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Cade cabina della funivia Stresa-Mottarone: è strage

Tragedia sul Lago Maggiore: si stacca e precipita una cabina della funivia Stresa-Mottarone, almeno 8 i morti

Tragedia sul Lago Maggiore: si stacca e precipita una cabina della funivia Stresa-Mottarone, più di 10 morti

Una cabina della funivia Stresa-Mottarone, sul versante piemontese del Lago Maggiore, è precipitata oggi prima di ora di pranzo. A bordo c’erano più di dieci persone, diverse sarebbero morte. Due bambini di 9 e 5 anni, in codice rosso, sono stati trasportati a bordo di due eliambulanze in codice rosso all’ospedale Regina Margherita di Torino. L’incidente è avvenuto in uno dei punti più alti.

La cabina della funivia, spiega la Dire (www.dire.it), “è caduta e si è fermata contro gli alberi. Pare ci fossero a bordo 15 persone, 3 sono state portate via, 12 sarebbero decedute“, ha detto Marcella Severino, sindaca di Stresa al Tg3.

La funivia collega, in diciotto minuti, Stresa Lido con la cima del monte Mottarone, ad un’altitudine di 1491 metri. L’inaugurazione della funivia è del 1970.

Sul luogo dell’ incidente, le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico sono ancora al lavoro insieme ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri.

AGGIORNAMENTO 14.56: “Si stanno concludendo le complesse quanto drammatiche operazioni di soccorso sulla funivia che conduce da Stresa al Mottarone in Piemonte. A metà giornata, presumibilmente a causa del cedimento di una fune, una cabina della funivia è precipitata a terra. Il bilancio del 118 piemontese è di 12 vittime e due feriti gravi elitrasportati a Torino. Immediato l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Piemonte – CNSAS insieme a due eliambulanze del 118, Vigili del Fuoco, Carabinieri e altri enti dello Stato”, rende noto il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

GIOVANNINI: “CI SARÀ COMMISSIONE, SICUREZZA PRIORITÀ NUMERO UNO

“Il ministero ha già avviato le procedure per istituire una commissione su quanto accaduto e ha già avviato le verifiche sui controlli che sono stati svolti nel passato sull’impianto. La sicurezza degli utenti deve essere la priorità numero uno di chi gestisce impianti di diversa natura ed è intenzione di questo governo investire in questo campo più di quanto fatto nel passato, anche grazie ai fondi europei del PNRR”. Il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini lo dice in un collegamento in diretta con lo speciale del TG1 sull’incidente della Funivia a Stresa. Si tratta di “un evento drammatico che stiamo seguendo con la massima attenzione”, dice Giovannini. “Non appena informato ho preso contato con il prefetto di Verbania Cusio Ossola che insieme a al questore si stava recando sul luogo del disastro- prosegue- poi ho parlato con la Capo dipartimento dei Vigili del Fuoco e il Capo dipartimento della Protezione civile”. Ciò detto, “il nostro pensiero va a chi ha perso la vita nell’incidente, ai bambini trasportati all’ospedale di Torino nonché alle loro famiglie”, conclude il ministro, “domani mattina sarò a Stresa insieme al Capo della Protezione civile Curcio per incontrare il Prefetto e le altre autorità e istituzioni e acquisire ulteriori informazioni su quanto accaduto per decidere il da farsi”.

DRAGHI: “CORDOGLIO DEL GOVERNO”

“Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente della funivia Stresa-Mottarone. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bambini rimasti gravemente feriti e ai loro familiari”. Così in una nota il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che segue “ogni aggiornamento in costante contatto con il ministro Enrico Giovannini, con la Protezione Civile e con le autorità locali”.

MATTARELLA: “PROFONDO DOLORE, RICHIAMO RIGOROSO A SICUREZZA

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita. Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l’Italia. A questi sentimenti si affianca il richiamo al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone“.

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