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Le certezze dell’Italia di Mancini

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Dopo la splendida notizia, arrivata qualche settimana fa, della conferma di Roma come una delle sedi del prossimo campionato europeo di calcio, la nazionale azzurra allenata da Roberto Mancini può sorridere sapendo di poter giocare le tre partite di qualificazione del proprio girone allo stadio Olimpico. Oltre alla possibilità di poter contare sul pubblico di casa, un sostegno sempre utile nelle manifestazioni corte, la squadra azzurra avrà l’opportunità di stabilire il suo quartier generale molto vicino all’impianto nel quale sfiderà Turchia, Svizzera e Galles, le sue rivali nel raggruppamento. A pochi giorni dall’inizio di questa competizione, la rosa degli azzurri sembra ormai essere delineata, almeno per la maggior parte degli effettivi. Dopo la disposizione della nuova normativa che permette di convocare ben 26 giocatori, il CT potrebbe avere meno problemi del solito a scegliere gli accompagnanti a questo viaggio.

L’Italia, selezione che in questo momento è una delle principali outsider nella corsa alla vittoria come confermano le quote delle scommesse sul calcio più attuali, si basa su alcune certezze assolute a disposizione di Mancini. Partendo dalla difesa vediamo come la presenza di Donnarumma, giovane di belle speranze e per molti predestinato, dia sia qualità sia solidità all’intero reparto. Il portiere di Castellammare di Stabia, seppur ancora non sicuro di rinnovare con il Milan, è una sicurezza tra i pali e nonostante la giovanissima età si è guadagnato ormai da tempo il ruolo di titolare indiscutibile della porta rossonera e azzurra. Davanti a lui ci saranno senza dubbio i veterani Chiellini e Bonucci, difensori della Juventus e ormai grandi leader dello spogliatoio della nazionale. Il secondo si giocherà il posto con Acerbi, che nella Lazio si sta imponendo come uno dei centrali più forti del campionato italiano.

In mezzo al campo, invece, la mediana a tre impostata da Mancini si basa innanzitutto sulla velocità di esecuzione dei passaggi di Jorginho, un regista classico praticamente indispensabile per dettare i tempi e creare gioco. Al suo fianco a destra agirà sicuramente Barella, uno degli uomini più importanti dell’Inter campione d’Italia con Antonio Conte e forse il centrocampista più forte tra gli azzurri, sia per la sua caparbietà sia per le sue eccelse capacità nel gioco box-to-box. Fa eccezione, almeno per ora, la situazione di Verratti, il quale ha da poco subito un infortunio al ginocchio destro e potrebbe rimanere fuori fino a sei settimane secondo le indiscrezioni che provengono dalla Francia. Che il pescarese rischi di non giocare l’europeo è un dato di fatto vista l’entità dell’infortunio, ma sia lui sia Mancini sperano ancora in un recupero in extremis. Il pescarese potrebbe essere sostituito da Locatelli, che con il Sassuolo targato De Zerbi ha trovato la fiducia e la maturità giusta per diventare un grande interno di centrocampo.

In attacco, invece, la certezza è Insigne, che da quando veste la maglia numero 10 dell’Italia si è preso le responsabilità di far luce in attacco e che sta vivendo una stagione ad altissimo livello sia dal punto di vista realizzativo sia per quanto riguarda la capacità di creare azioni offensive dal nulla.

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