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Bronchiti croniche: aumenta rischio infezioni respiratorie

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Le bronchiti croniche che si manifestano in giovani adulti sono associati a infezioni respiratorie ricorrenti secondo i risultati di uno studio

Le bronchiti croniche che si manifestano in giovani adulti sono associati a infezioni respiratorie ricorrenti e ad esposizione ad agenti inquinanti ambientali nei primi anni di vita. Lo dimostrano i risultati di uno studio pubblicato su the European Respiratory Journal.

“Le infezioni respiratorie ricorrenti potrebbero essere frequenti tanto nei giovani adulti con bronchite cronica quanto nei pazienti anziani – scrivono i ricercatori nell’introduzione allo studio”. “Il nostro gruppo di ricerca ha identificato nei fumatori  e negli ex-fumatori come nell’esposizione ad agenti inquinanti ambientali nei primi anni di vita e nell’asma infantile dei fattori di rischio potenziale; al contrario, l’allattamento materno esclusivo rappresenterebbe un fattore protettivo di bronchite cronica, a sottolineare l’importanza degli eventi dei primi anni di vita nel mantenimento della salute polmonare nel corso degli anni”.

I ricercatori hanno analizzato i dati provenienti da questionari e le misure cliniche relative a 3.064 partecipanti ad uno studio di popolazione svedese alla nascita.
La bronchite cronica veniva identificata con la presenza combinata di tosse e produzione di muco mattutini durante la stagione invernale.
A partire dalla nascita, sono stati utilizzati dati clinici e ambientali per identificare i fattori di rischio associati con lo sviluppo di bronchite cronica.

Dopo 24 anni di follow-up, 2.890 individui hanno fornito informazioni sulla tosse e la produzione mattutina di muco, mentre 2.030 hanno effettuato misure di funzione polmonare mediante ricorso alla spirometria.

Dai dati è emerso che la prevalenza complessiva di tosse era pari al 3,3% (IC95%= 2,6-3,9), mentre la prevalenza di muco era pari al 9,6% (IC95%= 8,5-10,6). La prevalenza di bronchite cronica complessiva era pari al 5,5% (IC95%= 4,6-6,3), senza differenze di prevalenza tra i due sessi.

Sono state autoriferite più di 3 infezioni respiratorie nel corso dell’anno precedente nel 49% dei casi di bronchite rispetto al 18% dei partecipanti senza bronchite cronica (p<0,001).

Tra i pazienti con bronchite cronica, il 37% era costituito da fumatori rispetto al 19% dei partecipanti senza bronchite cronica.

Il rapporto post-broncodilatazione FEV1/FVC è risultato significativamente più basso nei soggetti con bronchite cronica rispetto a quelli non bronchitici  (–0,06 vs. 0,13; P = 0,027).
I ricercatori hanno osservato che il fumo giornaliero (aOR= 3,85; p<0,001), l’esposizione all’inquinamento ambientale da carbon fossile in un’età compresa da 1 a 4 anni (aOR= 1,71; p=0,009) e l’allattamento materno esclusivo per un numero di mesi non inferiore a 4 (aOR=  0,66; p=0,044) erano dei fattori di rischio indipendente di bronchite cronica in questa coorte.

Da ultimo, la robustezza di questi risultati è stata confermata anche dopo aggiustamento dei dati per la presenza di alcuni possibili fattori confondenti.

Bibliografia
Wang G et al. Assessment of chronic bronchitis and risk factors in young adults: results from BAMSE. European Respiratory Journal 2021 57: 2002120; DOI: 10.1183/13993003.02120-2020
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