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Fumetti: Lee Lai debutta con “Stone Fruit”

Fumetti: Lee Lai debutta con "Stone Fruit"

Stone Fruit segna l’esordio a fumetti della giovane Lee Lai: un racconto commovente che ha stregato la critica fuori per Coconino Press

Fumetti: Lee Lai debutta con "Stone Fruit"

Tra i fumetti in uscita nel 2021 era atteso il debutto della giovane autrice Lee Lai. Australiana, ventisettenne, collaboratrice del New Yorker, è una delle voci contemporanee più interessanti, delicate e poetiche. “Stone Fruit” (Coconino Press – collana Coconino Cult) è il titolo del suo romanzo grafico già in corso di pubblicazione in quattro lingue e in diversi Paesi. Un racconto vasto, commovente e sofisticato sulle tante forme che l’amore può assumere. Una struggente riflessione sui legami familiari, dove tutto ciò che viene taciuto si trasforma in ferite e poi in cicatrici, che disegnano quello che veramente siamo.

“Stone Fruit”, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), è la storia di due giovani donne che faticano ad amarsi. La relazione tra Ray e Bron deve fare i conti con tutto quello che sta loro intorno: la gioia delle giornate trascorse con la nipotina di Ray, le ferite e i nodi irrisolti dei rapporti con le famiglie d’origine, i condizionamenti sociali… Un’ode all’amore e ai rapporti di sorellanza. Una riflessione su vecchi e nuovi modelli di famiglia. Una storia che svela quanto siamo vulnerabili nelle relazioni, e quanto sia importante essere accettati per quel che si è.

IL LIBRO

Bron e Ray hanno una relazione tenera, resa ancora più eccitante dai momenti di gioia che provano quando fanno da babysitter alla nipotina di Ray, Nessie, che ha sei anni e adora le sue “zie queer”. Il tempo passato con Nessie per Bron e Ray è un’oasi di pace, lontana dai loro tempestosi rapporti con le famiglie d’origine. Ma quando il loro rapporto si logora, gravato com’è da problemi irrisolti e condizionamenti sociali, sia Bron sia Ray dovranno affrontare un percorso fatto di sorprese e imprevisti, recuperando i legami con le rispettive sorelle e venendo a patti con la loro vera identità.

LA PREFAZIONE DI JONATHAN BAZZI

“Una storia di intimità e vuoti del cuore che riesce a tenere insieme un gran numero di questioni attuali e universali, dall’appartenenza di genere alla salute mentale, passando per l’ingombro del pensiero religioso e le nuove forme di genitorialità… Un’opera tutta al femminile che sceglie di inquadrare le identità queer da una prospettiva inusuale, fissando lo sguardo sulla coppia ma anche su ciò che la circonda, la nutre, la radica nel mondo”.

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