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Nasce la filiera delle carni di cinghiale lucano

cinghiali

Nel 2016 danni degli ungulati stimati in quasi 100 milioni di euro

In Basilicata al via un progetto per una filiera di carni di cinghiale lucano: l’iniziativa è stata finanziata con un investimento di 150mila euro

La società FMF di Picerno ha conferito nei giorni scorsi i primi cinghiali prelevati dai selecontrollori e al centro di lavorazione selvaggina nella zona industriale di Tito. L’appuntamento segna concretamente l’avvio del progetto regionale per la realizzazione di una filiera delle carni di cinghiale lucano partito a settembre 2020 a seguito di avviso pubblico, finanziato con un investimento di 150mila euro.

“La presenza di numerosi cinghiali in alcune aree della Basilicata – ha spiegato all’assessore all’Agricoltura Francesco Fanelli – determina danni pesantissimi a tante aziende agricole ed è causa di gravi incidenti stradali. Per questa ragione, oltre alle misure ordinarie, come il piano di controllo, abbiamo messo in campo una serie di azioni che ci consentono di guardare al futuro con maggiore fiducia”. Con il conferimento si avvia il processo di trasformazione che consentirà all’azienda che si è aggiudicata l’avviso pubblico di poter realizzare prodotti di qualità a base di carne di cinghiale e di proporli sul mercato locale, nazionale ed internazionale.

“Ovviamente tutto questo non basta. Stiamo già pensando ad altre misure sulla prevenzione e aspettiamo, però – ha concluso Fanelli alla Dire (www.dire.it) – che anche il governo nazionale faccia la sua parte”.

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