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Cinque anni fa l’efferato omicidio di Luca Varani

Cinque anni fa l'efferato omicidio di Luca Varani

Accadde oggi: il 4 marzo 2016 l’omicidio di Luca Varani. Come affermato dal Procuratore generale della Cassazione “si è toccato, l’abisso umano”

“Varani era stato reso inerme ma non era incosciente, era capace di percepire le sofferenze che gli sono state imposte, in un’agonia di oltre due ore. Una morte lenta e atroce. Si è toccato, l’abisso umano”.

Così il procuratore generale della Cassazione, al momento della condanna a 30 anni di carcere per Manuel Foffo. Lo studente romano e il pr Marco Prato, il 4 marzo del 2016, torturarono e uccisero il il 23enne Luca Varani. Prato, noto negli ambienti gay della Capitale, si suicidò in carcere nel 2017. 

In preda ad un delirio personale e a un mix pesante di alcol e cocaina (si stimerà che i due ne abbiamo consumata in pochi giorni circa 1500 euro come ricorda la Dire), Prato e Foffo iniziano a cercare una vittima casuale, fin quando dalla rubrica del telefono viene fuori il nome di Luca Varani. Lo chiamano e lo attirano nella casa di via Igino Giordani, al Collatino di Roma. Dopo averlo drogato, il massacro.

A distanza di cinque anni risuonano ancora le parole del Gip, che nel verbale di arresto di Prato e Foffo scrive: “Un omicidio efferato, preceduto da sevizie e torture, senza altro movente se non quello di appagare un crudele desiderio di malvagità“.

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