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Carcinoma endometriale: via libera a dostarlimab

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Carcinoma endometriale: via libera del CHMP dell’Ema a dostarlimab per le pazienti con patologia ricorrente o avanzata

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha espresso parere positivo in merito alla raccomandazione di dostarlimab, un anticorpo monoclonale anti PD-1, per l’utilizzo in pazienti con carcinoma endometriale ricorrente o avanzato con deficit di riparazione del disadattamento (dMMR) / instabilità elevata dei microsatelliti (MSI-H), che hanno progredito durante o dopo chemioterapia a base di platino.

Il Dr Axel Hoos, Senior Vice President and Head of Oncology R&D, GSK, ha dichiarato: “Per i pazienti con tumore dell’endometrio ricorrente o avanzato le opzioni di trattamento sono limitate e la prognosi è infausta. Il parere positivo del CHMP ci avvicina di un passo al nostro obiettivo di portare questo medicinale ai pazienti in Europa. Qualora venisse approvato dalla Commissione Europea, dostarlimab sarebbe la prima terapia anti-PD-1 disponibile per il cancro dell’endometrio nell’UE”.

La richiesta di approvazione si basa sui dati dello studio GARNET, che rappresenta il più ampio set di dati di un trattamento in monoterapia anti-PD-1 nel cancro dell’endometrio. I dati dello studio GARNET sono stati inizialmente presentati nel 2019 al meeting annuale della Society for the Gynecologic Oncology (SGO), mentre i dati aggiornati sono stati presentati sempre allo SGO 2020 e al Congresso virtuale 2020 della European Society for Medical Oncology (ESMO).

Il cancro dell’endometrio è il sesto tumore più comune nelle donne in tutto il mondo. Mentre può essere trattato con successo quando viene diagnosticato precocemente, esiste una significativa necessità insoddisfatta di opzioni di trattamento per i pazienti con carcinoma ricorrente o avanzato la cui malattia progredisce durante o dopo la terapia di prima linea. Dostarlimab non è attualmente approvato per l’uso in nessuna parte del mondo.

Dostarlimab 
Dostarlimab è un anticorpo monoclonale umanizzato PD-1 che si lega con elevata affinità al recettore PD-1 e ne blocca l’interazione con i ligandi PD-L1 e PD-L2. Oltre a GARNET, dostarlimab è oggetto di studio in altri trials clinici registrativi, tra cui lo studio di fase 3 RUBY, che confronta la combinazione di dostarlimab con chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia standard, in pazienti con carcinoma endometriale avanzato o ricorrente e lo studio di fase 3 FIRST, che confronta la combinazione di dostarlimab con niraparib e chemioterapia a base di platino rispetto alla sola chemioterapia come trattamento di prima linea in pazienti affette da carcinoma ovarico epiteliale non mucinoso di stadio III o IV. Dostarlimab è, inoltre, in fase di valutazione in combinazione con altri agenti terapeutici per pazienti con tumori solidi avanzati o malattia metastatica. Dostarlimab è stato scoperto da AnaptysBio e TESARO, Inc. nell’ambito di un accordo di collaborazione e licenza esclusiva firmato nel marzo 2014. La collaborazione ha portato a tre farmaci anticorpali monospecifici che sono passati alla clinica. Più precisamente: dostarlimab (GSK4057190), antagonista del PD-1; cobolimab, (GSK4069889), antagonista di TIM-3; e GSK4074386, antagonista del LAG-3. GSK è responsabile della continua ricerca, sviluppo, commercializzazione e produzione di ciascuno di questi prodotti.

Lo studio GARNET 
Lo studio di fase 1 GARNET, attualmente in corso, sta valutando dostarlimab come monoterapia in pazienti con tumori solidi avanzati. La parte 2B dello studio comprende cinque coorti di espansione: carcinoma endometriale dMMR / MSI-H (coorte A1), carcinoma endometriale mismatch repair proficient/microsatellite stable (MMRp/MSS) (cohort A2), tumori del polmone non a piccole cellule (cohort E), tumori non endometriali dMMR/MSI-H (cohort F), e tumori ovarici resistenti al platino in assenza di mutazioni di BRCA. Lo studio GARNET è in corso e sta arruolando pazienti.

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