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La fiorentina Sapaf fondatrice del progetto Mipel Lab

La fiorentina Sapaf fondatrice del progetto Mipel Lab

Pelletteria, la fiorentina Sapaf fondatrice del progetto Mipel Lab. C’è anche Firenze nel nuovo format fieristico che fa incontrare artigiani e brand

Sapaf, azienda di pelletteria fiorentina con quasi 70 anni di storia alle spalle, è una delle 10 eccellenze italiane che ha preso parte all’anteprima del progetto Mipel Lab promosso da Assopellettieri in sinergia con Lineapelle e Pitti Immagine. Un format phygital (che abbraccia quindi una dimensione fisica e una digitale) concepito per favorire l’incontro tra domanda e offerta di produzione di pelletteria. In grado quindi di mettere in contatto brand di tutto il mondo e produttori italiani di pelletteria.

Lo scopo è quello di coinvolgere brand che oggi non sono presenti in Italia e fornire un servizio in grado di metterli in contatto con il produttore più giusto per le diverse esigenze. Da una parte, quindi, ci sarà la fiera fisica, in collaborazione con Lineapelle; dall’altra una piattaforma digitale realizzata insieme a EY e DS Group. Un’assoluta rivoluzione per il sourcing di pelletteria. L’edizione numero 100 di Pitti, che si è conclusa da poco a Firenze, ha offerto l’occasione per dare un assaggio del nuovo format, che ha visto esporre dieci aziende di produzione che per prime hanno creduto nel progetto, diventando di fatto fondatrici di “MIPEL Lab”. Sapaf è una di loro. Il prossimo appuntamento sarà a settembre a Milano in concomitanza con LineaPelle (22/24 settembre).

«Proprio la nostra dimensione di vero e proprio Atelier ci permette, partecipando a Mipel Lab, di proporci come partner ideale per la realizzazione di capsule collection ai brand di tutto il mondo interessati a realizzare piccole produzioni esclusive – spiega Andrea Calistri, alla guida di Sapaf -. Questo significa poter garantire un approccio artigianale ma supportato da una tecnologia avanzata, con grande attenzione ai dettagli ma anche al time to market, e soprattutto un servizio a 360 gradi che va dalla prototipia allo studio dello stile fino alle minime rifiniture. Nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e sociale. Un approccio sartoriale che trae la sua forza proprio dall’assetto della nostra Sapaf, un’azienda di dimensioni adeguate a dare risposte e soluzioni al mercato del lusso».

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