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Isole Covid-free anche in Italia per salvare il turismo

Isola di Favignana, turismo

Garavaglia e Figliuolo danno il via libera a isole Covid-free anche in Italia sul modello della Grecia: l’obiettivo è salvare la stagione estiva

Il governo prepara un piano per garantire isole covid-free sul modello della Grecia. A confermarlo, nel corso della partecipazione a Omnibus su La7, è il ministro del Turismo Massimo Garavaglia.

Nelle scorse settimane i sindaci delle piccole isole hanno scritto al commissario Francesco Paolo Figliuolo, chiedendo un piano vaccinale dedicato alle piccole isole, come ha in progetto di fare Atene. “La Grecia ha tante isole e per quello si sta muovendo in quella direzione, noi potremmo farlo. Il punto – ha risposto il ministro Garavaglia – è creare meccanismi per cui sia semplice circolare. La direzione mi sembra abbastanza chiara”.

Intanto come riporta Il Messaggeroil via libera ai sindaci è arrivato anche dal commissario Figliuolo che in una lettera ha assicurato che da fine aprile partirà la vaccinazione sulle isole, in modo da salvare la stagione estiva. In Campania, del resto, la Regione ha inserito Capri, Ischia e Procida in una lista prioritaria che consentirà di iniziare le vaccinazioni già da questo fine settimana.

IL SINDACO DI VENTOTENE: “LE PICCOLE ISOLE COVID-FREE SONO UNA VETRINA PER L’ITALIA”

L’idea di rendere le isole Covid-free “è assolutamente condivisibile. Ci fa piacere che si stia accelerando su questo fronte, anche perché altrimenti si rischia di far sparire i turisti stranieri che proprio per questo motivo vanno in Grecia. Invece le isole Covid-free rappresenterebbero uno stimolo in più per recarsi in Italia, sarebbero la vetrina della situazione sanitaria. Averle sarà un elemento di attrazione di tutto il Paese, alla pari delle isole greche che in questo senso sono state lungimiranti”, ha detto Gerardo Santomauro, sindaco di Ventotene, intervistato dall’agenzia Dire (www.dire.it) a proposito delle Isole minori Covid-free, idea avallata oggi anche dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia.

“Inoltre- ha detto ancora ilprimo cittadino della piccola isola laziale- sarebbe un risultato molto importante che si può ottenere con uno sforzo ridotto, perché i cittadini delle isole minori non sono così tanti”. A proposito della vaccinazione prioritaria per gli abitanti, già richiesta da alcuni sindaci isolani e messa in pratica dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, Santomauro ha spiegato che ancora “non abbiamo parlato con il presidente Zingaretti, ma segnali incoraggianti sono arrivati da altri componenti della Giunta, come l’assessora al Turismo, Valentina Corrado, nel corso di una riunione sulla programmazione della stagione balneare. L’assessora ha tenuto molto in considerazione le isole minori e sia io che ilsindaco di Ponza siamo molto grati per questo. Corrado ci ha anche preannunciato un incontro con Zingaretti e sono convinto che il presidente non mancherà di far arrivare presto il suo apporto proprio sui temi della sicurezza e della specificità delle isole. Certamente- ha detto ancora- lo farà in coordinamento con l’assessore D’Amato, ma mi sembra che dalla Regione ci sia attenzione”. Al momento, sul fronte vaccini i dati dell’isola di Ventotene “rispecchiano l’andamento nazionale, è stato vaccinato circa un quinto della popolazione”, ha precisato il sindaco.

L’ELBA SOGNA L’IMMUNITÀ GREGGE: “POSSIBILE A FINE MAGGIO”

“Dal punto di vista dell’immagine e della promozione sarebbe un segnale importante perché potremmo dire non di essere Covid-free, ma che su tutte le isole minori siamo prossimi all’immunità di gregge”, spiega alla Dire il sindaco di Portoferraio e presidente della conferenza dei sindaci dell’Elba, Angelo Zini, in merito all’iniziativa rilanciata dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, di una vaccinazione di massa nelle isole minori. L’operazione, oltre a replicare in Italia quanto già deciso in Grecia, si presenta fattibile in tempi rapidi vista la platea dei cittadini interessati.

Ad esempio nei sette comuni dell’isola d’Elba, fa sapere Zini, “la popolazione vaccinabile è di circa 25 mila persone, escludendo gli under 16. Se consideriamo quelli che sono già stati vaccinati, la quota scende a 20 mila persone oltre a qualche centinaio di lavoratori delle strutture turistiche”. L’idea di coprire in via prioritaria le popolazioni delle isole minori era stata avanzata già un mese fa dalla associazione nazionale di riferimento. Adesso, spiega il sindaco di Portoferraio, “oltre alla comunicazione del ministro Garavaglia attendiamo la stesura del protocollo, in modo da definire la parte operativa delle vaccinazioni. L’obiettivo è di arrivare a fine maggio con la campagna completamente eseguita. Se viene dato il via in questi giorni al testo, possiamo farcela”.

