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Micaela Pallini alla guida di Federvini

Micaela Pallini succede a Sandro Boscaini ed è la nuova presidente di Federvini, l’associazione confindustriale dei produttori di vini, spiriti e aceti

Micaela Pallini succede a Sandro Boscaini ed è la nuova presidente di Federvini, l’associazione confindustriale dei produttori di vini, spiriti e aceti

L’Assemblea Generale di Federvini, ha eletto i suoi nuovi vertici e Micaela Pallini è la nuova presidente dell’associazione confindustriale dei produttori di vini, spiriti e aceti.
Già presidente del Gruppo Spiriti, Micaela Pallini è la prima donna imprenditrice ad essere eletta presidente di Federvini e succede a Sandro Boscaini (Masi Agricola) che ha guidato l’associazione per due mandati, dal 2014 ad oggi.

Presidente e Ceo di un’azienda familiare fondata nel 1875 che esporta mistrà e limoncello in 45 Paesi, Pallini è stata scelta per innovare la branca di Confindustria che riunisce i tre comparti vini, spiriti e aceti e che conta 128 associati, tra cui marchi globali come Antinori, Mastroberardino, l’amarone Masi, Campari, Montenegro, Branca, Ponti, Monari Federzoni.

«Oggi l’Italia è l’Incompiuta di Schubert quando potrebbe essere l’Eroica di Beethoven»: questa la metafora musicale usata dalla neo presidente nella sua prima dichiarazione ufficiale, spiegando che: «al Governo chiediamo di andare avanti veloce con le riaperture, di sostenere il nostro settore molto colpito dalla pandemia, e soprattutto di fare le riforme. A partire dalle semplificazioni: meno burocrazia e un registro unico dei controlli».

«Sono molti – prosegue Micaela Pallini – i dossier aperti su cui chiediamo al Governo di vigilare. Con gli Usa, dopo l’elezione di Biden alla Casa Bianca, c’è un momento di tregua, ma il lavoro della diplomazia non è finito. Ricordiamoci che la guerra dei dazi nel 2020, unita alla pandemia, ha portato ad un calo dell’export di liquori negli Usa del -25%. Sono numeri molto rilevanti. In Europa, invece, siamo attenti al tema dell’etichetta, che per l’acquisto di vini è un elemento decisivo: non si può mettere un teschio come sui pacchetti di sigarette. È giusto informare il consumatore sui potenziali rischi per la salute, ma ci sono altri modi. Anche sui pericoli di abuso, Federvini promuove da sempre una cultura del bere in modo responsabile, che è lo stile mediterraneo diverso da altre culture».

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