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I micro-birrifici lanciano la “birra lombarda”

I micro-birrifici in Lombardia sono 155, il 16% del totale italiano, con una produzione di 112.000 ettolitri: nasce la "birra lombarda", avrà un marchio di riconoscimento

Oltre 1000 etichette italiane di prodotto artigianale in Italia

I micro-birrifici in Lombardia sono 155, il 16% del totale italiano, con una produzione di 112.000 ettolitri: nasce la “birra lombarda”, avrà un marchio di riconoscimento

Nasce la birra lombarda. Nel tentativo di valorizzare i birrifici indipendenti della Regione, è stato avviato in commissione Agricoltura l’iter del progetto di legge “Promozione e valorizzazione della filiera agroalimentare brassicola regionale”, che vede come primo firmatario il vicecapogruppo della Lega al Pirellone Andrea Monti e come relatore l’altro vicecapogruppo del Carroccio Floriano Massardi. I contenuti del Pdl, spiega la Dire (www.dire.it), sono stati illustrati online in un evento a cui erano presenti anche l’assessore regionale al Turismo Lara Magoni, quello all’Agricoltura Fabio Rolfi, e in rappresentanza di Unionbirrai, il direttore generale Vittorio Ferraris e il consigliere nazionale Andrea Soncini.

I micro-birrifici in Lombardia sono 155, il 16% del totale italiano, con una produzione di 112.000 ettolitri e 540 persone impiegate direttamente. “La legge- commenta Andrea Monti- introduce novità significative, a partire da un marchio regionale a garanzia dell’identificabilità del prodotto. Sarà inoltre possibile la vendita e la somministrazione di birra sul posto, una facoltà che oggi non è consentita”.

Viene poi introdotto e promosso, sull’esempio di altri Paesi Europei storici produttori di birra, uno sviluppo turistico basato sulla visita ai luoghi di produzione. Una legge “innovativa”, per Monti, “che sarà da esempio sia per le altre Regioni sia a livello nazionale”, con la speranza che si arrivi all’approvazione finale del provvedimento da parte del Consiglio Regionale entro l’estate del 2021.

“Si tratta di un settore di nicchia- aggiunge Magoni- che potrà essere un ulteriore attrattore turistico dei nostri territori e che, quindi, merita di essere valorizzato, grazie anche ad una produzione tradizionale di qualità e ad un crescente interesse di pubblico, in particolare giovane”. Per il suo collega di giunta Fabio Rolfi invece, il riconoscimento dei microbirrifici artigianali può rappresentare “una svolta” per un’intera filiera: “Dobbiamo fare in modo che la promozione dei prodotti brassicoli artigianali consenta di sviluppare anche materie prime locali- sottolinea- le coltivazioni di luppolo in Italia sono praticamente nulle e solo creando un mercato si possono stimolare”.

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