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Artrite psoriasica: benefici prolungati con ixekizumab

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Artrite psoriasica: ixekizumab si dimostra efficace a lungo indipendentemente dall’impiego di metotressato secondo un nuovo studio

Un’analisi post-hoc degli studi registrativi SPIRIT-P1 e SPIRIT-P2, pubblicata su  Arthritis Research & Therapy, ha dimostrato l’efficacia sostenuta di ixekizumab nei pazienti con artrite psoriasica fino ad un anno, con o senza il trattamento con metotressato, suffragando osservazioni precedenti sulla possibilità d’impiego di questo farmaco anche nei pazienti intolleranti a MTX.

Obiettivi e disegno dello studio
Al fine di verificare l’entità della modifica di trattamento concomitante con MTX sugli outcome, come pure l’efficacia e la sicurezza nel tempo di ixekizumab nei pazienti con PsA, con o senza MTX, i ricercatori hanno condotto un’analisi post-hoc degli studi registrativi SPIRIT-P1 e P2 sull’impiego del farmaco nella PsA.

In entrambi gli studi registrativi, i partecipanti erano stati randomizzati a trattamento con l’inibitore di IL17-A 80 mg a cadenza mensile o quindicinale, dopo una dose iniziale di 160 mg. SPIRIT-P1 includeva i pazienti naive ai biologici, mentre SPIRIT-P2 aveva considerato pazienti con risposta insoffisfacente pregressa ai farmaci anti-TNF.

Per la loro analisi, i ricercatori hanno valutato l’efficacia e la sicurezza fino ad un anno nei sottogruppi di pazienti sottoposti a monoterapia con ixekizumab (n=177) o a terapia di combinazione cin l’inibitore di IL-17 A una dose stabile di MTX (n=183).

Tra gli outcome di efficacia considerati vi era la percentuale di pazienti che avevano soddisfatto le risposte ACR.

Risultati principali
Dall’analisi è emerso che il 66,3% dei pazienti trattati con ixekizumab in monoterapia a cadenza mensile aveva raggiunto la risposta ACR20 rispetto al 55,3% dei pazienti in terapia di combinazione con MTX.
Le percentuali dei pazienti che hanno raggiunto le risposte ACR50/70 ad un anno sono state pari, rispettivamente, al 48,4% e al 35,8% nei pazienti trattati con ixekizumab in monoterapia a cadenza mensile rispetto al 38,8% e al 27,1% nei pazienti sottoposti a terapia di combinazione.

Da ultimo, le risposte ACR sono risultate generalmente simili tra i pazienti trattati con l’inibitore di IL-17 A a cadenza quindicinale.
Infine, quanto alla safety, i profili di sicurezza sono risultati sovrapponibili e non influenzati dal trattamento o meno con MTX.

Riassumendo
I risultati di questa analisi post-hoc ad un anno hanno confermato il profilo di efficacia e sicurezza di ixekizumab fino a 24 settimane dei trial clinici originari, indipendentemente dalla presenza di MTX.
“Studi ulteriori che valutino l’efficacia e la sicurezza di ixekizumab vs. MTX come trattamenti monoterapici e vs.  la terapia di combinazione in individui affetti da PsA attiva potrebbero dare informazioni aggiuntive utili per la pratica clinica – concludono i ricercatori”.

Bibliografia
Combe B et al. Ixekizumab, with or without concomitant methotrexate, improves signs and symptoms of PsA: week 52 results from Spirit-P1 and Spirit-P2 studies. Arthritis Res Ther 23, 41 (2021). https://doi.org/10.1186/s13075-020-02388-5
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