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L’ultimo rostro delle Egadi tornerà a risplendere

Lavori di restauro di un rostro delle isole Egadi

Iniziati i lavori di restauro dell’ultimo rostro delle Egadi scoperto dall’archeologo siciliano Tusa e testimonianza della storica battaglia navale che pose fine alla prima guerra punica

Avviato il restauro dell’ultimo rostro recuperato dalla Soprintendenza del mare della Regione Siciliana sui fondali delle Egadi. Il via alle operazioni di analisi a Palazzetto Mirto a Palermo, in occasione del secondo anniversario della scomparsa dell’assessore ai Beni culturali, Sebastiano Tusa, avvenuta in un incidente aereo in Etiopia, mentre si stava recando in Kenya per partecipare a una conferenza internazionale dell’Unesco. Come ricorda la Dire (www.dire.it) era stato proprio l’archeologo siciliano, infatti, a individuare, nel 2018, il prezioso reperto a nord-ovest dell’isola di Levanzo.

Classificato come ‘Rostro Egadi 17’, ennesima testimonianza della storica battaglia navale che pose fine alla prima guerra punica con la vittoria di Roma su Cartagine, era stato riportato in superficie con la collaborazione della Guardia di finanza, dei subacquei altofondisti della Global underwater explorers e del personale dell’Area marina protetta lo scorso 2 agosto. Un progetto di cooperazione culturale che vede insieme la Regione, la Fondazione Horcynus Orca e il Comune di Favignana. “Oggi, a due anni esatti dalla tragica scomparsa del nostro compianto assessore Sebastiano Tusa – evidenzia il governatore siciliano Nello Musumeci – si porta a compimento un’operazione che vede una sinergia tra pubblico e privato per il restauro e la valorizzazione del nostro immenso patrimonio sommerso. Una perfetta sintonia che deve servire da esempio a tutti per la buona pratica che rappresenta la scelta di collaborare con le Pubbliche amministrazioni”.

Dopo le indagini diagnostiche si procederà al restauro, a conclusione del quale il rostro sarà musealizzato, come conferma l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà. “Inauguriamo oggi, grazie alla sponsorizzazione – spiega – i lavori di diagnostica e restauro. Al termine saremo pronti per esporlo nelle sue sedi naturali nelle Egadi”. Il restauro del rostro e la diagnostica preliminare sono stati affidati dallo sponsor, la Fondazione Horcynus Orca di Messina, guidata dal presidente Gaetano Giunta, alla Siqilliya, società specializzata nel settore della conservazione di beni culturali. L’intervento dei tecnici del laboratorio di restauro metalli della società sarà coordinato dall’architetto-restauratore Francesco Mannuccia. “Continuiamo a operare, senza fermarci – sottolinea la soprintendente del Mare Valeria Li Vigni, moglie di Tusa – nel solco tracciato da Sebastiano con entusiasmo e grande sinergia tra le Forze dell’ordine, le autorità cittadine e Fondazioni.

Questo è il caso dove pubblico e privato collaborano con l’intento di tutelare, rendere fruibile e valorizzare un patrimonio inestimabile. In questo caso ringraziamo il presidente Gaetano Giunta che ci ha dato la possibilità di restaurare il rostro attraverso una sponsorizzazione e quindi mostrarlo successivamente nelle sale del museo”. Per il sindaco di Favignana, Francesco Forgione, “è un progetto importante legato alle Isole Egadi nella continuità del lavoro svolto da Sebastiano Tusa e senza il cui contributo una parte della nostra storia e del nostro patrimonio archeologico – conclude – sarebbe rimasto sconosciuto ai più”.

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