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Covid: vaccino a mRna aumenta anticorpi dei guariti

I pazienti immunocompromessi, in trattamento con rituximab, sono in grado di produrre anticorpi contro il Covid-19 con la terza dose di vaccino

On 24 February 2021, an employee holds a COVID-19 vaccine vial produced for the COVAX facility at a manufacturer in Pune, a city located in the western Indian state of Maharashtra. UNICEF is leading in the procurement and delivery of COVID 19 vaccines for 82 low- and lower-middle-income countries participating in the COVAX Facility. The COVAX Facility, co-led by Gavi, the Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) and WHO, together with UNICEF, aims to provide at least 2 billion doses of approved COVID-19 vaccines by the end of 2021, enabling participating economies to protect frontline health care and social workers, as well as other high-risk and vulnerable groups. UNICEF is leading in the procurement and delivery of COVID 19 vaccines for 82 low- and lower middle-income countries participating in the COVAX Facility. The COVAX Facility, co-led by Gavi, the Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) and WHO, together with UNICEF, aims to provide at least 2 billion doses of approved COVID-19 vaccines by the end of 2021, enabling participating economies to protect frontline health care and social workers, as well as other high-risk and vulnerable groups.

I guariti da Covid-19 che ricevono un vaccino a mRna mostrano titoli anticorpali più elevati dopo una dose rispetto a quelli senza immunità preesistente

Secondo una lettera all’editore pubblicata sul “New England Journal of Medicine”, gli individui che sono già guariti da Covid-19 e ricevono un vaccino a mRna contro la malattia mostrano titoli anticorpali più elevati dopo una dose rispetto a quelli senza immunità preesistente.

“I nostri risultati suggeriscono che una singola dose di vaccino suscita una risposta immunitaria molto rapida negli individui che hanno già mostrato positività per Covid-19” spiega Florian Krammer, della Icahn School of Medicine del Mount Sinai di New York City, primo firmatario della lettera. I ricercatori hanno notato che l’efficacia di due iniezioni di vaccino a mRna si è mostrata alta in persone che non avevano mai incontrato il nuovo coronavirus, e si sono chiesti quale sarebbe stata la risposta a una sola dose di tale vaccino nelle persone che invece avevano già avuto Covid-19. Per rispondere alla domanda hanno esaminato le risposte anticorpali in 110 individui, di cui 67 non avevano mai incontrato il nuovo coronavirus e 43 sieropositivi a Sars-CoV-2.

Gli esperti hanno scoperto che la maggior parte dei partecipanti sieronegativi mostrava valori di immunoglobuline G per Sars-CoV-2 variabili e relativamente basse entro 9-12 giorni dalla vaccinazione, mentre i partecipanti sieropositivi hanno sviluppato rapidamente titoli anticorpali alti e uniformi entro pochi giorni dalla vaccinazione.

Gli autori evidenziano che i vaccinati con immunità preesistente avevano titoli anticorpali da 10 a 45 volte superiori a quelli dei vaccinati senza immunità precedente negli stessi momenti successivi alla prima dose di vaccino. Non solo. I titoli anticorpali mediani misurati nei partecipanti con immunità preesistente hanno superato quelli trovati nelle persone senza precedente immunità di un fattore superiore a 6. Tuttavia, i ricercatori sottolineano che saranno necessarie ulteriori indagini per confermare se una sola dose di vaccino sia veramente sufficiente per dare una protezione efficace in questa popolazione.

Bibliografia

NEJM 2021. Doi: 10.1056/NEJMc2101667

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