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Coprifuoco e scuola: Lega e Regioni contro Draghi

Il presidente del consiglio Mario Draghi, manovra

MARIO DRAGHI

Coprifuoco e rientro a scuola, le Regioni contro Draghi: “Incrinata leale collaborazione”. Salvini attacca: “Le 22 orario insensato, noi fuori dal governo? Pd e M5s se lo scordino”

Sulla scuola c’è un problema politico-istituzionale importante: l’aver cambiato un accordo siglato con la Conferenza delle Regioni, con i Comuni tramite l’Anci, e con le Province tramite l’Upi, ovvero per una scuola che aveva un range di presenza dal 60 al 100%”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in una intervista su Radio KissKiss, attacca il governo sulle lezioni in presenza. Il limite dell’accordo siglato, continua Fedriga, “non era per una scelta politica dei territorio, ma per limiti fisici: perché servirebbero dai 15 ai 20mila autobus in più per il 100% della scuola”, sottolinea.

E prosegue: “Questo è un precedente molto grave, non credo ci sia mai stato un precedente del genere, perché se si cambia idea si riconvocano quelli con cui si sono presi gli accordi, e si rimodulano”. Il presidente ha quindi convocato urgentemente una Conferenza straordinaria con Anci e Upi, fa sapere. E conclude: “Qui si prescinde dalle sensibilità politiche, dal dire cosa si apre e cosa si chiude; qua si è incrinata la leale collaborazione tra stato e Regioni”.

FONTANA-ZAIA: “NOI NEL GIUSTO, GOVERNO RIVEDA PRESTO DL

“Quella della Lega è posizione di estremo buonsenso, per ideologia si forza sulle scuole e si danno sberle a imprenditori e commercianti che, con linee guida sicure, non comportano alcun rischio. Teniamo duro, tutti i territori la pensano nella stessa maniera”. Lo ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana durante la segreteria politica della Lega.

Sulla stessa posizione, spiega l’agenzia Dire (www.dire.it), Luca Zaia: “Quella della Lega è una posizione sacrosanta e giusta, rappresentiamo l’Italia intera che come Regioni, all’unanimità, chiedeva riaperture e ripartenza. Il governo deve rivedere nei prossimi giorni le sue posizioni. Teniamo la posizione, è la scelta corretta”.

TOTI: “COSÌ NON VA, LO DICE IL BUONSENSO

“La conferma del coprifuoco alle 22, l’apertura di cinema e teatri e, allo stesso tempo, il divieto di mangiare all’interno di un ristorante, come invece prima era consentito fare in zona gialla, sono decisioni che, oltre a essere incoerenti, colpiscono sempre gli stessi. Speriamo che il decreto arrivi immediatamente in Parlamento, dove anche i nostri parlamentari faranno di tutto per rimediare a queste incongruenze. Così non va. È il buonsenso che lo dice”. Così, in un post su Facebook, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

“Ancora una volta vengono penalizzati gli organizzatori di eventi, matrimoni e cerimonie, che saranno impossibilitati a lavorare la sera, nel pieno della stagione più gettonata- aggiunge il governatore- in queste ore, sto ascoltando con attenzione e preoccupazione gli sfoghi di migliaia di lavoratori che hanno tutta la mia comprensione e vicinanza. Su questi temi, le Regioni si riuniranno oggi alle 15.30: faremo sentire la nostra voce, che è la stessa di chi, in queste ore, protesta per i provvedimenti presi”.

LE PAROLE DI SALVINI

“Dobbiamo tenere duro. Siamo entrati in un governo strano ma abbiamo le spalle larghe. Pd e 5Stelle sperano che la Lega esca dal governo? Se lo scordino. Il nostro obiettivo è la libertà: senza supporto scientifico è folle pensare che dopo le 22 uno debba giustificare di essere per strada, nel Paese dove lavora e paga le tasse”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini durante la segreteria politica.

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“Essere alleati leali- continua Salvini- significa dire, al premier come a un amico, quando secondo noi sbaglia. Insistere con coprifuoco, chiusure e divieti quando i dati sanitari sono in netto miglioramento da giorni non ha senso: il prossimo decreto a cui stiamo lavorando dovrà prevedere, nel nome del buonsenso, il ritorno alla vita, al lavoro, alle libertà. Fidiamoci degli italiani”.

“Ieri- spiega il leader della Lega- ho sentito Draghi sei volte, sempre in maniera amichevole, franca e leale. La Lega è entrata nel governo: non lasceremo il timone in mano a quelli che hanno fatto affondare la nave. Se lo scordino. Quella di ieri è stata una scelta di lealtà: e nessuno di noi è imbarazzato, ve lo garantisco, la nostra è stata una scelta di fiducia nei confronti degli italiani. La Lega ha dato la sua fiducia al governo Draghi, non al governo Speranza o dei chiusuristi. Il coprifuoco non ha senso, lo dice anche il Cts”.

“Noi siamo i più leali alleati di Draghi e siamo rispettosi dell’appello di Mattarella, se qualcuno cerca chi vuole rompere chieda al Pd o pensi alla felpa che abbiamo visto pochi giorni fa. Siamo convintamente nel governo Draghi, non è il governo di altri. Alcuni ministri non hanno nemmeno dato le deleghe ai sottosegretari: siamo leali ma non fessi, questo non è il governo Orlando-Speranza”, conclude Salvini.

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