I sindaci dell’Elba, ma anche degli altri territori dell’arcipelago toscano, aspettano in particolare una nota del commissario straordinario all’emergenza Coronavirus, Francesco Figliuolo. I contatti in questo senso sono in corso tramite l’associazione che riunisce le isole minori. Il primo cittadino di Portoferraio conferma: “Stiamo attendendo la definizione ufficiale del programma. Per noi non si tratterebbe di un privilegio, ma di una variante della campagna di vaccinazione nei confronti di popolazioni abbastanza circoscritte e con una grande valenza per il turismo”.

SINDACO LAMPEDUSA: “ISOLA FREE PRIMI A CHIEDERLO, MA NON ARRIVANO VACCINI

Siamo stati i primi a chiederlo in Italia”. Così Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, interpellato dall’agenzia Dire in merito alle isole minori Covid-free, idea avallata oggi anche dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. “Addirittura dovevamo partire sul Lampedusa quattro settimane fa- prosegue Martello- perché sia il presidente della Regione sia l’ex assessore alla Sanità concordavano con questa iniziativa. Poi hanno sospeso l’arrivo dei vaccini di AstraZeneca e ci sono state le dimissioni dell’assessore. Ora stiamo aspettando le decisioni del governo nazionale, a cui proprio ieri ho scritto un’ulteriore lettera su questo tema”.

Lampedusa, d’altronde, non è “soltanto un’isola minore, ma anche di frontiera– sottolinea il sindaco- Non avendo poi sull’isola l’attrezzatura necessaria per fronteggiare il Covid-19 nelle persone che sono contagiate, sarebbe utile vaccinare l’intera popolazione”. Ad oggi, intanto, sull’isola sono state vaccinate “quasi 900 persone su 4500 cittadini- fa sapere Martello- Avevamo previsto di fare ogni giorno circa 500 vaccini, ma siamo fermi da cinque settimane. Abbiamo vaccinato solo le categorie a rischio, per gli over 80 abbiamo fatto anche il richiamo, ma adesso stiamo aspettando di vaccinare il resto della popolazione. Dipendiamo dall’Asp di Palermo e se avessimo avuto le dosi a disposizione a quest’ora i cittadini sarebbero tutti vaccinati”.

Ora Martello chiede dunque vaccini e personale per inoculare le dosi, ritenendo che il problema fondamentale sia “continuare a perdere tempo in chiacchiere, quando fondamentalmente se ci fossero i vaccini il problema non esisterebbe. È inutile che si continua a discutere su altro, mentre è urgente che vengano fatti i vaccini. A Lampedusa e Linosa non abbiamo le strutture sanitarie adeguate- sottolinea- non abbiamo ospedale e non abbiamo punti di ricovero per chi ha bisogno di cure ospedaliere, per questo sarebbe importantissimo partire subito con le vaccinazioni delle isole minori”.

SINDACO ISCHIA: “IMMUNIZZARE ENTRO GIUGNO PER SALVARE IL TURISMO SULL’ISOLA”

“Per Ischia la campagna vaccinale ha una duplice valenza, è importante sia sul piano sanitario che su quello economico e sociale. Questo riguarda tutte le isole minori italiane e per questo ci siamo attivati perché la decisione assunta per le isole del golfo di Napoli potesse riguardare tutte le isole minori d’Italia”. A spiegarlo all’agenzia Dire è Vincenzo Ferrandino, sindaco di Ischia. La campagna vaccinale sull’isola verde estesa a tutti i cittadini dovrebbe partire “tra una settimana esatta – ha annunciato il primo cittadino – salvo colpi di scena perché tutta la campagna vaccinale è chiaramente subordinata alla quantità di dosi che arrivano in Campania, visto l’elevato numero di residenti isolani. A Ischia (secondo il dato aggiornato alla serata di ieri) sono 10mila i cittadini che si sono iscritti alla piattaforma per dare la propria adesione”. Allestiti già due hub vaccinali “e un terzo – ha fatto sapere il sindaco – dovrebbe essere allestito nel parco termale di Lacco Ameno”. Secondo Ferrandino sarebbe importante completare le campagna vaccinale “entro i primi giorni di giugno per salvare la stagione turistica che è alle porte”.

L’isola d’Ischia “conta 70mila abitanti, si tratta – ha ricordato il primo cittadino – della terza isola italiana per numero di abitanti. Dobbiamo innanzitutto preservare la salute dei nostri cittadini. Abbiamo un ospedale che conta 65 posti letto, il 20% è destinato alla cura dei pazienti Covid. A volte, per condizioni meteo avverse, i cittadini non possono muoversi e per loro in questi casi sono inibite cure in altri ospedali”.

L’aspetto sanitario è il primo che va preso in considerazione, poi c’è chiaramente l’aspetto economico. Ischia – ha osservato Ferrandino – vive esclusivamente di turismo. Da un anno patiamo le conseguenze delle norme in vigore per il contenimento della pandemia. Sono misure necessarie, ma qui ci sono tensioni economiche e sociali che riguardano tutte le famiglie isolane. Una campagna vaccinale a tappeto significa speranza di ripartire, questo ci fa guardare al futuro con più ottimismo“. “È chiaro – ha sottolineato il sindaco – che quanto detto per Ischia vale per le altre isole minori della nostra nazione, quasi tutte a vocazione turistica. È bene, quindi, che la campagna vaccinale venga estesa a tutte le isole minori d’Italia, come hanno fatto tante altre nazioni del mondo per garantire una ripartenza”.

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