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Il Brasile blocca Sputnik: a San Marino avanti tutta

Vaccini Covid, accordo Spallanzani-Gamaleya Mosca: parte la sperimentazione per Sputnik V per testare l'efficacia del vaccino sulle varianti

Il Brasile blocca il vaccino russo Sputnik, ma San Marino fornisce dati sulla sicurezza attraverso l’Istituto per la Sicurezza Sociale che presiede la sanità del piccolo Stato

Nessun dubbio sullo Sputnik, avanti tutta per il Titano con la sua campagna vaccinale ormai avviata a pieno ritmo con effetti tangibili sui numeri di contagi e ricoveri. Non solo, nella piccola Repubblica di San Marino si guarda già anche al turismo legato alle somministrazioni del siero russo. “Piena fiducia sulla sicurezza ed efficacia del vaccino russo Sputnik V”, viene infatti confermata oggi dall’Istituto per la Sicurezza Sociale in una nota ufficiale con cui “intende informare la popolazione sammarinese sulla campagna di vaccinazione in atto contro il virus Sars-CoV-2”. Dopo lo stop dato al vaccino russo da Anvisa, l’Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria brasiliana, l’istituto che presiede la sanità del piccolo Stato offre al contrario a suo sostegno in primis i risultati della campagna in corso, “dove in circa il 90% dei casi è stato utilizzato il vaccino realizzato e prodotto dal Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica Gamaleja di Mosca“. Ovvero, a distanza di un mese dall’inizio delle somministrazioni, si mostra “un repentino calo dei contagi in territorio“, e ciò nonostante già da metà febbraio fosse stata confermata una elevata presenza della cosiddetta “variante inglese” del virus in Repubblica. Attualmente, delle 19.773 persone vaccinate con la prima dose di vaccino, 17.564 hanno ricevuto lo Sputnik V. Ma soprattutto, a ulteriore conferma della sicurezza e dell’efficacia dei vaccini utilizzati sul Titano, l’Iss ha avviato due studi, uno con l’Istituto Spallanzani di Roma, in fase di approvazione da parte del Comitato sammarinese di Bioetica, e un secondo studio con l’Università di Bologna, volti a valutare efficacia e sicurezza della campagna.

In particolare, lo studio sulla sicurezza con l’Ateneo bolognese vede già l’adesione di oltre 2.500 partecipanti, vaccinati con lo Sputnik V, e “i dati preliminari risultano al momento in linea a quelli dichiarati sulla scheda tecnica del vaccino“. Lo studio prevede la rilevazione degli eventuali effetti collaterali riferiti da chi ha aderito, a cadenza periodica fino a un anno di distanza. Quanto alle notizie provenienti dal Brasile, prosegue Iss “è già intervenuta l’azienda produttricesmentendo e confutando ogni aspetto sollevato dalle autorità brasiliane, ribadendo che la sicurezza e l’efficacia dello Sputnik V è stata confermata da 61 autorità di regolamentazione nei paesi in cui il vaccino è stato autorizzato su una popolazione totale di oltre 3 miliardi di persone”. E ancora: “Il ‘real-world study’ in Russia dopo la vaccinazione di 3,8 milioni di persone ha dimostrato l’efficacia dello Sputnik V al 97,6%“. Pertanto, “si ribadisce la piena fiducia nel vaccino russo- conclude l’Iss- confermando la raccomandazione alla vaccinazione con lo Sputnik V alla cittadinanza”.

Uno sguardo ai dati: a San Marino a ieri sono 28.475 le persone vaccinate, di cui 19.773 con la prima dose, ben il 65% della popolazione, e 8.702 con anche la seconda dose. Nelle ultime 24 ore nel paese si registra un solo nuovo caso e 12 guariti, per un tasso di positività dello 0,96%. Tra le attuali 72 persone positive, 10 sono all’Ospedale di Stato. Di queste, 6 sono nel reparto isolamento e 4 in terapia intensiva.

Visti i risultati della campagna vaccinale e avendo disponibilità di dosi, il governo del Titano ha già messo a punto una delibera – del 26 aprile scorso come specifica la Dire (www.dire.it) – per la somministrazione dei vaccini, al costo di 50 euro per entrambe le dosi, per residenti, corpo diplomatico e familiari “seguiti da sistema sanitario estero” e per “turisti, non residenti in Italia, che soggiornino in strutture ricettive di San Marino, per due periodi, contestuali alla vaccinazione”. Restano tutt’ora esclusi da questa opportunità quindi gli italiani, sia lavoratori frontalieri che turisti.

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