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Disturbo paranoide: un aiuto dalla terapia digitale SlowMo

La biotech Cerevel Therapeutics ha annunciato i risultati positivi di studi clinici che mostrano l'efficacia di uno dei suoi farmaci sperimentali per la schizofrenia

La terapia digitale SlowMo è in grado di aiutare le persone con disturbo paranoide secondo uno studio pubblicato su JAMA

Le terapie digitali hanno dato prove di efficacia soprattutto in quelle patologie in cui è possibile modificare il comportamento per ottenere miglioramenti significativi, come nelle dipendenze, ADHD, insonnia, obesità, ecc.

In uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Psychiatry, il Digital Therapeutics SlowMo ha dimostrato di essere efficace riducendo alcuni aspetti della paranoia tra le persone con psicosi, anche se l’endpoint principale dello studio non è stato raggiunto.

Che cos’è la paranoia
La paranoia è un disturbo che consiste nella sensazione di essere perseguitati o, più dettagliatamente, nella convinzione che qualcuno o qualcosa possa farci del male. Vista così, potrebbe essere associata a una sensazione di ansia o di paura. In realtà, la paranoia nasce da un disturbo del pensiero di cui il soggetto non ha piena consapevolezza.

La paranoia tende a essere associata a certe abitudini di pensiero, chiamate pensiero veloce. Tutti noi pensiamo velocemente e questo può essere utile in alcune situazioni. Altre volte, il pensiero veloce può contribuire a farci sentire più stressati del necessario.

La paranoia persistente è frequente nelle persone che soffrono di psicosi e la terapia più utilizzata e considerata più efficace per questo disturbo è la terapia cognitivo-comportamentale.

Come funziona la terapia digitale SlowMo
SlowMo consiste in otto sessioni individuali, faccia a faccia, supportate digitalmente attraverso un sito web dove il paziente può anche trovare storie interattive e giochi che lo aiutano a capire come il pensiero veloce possa portare a convinzioni sbagliate e sconvolgenti. Nel sito, i pazienti possono trovare consigli su come rallentare il loro pensiero veloce e affrontare le preoccupazioni. Un’applicazione mobile supporta l’uso di questa strategia nella vita quotidiana.

Lo studio pubblicato su JAMA Psichiatry
Lo studio aveva l’obiettivo di confrontare l’efficacia della terapia digitale aggiunta alle cure standard rispetto al solo trattamento tradizionale in 361 pazienti nel Regno Unito con psicosi dello spettro schizofrenico e paranoia angosciante persistente (da almeno tre mesi). I partecipanti sono stati arruolati per nel periodo compreso tra maggio 2017 e maggio 2019 e hanno ricevuto la terapia digitale aggiunta alle cure tradizionali o le sole cure tradizionali per un periodo di 6 mesi.

L’outcome principale dello studio era il livello di paranoia, misurato attraverso la Paranoid Thoughts Scale (GPTS) a 24 settimane. Gli outcome secondari includevano il punteggio GPTS totale a 12 settimane, i punteggi GPTS riguardanti le due dimensioni del pensiero paranoico: l’aspetto persecutorio (Parte B della scala GPTS) e di riferimento personale (Parte A della scala GPTS), il punteggio riguardante l’aspetto della delusione della Psychotic Symptom Rating Scales (PSYRATS), del ragionamento (flessibilità dei pensieri, possibilità di sbagliarsi [valutazione Maudsley, 0%-100%]) e la tendenza a saltare alle conclusioni (Beads Task).

Risultati
A 24 settimane, 332 partecipanti (92,0%) hanno fornito dati relativi all’outcome principale. Di 181 partecipanti assegnati a ricevere la terapia digitale SlowMo, 145 (80,1%) hanno completato il trattamento. Il Digital Therapeutics più le cure standard non hanno portatao a maggiori risultati rispetto al solo trattamento tradizionale del punteggio totale GPTS a 24 (Cohen d, 0,20; IC al 95%, da -0,02 a 0,40; P = 0,06), ma sono stati osservati effetti significativi sugli outcome secondari a 12 settimane, compreso il punteggio totale GPTS (Cohen d, 0,30; IC al 95%, 0,09-0,51; P = 0,005), il punteggio della parte A della stessa scala (Cohen d, 0,22; IC al 95% 0,06-0,39; P = 0,009), il punteggio della parte B (Cohen d, 0,32; IC al 95%, 0,08-0,56; P = 0,009). A 24 settimane è risultato statisticamente significativo il punteggio della Parte B della scala GPTS (Cohen d, 0,25; IC al 95% 0,01-0,49; P = 0,04), ma non della parte A (Cohen d, 0,12; IC al 95% -0,05 a 0,28; P = 0,18).

Inoltre, sono stati osservato miglioramenti del punteggio della scala PSYRATS a 12 settimane (Cohen d, 0,47; IC al 95%, 0,17-0,78; P = 0,002) e a 24 settimane (Cohen d, 0,50; IC 95%, 0,20-0,80; P = 0,001). Sono stati osservati miglioramenti significativi anche nella valutazione della flessibilità dei pensieri a 12 settimane (Cohen d, 0,50; IC al 95%, 0,20-0,80; P = 0,001) e a 24 settimane (Cohen d, 0,28; IC al 95%, 0,08-0,49; P = 0,005). Non sono stati osservati miglioramenti sulla tendenza a saltare alle conclusioni.

Il miglioramento della flessibilità dei pensieri e dello stato di preoccupazione hanno mediato il cambiamento della paranoia (range, 36%-56%).

In conclusione
In pratica, alla fine della sperimentazione, il gruppo che aveva ricevuto SlowMo ha mostrato livelli ridotti di paranoia e ha riportato miglioramenti significativi dello stato di benessere e della qualità della vita. La terapia ha funzionato, in parte, aiutando le persone a rallentare i loro pensieri e a preoccuparsi di meno.

La professoressa Philippa Garety, a capo dello studio, ha spiegato: “In questo studio, abbiamo dimostrato che aiutare le persone a rallentare i loro pensieri riduce la paranoia nella vita quotidiana e migliora la qualità della vita e il benessere. Questo è stato possibile grazie all’utilizzo di una terapia di breve durata che combina sessioni di terapia a una app personalizzata. È efficace almeno quanto i trattamenti psicologici più lunghi e complessi per la paranoia, che sono generalmente più difficili da fornire e spesso non disponibili nei servizi clinici. I risultati di questa sperimentazione sono stati estremamente eccitanti e indicano una strada per sfruttare la tecnologia digitale al servizio dello sviluppo di trattamenti più efficaci in futuro”.

Bibliografia
Philippa Garety et al., Effects of SlowMo, a Blended Digital Therapy Targeting Reasoning, on Paranoia Among People With PsychosisA Randomized Clinical Trial, JAMA Psychiatry. Published online April 7, 2021. doi:10.1001/jamapsychiatry.2021.0326 Link

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