Site icon Corriere Nazionale

Agguato in Congo: morto l’ambasciatore Attanasio

Ucciso in Congo l'ambasciatore italiano Attanasio e il carabiniere Iacovucci

Attacco contro un convoglio Onu nella Repubblica Democratica del Congo: morti l’ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci

La Farnesina conferma il decesso, oggi a Goma, dell’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio e il militare dell’Arma dei Carabinieri Vittorio Iacovacci. L’ambasciatore ed il militare stavano viaggiando a bordo di una autovettura in un convoglio della MONUSCO, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo, spiega la Farnesina. L’ambasciatore e il carabiniere sono deceduti a seguito di un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite a Goma.

ETIENNE KAMBALE: “SU QUELLA STRADA BANDITI E RIBELLI”

“Lungo la strada operano gruppi ribelli, come le ex Fdlr ruandesi, ma anche combattenti congolesi come i Mai mai e soprattutto banditi comuni, che colpiscono solo per rapinare; in più tratti, prima e dopo il settore di Kanya Bayonga, la scorta è essenziale“: cosi’ all’agenzia Dire Etienne Kambale (nella foto sotto, ndr), direttore dell’ong Fondation Point de vue de Jeunes Africains pour le Developpement. La sua voce arriva da Goma, il capoluogo del Nord Kivu dove stamane sono morti in seguito a un agguato l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, 44 anni, origini lombarde, e il carabiniere Vittorio Iacovacci, 30 anni, nato in provincia di Latina.

Secondo ricostruzioni condivise con la Dire (www.dire.it), l’episodio si è verificato nel settore di Kilimanyoko, a una ventina di chilometri da Goma, lungo l’asse che porta verso nord in direzione del territorio di Beni. “Sulla strada ci sono aree considerate più sicure, dove ribelli e banditi non si spingono anche perché ci sono posti di blocco delle Fardc, le Forze armate congolesi” sottolinea Kambala. Convinto che però le zone offlimits o ad alto rischio siano diverse. “Una delle aree piu’ pericolose – dice – è quella di Kanya Bayonga, nella direzione del Parco nazionale della Virunga”.

Secondo Kambale, ad alimentare l’insicurezza sono spezzoni delle Fdlr, le Forces democratiques de liberation du Rwanda, un gruppo composto perlopiù da ribelli hutu, già comandato dal generale Sylvestre Mudacumura, ucciso da forze congolesi nel 2019. Sono però attivi anche Mai mai, milizie nate su base comunitaria, inizialmente per difendere i villaggi dalle incursioni dei ribelli, in particolare con basi in Ruanda.

Secondo il direttore della Fondation, però, questa matrice si intreccia spesso ad altre dinamiche. “Episodi come quello di oggi – dice Kambale – potrebbero non essere legati né a politica né a ideologia ma solo a tentativi di estorsione ed esigenze di finanziamento“.

DA MINISTRO DI MAIO IMMENSO DOLORE E PROFONDO CORDOGLIO

Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha appreso la notizia del decesso dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere mentre era al Cae di Bruxelles. Di Maio ha manifestato immenso dolore per l’accaduto, interverra’ ora al Cae esprimendo pubblicamente il suo cordoglio davanti ai colleghi Ue.

MATTARELLA: “VILE ATTACCO, ITALIA IN LUTTO”

“Ho accolto con sgomento la notizia del vile attacco che poche ore fa ha colpito un convoglio internazionale nei pressi della citta di Goma uccidendo l’Ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio.

“La Repubblica Italiana è in lutto per questi servitori dello Stato- aggiunge- che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repubblica Democratica del Congo. Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà”.

DRAGHI: “PROFONDO CORDOGLIO, VICINI A FAMILIARI VITTIME

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime “profondo cordoglio” del Governo e suo per la tragica morte di Luca Attanasio, Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, e di Vittorio Iacovacci, appuntato dei Carabinieri che lo accompagnava a bordo di un convoglio a Goma.

Il Presidente del Consiglio e il Governo si “stringono ai familiari, ai colleghi della Farnesina e dell’Arma dei Carabinieri”. La Presidenza del Consiglio, si legge in una nota, segue “con la massima attenzione gli sviluppi in coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri”.

Exit mobile version