo, non esiste un trattamento efficace della sindrome respiratoria acuta severa dovuta a infezione da SARS-CoV2, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.

Lo scorso anno, alcuni studi hanno visto nel desametasone un agente farmacologico in grado di ridurre la mortalità nei pazienti necessitanti di ossigeno-terapia, soprattutto quelli sottoposti a ventilazione meccanica.

Non è ancora chiaro, però, ancora oggi, se i benefici osservati siano specifici per desametasone o se si possa ricorrere ad un altro steroide per osservare degli outcome migliori.

Su questi presupposti è stato implementato il nuovo studio, nel corso del quale i ricercatori hanno voluto mettere a confronto le differenze, in termini di outcome clinici e di risultati di laboratorio, in pazienti ospedalizzati per polmonite severa Covid-19 trattati con desametasone 6 mg vs pazienti trattati con metilprednisolone a dosaggio elevato.

A tal scopo, i ricercatori hanno reclutato pazienti con diagnosi di polmonite severa Covid-19, sottoposti anche ad ossigeno-terapia e con diagnosi radiografica di polmonite mediante tomografia toracica.

Nello specifico, 111 pazienti sono stati sottoposti, in virtù di un protocollo vigente nell’istituto nel quale è stata effettuato lo studio, a trattamento con desametasone 6 mg endovena in monosomministrazione giornaliera da 7 a 10 giorni, se necessitavano di ricorso ad ossigeno-terapia.

A partire dalla metà di settembre dello scorso anno, è intervenuta una variazione del protocollo di trattamento a livello di reparto di Malattie Infettiva e Pneumologia, che ha portato a raccomandare la terapia con dosi elevate di metilprednisolone da 250 a 500 mg al giorno per tre giorni, con switch successivo a prednisone orale 50 mg ogni giorno per 2 settimane.

Questo “emendamento” del protocollo non è stato applicato, invece, nel reparto di Medicina Intensiva, dove è proseguito ininterrottamente il trattamento con desametasone.
A questo punto, i ricercatori hanno valutato l’outcome clinico e le differenze dei risultati di laboratorio relativi ai pazienti trattati con desametasone rispetto alla coorte prospettica trattata con metilprednisolone nel bimestre settembre-ottobre 2020.

Risultati principali
Dal follow-up di questi pazienti è emerso che:
– 216 pazienti erano affetti da polmonite Covid-19 documentata mediante referti di imaging e un rapporto tra pressione alveolare e frazione di ossigeno inspirato (PaFi<300). Di questi, 111 erano stati sottoposti a trattamento con desametasone e 105 con metilprednisolone

– I pazienti del gruppo desametasone sono andati incontro a sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) severa in numero maggiore rispetto all’altro gruppo (26,1% vs. 17,1%)

– Dopo completamento dei primi 4 giorni di trattamento con steroidi per via parenterale, si è avuta una riduzione significativa dei marker di laboratorio di severità nel gruppo di pazienti trattati con metilprednisolone rispetto al gruppo desametasone (CRP= 2,85 vs. 7,2; D-dimero= 691 vs. 1083; DHL= 273 vs. 355)

– Dopo inizio del trattamento con il corticosteroide assegnato, nei pazienti trattati con metilprednisolone si è avuta una percentuale più bassa di pazienti trattati con metilprednisolone che è stata ricoverata in Terapia Intensiva (4,8% vs. 14,4%). Inoltre, anche la mortalità è risultata inferiore nel primo gruppo rispetto al gruppo di controllo (9,5% vs. 17,1%)

– Il tempo di recupero è risultato più breve nel gruppo trattato con metilprednisolone rispetto a quello trattato con desametasone (3 vs. 6 giorni)

– Dopo un mese, il 92,6% dei pazienti trattati con metilprednisolone era ancora in vita rispetto al 63,1% di quelli trattati con desametasone

Riassumendo
In conclusione, il trattamento della polmonite severa Covid-19 con dosi elevate di metilprednisolone per tre giorni, seguito da prednisone orale per 14 giorni, è stato in grado di ridurre in modo significativo il tempo di recupero, la necessità di trasferimento in Terapia Intensiva, e i livelli di alcuni marker di severità di malattia rispetto al trattamento con desametasone 6 mg da 7 a 10 giorni.

A questo punto, sono necessari studi controllati e randomizzati con desametasone per confermare quanto osservato, e studi focalizzati sulla popolazione di pazienti ospedalizzata in Terapia Intensiva (i pazienti più gravi).

Bibliografia
Pinzòn MA et al. Dexamethasone vs methylprednisolone high dose for Covid-19 pneumonia. PlosOne 2021
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