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Hybrid è il primo album di Richard Wølf

RICHARD WØLF, musica

Online “Hybrid”, il primo album di Richard Wølf, nome d’arte di Riccardo Sarti: un disco dalla forte matrice cinematografica contente diversi stili musicali

HYBRID” è il primo album di Richard Wølf, nome d’arte di Riccardo Sarti, classe ’89, cantante, attore, doppiatore e musical perfomer attivo professionalmente sul territorio nazionale.

L’album, prodotto quasi interamente insieme a  Renato Droghetti (San Luca Sound – BO), è composto da dieci tracce in cui si evince una grande ricerca e sperimentazione sonora che sono in grado di fondersi perfettamente con temi melodici orecchiabili: “HYBRID” è infatti il frutto della collaborazione di Richard Wølf con diversi artisti che hanno contribuito ad arricchire ulteriormente le varie tracce, in particolar modo Renato Droghetti (arrangiatore/pianista), Franco Sarti (chitarrista/compositore), Matteo Cardillo (arrangiatore/pianista/compositore), Daniele Cusmano (cantante/compositore), Giulia Mattarucco (cantante/attrice), Ottavio Cannizzaro (chitarrista/compositore), Costanza Scalia (cantante/attrice) sia per la parte creativa ed esecutiva  e Tullia Pagano (cantante/attrice), Onnie (cantante/attrice), Elena Bertani (violoncellista) e Marianna Rava (violinista)  per la parte esecutiva.

Dal punto di vista acustico “HYBRID” si presenta come un album dalla forte matrice cinematografica contente diversi stili musicali al suo interno in grado di compenetrarsi in modo originale e visionario: le tracce di “HYBRID” sembrano nate per essere utilizzate come colonna sonora di prodotti visivi quali il cinema, le serie TV, i videogiochi, ecc.. pur mantenendo una loro grande indipendenza e forza e risultare ampiamente fruibili in qualità di “rock cinematografico”.

Alla base dell’album c’è l’idea del sincretismo, dell’ibridismo, dell’abbattimento delle barriere acustiche e umane: è un inno al cambiamento sociale, alla ricerca interiore, all’evoluzione spirituale collettiva e alla valorizzazione dei sentimenti e dell’empatia che rischiano di essere sempre più abbandonati, raffreddati o addirittura non riconosciuti a causa del costante feedback virtuale nel quale siamo abituati a vivere. “HYBRID” parla di umanità e lo fa con forza ed energia, sottolineando quel perenne contrasto tra luce e ombra che sta alla base di tutti i cambiamenti.

La fusione tra musica elettronica, orchestrale e rock con ampio utilizzo di effetti di sound-design di matrice sci-fi e di elementi dell’ ”hybrid music” tipica dei trailer, è stata accuratamente scelta per poter veicolare al meglio i concetti espressi in precedenza e conferire al progetto un’estetica cinematografica e futuristica.

La scelta di utilizzare “Seeking” come singolo di lancio risiede nel contenuto: è il brano che meglio rappresenta la rinascita dell’essere umano, una ricerca costante che valica i confini spazio-temporali, che si fa portavoce di domande esistenziali comuni e profonde al contempo – “ dove sto andando? Era la direzione giusta da seguire o solo l’ennesimo errore? Qual è lo scopo della mia vita? – , domande che non possono essere più ignorate, soprattutto dopo l’anno di lock-down appena trascorso. La vita di molte persone ha subito profondi mutamenti, e in questo scenario anche Richard ha scelto di reagire esprimendosi attraverso al musica: “Seeking è stata la mia prima “quest” acustica e spirituale” – afferma  – “e, pur non presentandosi come uno dei brani più innovativi dell’album dal punto di vista sonoro (a differenza di “Hold Me Back”, “Without Roots”, “I Am Lost” ), è un brano al quale sono molto affezionato anche perché ho ultimato la sua stesura con mio padre (le chitarre sono sue)”.

Il videoclip uscirà la prima settimana di Maggio e la regia è firmata dallo stesso Richard Wølf , mentre le riprese sono state affidate a Daniele Cusmano e a Francesco Sereni (riprese con il drone) che è stato anche fotografo di backstage. A caratterizzarlo sarà l’alternanza di epoche e luoghi (atavici, distopici e futuristici) nei quali il protagonista sentirà l’esigenza di iniziare a percorrere il suo viaggio di crescita interiore: lo sviluppo dell’azione in universi paralleli evoca l’idea che tutto sia collegato. Si ringraziano anche Silvia Rosa per il make-up  e Barbara e Sara Sgambati per i costumi.

ALBUM TRACKLIST

  1. PRELUDE Richard Wølf feat. Costanza Scalia (Richard Wølf // Renato Droghetti)
  2. RUN! (Richard Wølf // Ottavio Cannizzaro)
  3. WITHOUT ROOTS  (Richard Wølf // Franco Sarti)
  4. THE STORY OF A BOY (Richard Wølf // Renato Droghetti)
  5. SEEKING (Richard Wølf // Franco Sarti)
  6. HOLD ME BACK (Richard Wølf // Renato Droghetti)
  7. CAN’T HELP FALLING IN LOVE Richard Wølf feat. Giulia Mattarucco (George Weiss // Hugo Peretti // Luigi Creatore)
  8. I AM LOST (Richard Wølf)
  9. LIFE ON MARS? Richard Wølf feat. Daniele Cusmano (David Bowie)
  10. I WILL COME BACK(Franco Sarti // Richard Wølf)

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